IL MIO DESIDERIO? LA BORSA ZANELLATO! È COME LA IMMAGINAVO?
Io vivo un sogno: il sogno che mia figlia possa custodire la mia borsa per sempre.
Questa frase, a differenza di altre, che fanno per lo più da cornice alle grafiche dei siti web, è significativa. Mi ha trasmesso emozione, ma anche concretezza.
A scriverla è stato Franco Zanellato, creatore del brand nato nel 1999 che porta il suo nome. Zanellato auspica ad essere un caldo portavoce del Made in Italy.
Era da un po’ di tempo che desideravo acquistare una borsa Zanellato, e finalmente ce l’ho fatta! Anche grazie ai vostri numerosi suggerimenti, che come sempre mi stimolano e mi indirizzano verso nuove “esplorazioni”.
Ogni consiglio che mi dai è un passo in più, nell’inconsueto cammino che stiamo facendo…quello che ci porta “nelle borse” e nelle storie più curiose, sia dei brand famosi, che di quelli meno conosciuti.
Insomma, adesso ho una borsa Zanellato e possiamo vedere da vicino di Cosa si tratta.
Franco Zanellato ha ideato il marchio veneto partendo dalle radici, e cioè dalla fabbrica di guanti della sua famiglia. Probabilmente, non aveva immaginato, all’epoca, che il suo brand avrebbe avuto un tale successo: oggi, infatti, conta un fatturato che supera gli 11 milioni di euro. E non solo: Zanellato vanta un modello di borsa che risulta essere tra i più “copiati” nel mondo degli accessori.
Proprio così: Zanellato è tra i marchi di lusso più contraffatti di sempre e il motivo si chiama POSTINA.
La Postina® è la borsa icona del brand veneto, ispirata alla tipica borsa del portalettere e divenuta, in tutte le sue versioni, una delle borse più amate dal pubblico. L’assenza di spigoli, la selezione del pellame e lo studio che ha preceduto il prodotto, lo hanno consacrato come uno degli evergreen italiani.
Tanto che nel giugno del 2011, le Poste Italiane hanno dedicato alla Postina l’annullo filatelico, celebrandola come simbolo dell’italianità. Si tratta di una dedica che si è ripetuta nel 2016, festeggiando i suoi 5 anni di successo.
A dire il vero, inizialmente Zanellato ha un tantino trascurato questa “cosa” della contraffazione, non dando molta importanza al fenomeno. Fin quando, accanto alle copie vere e proprie, si sono affiancate le cosiddette Inspiration, cioè borse di brand minori che prendevano spunto dalla borsa Zanellato, magari aggiungendo dettagli qui e lì. Allora vi è stata più concentrazione sul fatto, arrivando, finalmente, alla registrazione de La Postina®.
Ma anche altre borse sono divenute icona del brand veneto, come la Nina e la Ilda.
ECCO LA MIA BORSA ZANELLATO
Se già mi segui, sai quanto adoro ricevere le borse che acquisto nei packaging particolari, soprattutto nelle confezioni regalo, le quali possono comunicare fin da subito l’essenza estetica del brand.
E questa volta, più di altre, la confezione regalo che ho ricevuto, ha senso: tra pochi giorni è il mio compleanno…e la mia borsa Zanellato è il regalo che mi sono fatta!
La scatola che ho ricevuto è molto figa: riporta il logo del brand e la flanellina che avvolge la borsa mi piace molto.
PRIMO INDICE POSITIVO: non vedo plastica!
Non apprezzo molto i kilometri di plastica che avvolgono, spesso, i prodotti che acquisto on-line. Partecipano ad un cattivo odore che non mi comunica autenticità.
Ma queste, senza dubbio, sono sensazioni molto soggettive.
QUALE MODELLO HO SCELTO? Ho scelto La Ilda Lunar, color pietra di luna.
E si tratta di uno zainetto!
Appena prendo in mano la mia borsa/zaino riesco a sentire, subito, la morbidezza della pelle.
Per fortuna, ho acquistato la mia borsa Zanellato durante i primi saldi, quindi ho potuto di godere di uno sconto significativo.
(GUARDA SUBITO IL VIDEO E SCOPRI QUANTO HO PAGATO LA MIA BORSA ZANELLATO!)
COSA MI PIACE DELLA MIA BORSA?
- Il taglio del mio zaino è decisamente femminile, e allo stesso tempo comodo: la sacca principale si chiude a sacchetto e risulta essere molto più “carina” di altre.
- Le spalline della mia borza/zaino sono imbottite, in modo da ammortizzare il peso della mia borsa sulle spalle, senza lasciare segni sulla pelle o “sfregamenti” fastidiosi.
- La tintura è fatta molto bene, tecnicamente adorabile… seppur non perfetta!
- Le cuciture sono molto singolari: normalmente, la tecnica della cucitura risulta abbastanza omologata nella struttura dei diversi brand. Zanellato, invece, mi regala queste cuciture più larghe e più “giocose”, che apprezzo molto.
- Le rifiniture, ossia la cura per i dettagli, risulta ben oculata: non ho trovato, per il momento, fili volanti che emergono dalle cuciture, o sbavature di tintura.
- Il mio zainetto presenta i piedini d’appoggio alla base.
La lavorazione Made in Italy emerge naturalmente in questa borsa, senza particolari sforzi. La Qualità è ben comunicata, sebbene nessuna borsa è perfetta!
QUEI PICCOLI DUBBI…
Quando finalmente ho tra le mani la borsa che ho scelto, in pochi minuti cerco di individuare i punti di forza e quelli critici. In questo caso, come già anticipato, non ci sono grossi difetti di lavorazione, nè di controllo qualità.
Emergono, tuttavia, i piccoli dubbi relativi alla funzionalità e agli effetti dell’usura:
- per esempio, mi sto chiedendo se questo tipo di pelle risulti comoda a contatto con le spalle nude o, se al contrario, può creare sudorazione…
- Inoltre, pur pensando che il materiale sia stato trattato con gli agenti anti-graffio, mi chiedo se, effettivamente, sia resistente o troppo delicato…
- Infine, con la borsa tra le mani, prendo consapevolezza che non potrò usarla quotidianamente in ufficio, a causa delle dimensioni troppo ridotte. Per cui, la funzionalità che normalmente cerco in una borsa, viene a cadere.
Alla luce di questa ultima osservazione, mi chiedo: avrei comprato la mia borsa zanellato a prezzo pieno?
Penso di no!
Non perchè non valga il suo costo, ma perchè la sua funzione è limitata, in relazione al mio tipo di giornata. Magari per te non sarà così!
(GUARDA SUBITO IL VIDEO E SCOPRI IL PREZZO DELLA BORSA E TUTTI I SUOI DETTAGLI!)
LA MIA BORSA ZANELLATO È PROMOSSA?
Come hai potuto vedere finora, la mia borsa Zanellato è un prodotto ben studiato, ben lavorato e curato in ogni dettaglio. Tutti gli standard del Made in Italy sembrano rispettati, soprattutto per quanto riguarda il luogo di produzione: ZANELLATO PRODUCE, DA SEMPRE, IN ITALIA.
La borsa che desideravo mi piace? Sì. È la borsa che immaginavo.
La ricerca circa la materia prima è una priorità, come la manodopera.
A tal proposito, l’azienda veneta, nel 2017, ha creato un percorso di artigianato itinerante, in cui i giovani artigiani pellettieri creavano le borse di fronte ad un vasto pubblico: all’interno di cinque grandi cubi-atelier posizionati nella solenne architettura dei chiostri della Basilica di San Simpliciano in Brera a Milano, i giovani di Zanellato si esibivano.
I neo-artigiani pellettieri erano stati istruiti e cresciuti dai maestri artigiani, ormai troppo anziani per continuare il percorso lavorativo.
Questo significa credere del Made in Italy e farlo crescere. Fare Azienda nel migliore dei modi possibili, mettendo in campo tutte le risorse a disposizione…permettendo, inoltre, ai giovani del paese di sognare un futuro migliore, con le mani immerse nell’arte.
La mia Borsa è pienamente promossa!!
Aspetto i tuoi commenti!
QUALI VOTI HO MESSO ALLA BORSA?
SCOPRI SUBITO TUTTI I PARTICOLARI!
SE HAI UNA BORSA ZANELLATO E VUOI DIRE LA TUA, OPPURE SE HAI UN ALTRO BRAND DA CONSIGLIARMI >> SCRIVI QUI SOTTO!
SE SEI APPASSIONATA DI BORSE E DI MADE IN ITALY … E AMI LE STORIE >> LEGGI IL MIO RACCONTO! QUELLO DI UNA DONNA COME TE, INNAMORATA DI UN SOGNO E IMPRIGIONATA IN UNA VITA CON CUI DOVRÁ LOTTARE!
Lo zainetto è molto carino ma personalmente non amo gli zaini
Non conoscendo il marchio sono andata a guardare il sito, be’ dubito potrò mai permettermi qualcosa di quella marca ma son davvero borse bellissime.
Sempre cercando in rete ho visto il sito (e la pagina IG) di Bonino pelletterie, fatte a Napoli, sia in pelle sia che in meravigliose stoffe stampate.
Potresti recensire una di quelle borse ad ex (tipo: ce ne è una a sacca blu che sembra morbida come un guanto)
Ciao e alla prossima
Ciao Laura grazie del feedback e vado a guardare Bonino. Un abbraccio