Milano moda e sfilate. La pelletteria raccontata da una donna che lavora con i brand del lusso
Se ami il modo delle sfilate, del fashion e delle borse, quello che stai per leggere sarà un documento unico!
Si è raccontata una persona che lavora, ha le mani in pasta, nel dietro le quinte di un marchio del lusso, in crescita costante, negli ultimi anni.
Un brand che ha fatto del Made in Italy la sua forza. Non a parole ma nei fatti.
Borse stupende, fatte da artigiani italiani, solo in Italia e con uno staff di cui vantarsi.
La persona che leggerai tra queste righe è una persona, una donna eccezionale ed una responsabile prodotto, capace e ambiziosa.
Era il 2013, verso la fine.
Su Facebook mi contatta un’azienda che vende pelli, nei pressi di Milano.
Mi chiede informazioni su quel che faccio e mi dice che passerà il mio nominativo, alla responsabile dell’ufficio prodotto di un noto marchio.
Tra me e me penso:
“Vabbè stai a vedere che poi mi chiama davvero?”
Era un periodo complicato per me.
Mille problemi e poco lavoro.
Avevo assolutamente bisogno di una rivalsa.
Vengo contattata da quell’azienda e lei si presenta:
“Ciao sono Martina Tabarroni, mi ha dato il tuo contatto ….”
Da li, qualche scambio di mail, messaggi e poi fissiamo un appuntamento.
Ricordo ancora la data, era il 5 dicembre del 2013.
Salgo a Milano per visionare i disegni ed il lavoro da fare.
Ero entusiasta, ma anche un po’ in ansia.
L’azienda lavorata ad intermittenza e con lavori mal pagati.
Quella era un’opportunità d’oro per tenere iim opera gli operai e pagare due bollette, che si accumulavano.
Finalmente conosco Martina e ho capito da subito, che era preparata almeno quanto è una gran bella ragazza.
Dopo qualche tempo, viene lei a Napoli e trascorriamo una bellissima giornata, fatta di lavoro, chiacchiere ed un pranzo in riva al mare.
Finito quel lavoro, lei cambia azienda e i nostri contatti restano solo quelli su facebook.
Ogni tanto qualche mail, qualche like, e qualche commento.
Nell’era social è facile ritrovarsi in questo.
Poi, qualche tempo fa le lancio l’idea e le scrivo su Messanger:
<< Buongiorno cara ho pensato una cosa non mi chiamare folle. Ti andrebbe se scrivo un articolo sulla tua storia? Dal punto di vista del lavoro ovviamente.
Ti mando delle domande e poi ne faccio un articolo per sottolineare le difficoltà di questo settore e la bellezza per dare speranza. Te lo mando e se approvi, lo pubblico
Che ne dici? >>
Martina:
>> Si OK. Dai Dai” <<
Le invio le domande e mi risponde.
Da qui quello che leggerai è l’insieme delle risposte e della chiacchierata che poi ci siamo fatte in seguito!
Vuoi scoprire chi c’è dietro ai grandi progetti di moda?
Leggi questa intervista e ne saprai di sicuro di più.
<< Ciao Martina, partiamo dalla parte più “noiosa” ma serve per far capire chi sei >>
>> Ciao Ornella, sono Martina Tabarroni, ho 38 anni e sono nata a Milano!
Vivo a Milano, appunto e ho una figlia, tremenda (buon sangue non mente, aggiungo io!), Viola. <<
<< Che studi hai fatto? >>
>> Dopo le medie, il liceo artistico poi il politecnico con il corso di disegno industriale. <<
<< Che specializzazioni hai? >>
>> All’università nel triennio ho preso la specializzazione di design navale!
Poi mi sono buttata nella moda. <<
<< Che lavoro fai? >>
>> Attualmente mi occupo di ricerca e sviluppo, acquisti e produzione in Valextra. <<
<< Perché hai scelto questo lavoro? >>
>> Non sono io che ho scelto questo lavoro, è lui che ha scelto me.
Durante gli ultimi anni di università mi sono spostata in toscana per amore.
Cercavo un lavoro per potermi mantenere e ho ricevuto un’offerta, da quello che poi li ha insegnato gran parte delle cose che so ora.
Sono entrata in un’azienda di abbigliamento pelle. Più precisamente un terzista che lavorava per le più grandi firme!
Da Armani a kenzo a Demeulemester...
Inizialmente ho fatto la vera gavetta, alzandomi la mattina presto per attivare le lavatrici per fare tinti in capo e lavati!
Successivamente ho tagliato cartamodelli fino alla nausea, poi a compilare distinte basi, per poi entrare a far parte dello staff dell’ufficio prodotto.
Da lì ho iniziato a seguire qualche firma fino a diventare la responsabile
L’azienda si è ingrandita e hanno deciso di seguire anche gli accessori, borse, cinture e piccola pelletteria… da lì è stato subito amore. <<
<< Hai mai trovato ostacoli perché sei una donna? >>
>> Sinceramente no, ho trovato più problemi nel dire che avevo una figlia ed ero da sola! <<
<< Hai mai trovato ostacoli lavorativi dovuti ai tuoi impegni di mamma? >>
>> Mi sono sempre organizzata bene, ho anche dei genitori che mi hanno aiutata tanto. <<
<< Quali sono le difficoltà per fare carriera nel tuo settore? >>
>> Se sei una persona organizzata, veloce, determinata e problem solving non ce ne sono molte! Sicuramente è un mondo complicato pieno di sfumature.
A volte anche un po’ marcio… se guardi bene! <<
<< Quanto trovi che chi, comincia ora il tuo lavoro, sia impreparato? >>
>> Il mio lavoro si impara sul campo. Poi leggere tutti i libri e i file che vuoi ma nn c’è scuola se non quella del day by day in azienda. <<
<< Quanto pensi che il tuo settore sia meritocratico? >>
>> Spesso, ma come ho detto prima, c’è anche tanto marcio <<
<< Come sei riuscita a superare i momenti difficili (cambio di luogo di lavoro, spostamenti, ecc) >>
>> Ho un carattere forte, difficilmente mi demoralizzo, trovo sempre il buono delle cose.
In ogni caso sono una persona piena di risorse e socievole, faccio amicizia in fetta. (confermo e sottoscrivo 🙂 ) <<
<< Hai mai lavorato per i grandi brand? (Gucci, Prada, ecc) >>
>> Attualmente lavoro per Valextra che è in forte crescita.
Ho lavorato per Costume National e ho avuto a che fare con grandi nomi come Armani, s! Streness, Nicole Farhi. <<
<< Quanto puoi crescere in queste corporate? >>
>> Dipende da quanto sei disposto a lavorare, tralasciando il resto… ovvero la vita! <<
<< Quanto aziende “più piccole” possono offrire più opportunità? >>
>> In aziende piccole hai la possibilità di imparare tanto, ogni giorno fai più cose e ricopri più ruoli.<<
<< Da chi hai imparato di più? (persone, aziende, ambienti lavorativi, amici, ecc) >>
>> Ho imparato tanto dalle persone che lavorano e fanno andare le mani in tutti i sensi. Questo lavoro è fatto da mille accortezze che non si imparano dietro a un computer. Fortunatamente è ancora un lavoro artigianale, dalla conceria a prodotto finito.
Ho tanti amici nel settore partendo da conciatori, fornitori, metallurgia…fino ad arrivare alle macchiniste che cuciono ed ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, ma c’è sempre tanto da imparare, in un mondo che si evolve. <<
<< Consiglieresti a qualcuno il tuo lavoro? >>
>> Il mio lavoro è un sali e scendi continuo di stress, a volte sembra che salvi vite umane, invece sono solo delle borse!
È frenetico ma mi piace, puoi farlo solo se hai una forte passione. <<
<<Che tipo di formazioni e caratteristiche deve avere una persona, per raggiungere i tuoi risultati lavorativi? >>
>> La formazione la impari sul campo, ma devi avere voglia di fare gavetta e avete una forte umiltà almeno all’inizio, senza pretendere. Devi essere attento ed ascoltare.
Avete delle idee ma essere pronto a cambiarle! Devi avere pazienza ma essere veloce!
Ti deve piacere quello che fai! <<
<< Come vedi il settore moda, dal punto di vista della produzione da qui a 5 anni? >>
>>Non ci saranno grossi cambiamenti da qui a 5 anni!
Stiamo cercando di rimettere in piedi il mercato, già abbiamo alcuni risultati <<
<< Se potessi scegliere di fare altro, che faresti? >>
>> Forse aprirei un agriturismo con animali e camere. (a Ibiza? 😉 ) <<
<< Se non faresti altro, che posizione vuoi raggiungere da qui a 5 anni? >>
>> Mi piacerebbe diventare direttore di stabilimento così avrei sia una parte di produzione che una parte di prodotto!
Fino ad oggi, sono sempre stata in continua contesa fra i due ruoli. <<
Rileggendo l’intervista ed approfondendo al telefono con Martina qualche punto, mi rendo conto di una cosa.
Lei per essere dov’è NON ha potuto mollare un attimo. Si è dovuta tenere i malumori ed accumulare frustrazioni. Lo doveva fare perché è una persona combattiva, ma anche perché ha avuto la bimba a casa che richiedeva attenzioni e tempo.
Lei non si è potuta permettere di essere “debole”.
Non ha potuto urlare al mondo, qualche volta in più, V A F F A N C U L O!!
L’etichetta non lo permette, la carriera non lo permette e lo status sociale non lo permette.
E allora mi immagino, percepisco dai suoi racconti che ogni volta che prende l’aereo e parte per una vacanza, vola verso quella libertà che molte volte ci è negata a lavoro.
Ad Ibiza ci va tutti gli anni da un bel po’, e forse è questa la giusta dose di follia che serve ad ognuna di noi!
Martina è una donna bella e forte.
Sembrano punti di forza ma dalla mia esperienza, sono due motivi per i quali devi dimostrare che sei intelligente e forte, più della media.
Alle donne in carriera non è concesso avere debolezze, gli uomini non hanno debolezze.
In un mondo che va di fretta e ti fa dimenticare anche che viso hanno gli amici più cari, io mi porto con me gli occhi “della Martina”. Scuri, intensi e con quel filo di malinconia, che la rendono ancora più interessante.
Grazie Martina di essere in gamba e femmina come sei.