Le Donne italiane che hanno rivoluzionato la Moda
“Gli intenditori e i creatori di moda sono uomini”.
Ho sentito questa frase da un professionista del settore e non sapevo se condividere il pensiero oppure no.
Senza dubbio, di stilisti o manager “maschi” che hanno dettato i must delle tendenze se ne contano centinaia; a mio avviso, in questo settore, gli uomini hanno il merito di coniugare due aspetti importanti del lavoro: pragmatica maschile e senso estetico femminile.
Mi spiego meglio: gli uomini che posseggono una certa attitudine per l’armonia estetica, la cura del particolare e dello stile, sommeranno a tutto questo la Pragmatica, ossia quella praticità che a volte a noi donne manca. Come ad esempio la velocità nella scelta.
Io, per dirne una, potrei impiegare anche 90 minuti, in un negozio di scarpe ,per decidere se lo stivale che ho al piede mi piace oppure no.
Ecco, queste tempistiche, a mio avviso, a volte ci penalizzano.
E POI CI SONO LE DONNE URAGANO
Tuttavia, riflettendo più a fondo sulla questione, mi venivano, rapidamente, in mente molti Nomi di donne, che, come urgani, sono entrate in un mondo e l’hanno cambiato. Nomi che sono venuti a bussarmi al cervello, per ricordarmi “ehi…forse stai dimenticando qualcosa…”.
E, in effetti, sono esistite ed esistono donne che hanno, letteralmente, rivoluzionato lo stile esistente, smantellando vecchi cardini e creandone altri, parallelamente alla conquista femminile di nuove posizioni sociali (e professionali).
Non sono amante, né tendente ai discorsi che prevedono una diversificazione di genere; l’esperienza m’ha insegnato che l’energia fisica e intellettuale, spesso, prescindono da ogni legge biologica. Ma questo post sulle Donne Della Moda lo voglio proprio scrivere, affinché sia un omaggio a tutte le donne che, con tenacia e talento, hanno capovolto regole e dogmi in tutti i settori, dal fashion all’ingegneria aerospaziale.
I NOMI E LE IMPRESE
ELSA SCHIAPARELLI
(1890 – 1973)
Questa stilista e sarta italiana ha il merito di aver inventato il Rosa shocking. Assieme a Coco Chanel, è considerata la figura che ha maggiormente influenzato la moda di inizio ‘900, nonostante le due donne erano antagoniste del settore, a causa delle opposte scelte stilistiche.
Ha collaborato con molti artisti di fama mondiale come Salvador Dalì e Alberto Giacometti; infatti, molti dei suoi disegni furono ampiamente influenzati dal movimento surrealista.
ROSITA MISSONI
(87 anni)
«All’estero ogni volta che ci hanno premiato, e sono state tante, c’era un premio per Ottavio e uno per me. In Italia, no: tutto solo per lui», queste le parole di Rosita ad un’intervista sul Corriere della Sera del 2014; e, in effetti, la figura che è sempre risaltata è qella di Ottavio, suo marito e creativo del brand. Ma dietro le quinte c’è sempre stato il lavoro della Donna, che, con tenacia e ambizione, ha dato prestigio al marchio che oggi tutti conosciamo. La sua figura emblematica, un po’ messa all’ombra da quella maschile, fa da simbolo a tutte le donne che Creano e producono, restando, tuttavia, oscurate.
ELSA PERETTI
(78 anni)
La disegnatrice italiana sposata, professionalmente, con il marchio Tiffany e per il quale disegna gioielli dal 1974, ha firmato, nel 2012 un accordo per altri 20 anni di partner-ship, per una somma di 47,3 milioni di dollari, oltre diversi benefit sulle vendite.
La Peretti è la madre del celebre bracciale Bone e degli Open Hearts, oltre che della famosissima collana Diamonds by the yard
LAURA BIAGIOTTI
(1943 – 2017)
La prima stilista italiana che ha sfilato sulle passerelle cinesi (Pechino 1988) e donna apprezzata a livello internazionale, Laura Biagiotti si è affermata nell’universo della moda grazie alla profonda femminilità dei suoi disegni: le viene, infatti, attribuita la creazione della “donna bambola”, con le linee degli abiti che sembrano quasi danzare attorno al corpo.La fama di Laura Biagiotti è indiscussa, così come l’importanza che ha avuto nella moda italiana femminile. Basta pensare che nel 2002, per i suoi 30 anni di carriera, le Poste Italiane le hanno dedicato un francobollo personalizzato dalla valuta di 0,41 euro.
MIUCCIA PRADA
(70 anni)
“Se sono riuscita in qualcosa, è stato rendere il brutto attraente”
recita una frase di Miuccia, figlia del noto brand di moda, universalmente conosciuto. Ma questa donna non ha solo ereditato una griffe, ma l’ha evoluta, l’ha esportata nel globo, dando inoltre i natali all’ Ugly Chic, l’estetica del brutto. Sostanzialmente, ha sovvertito le regole canoniche a vantaggio dell’adozione di nuovi punti di vista.
ALBERTA FERRETTI
(68 anni)
Si tratta di una delle donne italiane più conosciute nel mondo della moda, grazie alla diffusione globale delle sue atelier mono-marca, attraverso gli anni. A soli 18 anni apre la sua prima boutique e a 24 firma la sua prima collezione. Il Marchio Philosophy, in pochi anni, si afferma in quasi tutti i continenti e il corso della sua carriera è una continua ascesa professionale; nel 2011 ha disegnato, inoltre, una linea con Emma Watson dal nome Pure threads.
FRIDA GIANNINI
(46 anni)
E’ stata considerata dal Wall Street Journal una tra le 50 donne più potenti al mondo; Sì perché Frida Giannini, legata per anni al marchio Gucci (fino al 2014) in qualità di direttore creativo, non è stata solo una stilista e un’icona di stile, ma una Top Manager che ha gestito il lavoro di un’azienda con centinaia di dipendenti, senza mai perdere il filo con il lato creativo.
Una donna poliedrica che ha unito, in tutte le sue giornate, l’anima creativa a quella manageriale, con risultati sorprendenti.
ELISABETTA FRANCHI
(45 anni)
Con più di 60 boutique aperte in tutto il mondo, Elisabetta Franchi, ormai, è un marchio più che affermato nella moda internazionale. Stiamo parlando di una giovane donna di talento che, in poco tempo, è riuscita a conquistare le passerella internazionali, partendo nel 2014 proprio dalla Fashion Week milanese.
La stilista italiana sostiene con vigore la filosofia Green, progettando quindi indumenti e pellicce ecologiche, e adoperando solo carta certificata FSC, quindi sostenibile.
Le donne di cui ho scritto, sono state elencate in ordine d’età, dalla più grande alla più piccola…perché, a mio avviso, non è possibile fare classifiche diverse da questa: ognuna, a suo modo, ha partecipato attivamente alla ri-nascita della moda e non solo. Ognuna di esse ha lasciato un piccolo segno nella Storia che racconta l’evoluzione sociale della donna, l’abbandono dell’ombra e la volontà di essere niente più che Se stesse. Ovviamente, ogni impresa è stata svolta in tempi e contesti differenti, ma pur sempre difficili, poichè Difficile è ancora oggi.