UNA BORSA SOTTO AI 100 EURO: GAGLIOTTA BAG! MI CONVINCE?

Ho comprato una borsa Gagliotta, un brand che non conoscevo. E, in effetti, si è auto-presentato, contattandomi sulla pagina Instagram.

Sono oltremodo contenta quando i brand mi scrivono e mi presentano i loro prodotti, perché significa che la mia attività sul web inizia ad avere un significato, e la mia volontà di fare rete un seguito costruttivo.

Ma non sono una influencer, tantomeno una fashion blogger: io non pubblicizzo prodotti.

Questa è la prima informazione che do ai marchi che mi contattano. Ed è bene che lo ricordo anche a te, cara amica e lettrice.

Io Compro le borse che scelgo di recensire e non accetto “regali” da nessuno: questo mi permette di essere libera e quanto più analitica circa il prodotto che ti sto presentando.

Comprare borse di brand originali e onesti è la mia Lotta personale contro il mercato della contraffazione, il quale specula sui desideri e i portafogli delle persone.

APRI GLI OCCHI E COMPRA SEMPRE BORSE ORIGINALI: CHE SIANO FIRMATE DAI GRANDI MARCHI, OPPURE DALL’ARTIGIANO DEL TUO QUARTIERE…SCEGLI DI DIFENDERE LA TUA TERRA DAI CRIMINALI.

Anche in questo caso, quindi, ho accolto l’invito di Gagliotta e ho deciso di acquistare una sua borsa.

Ti dico subito che il prezzo si mantiene sotto ai 100 euro, collocandosi in una fascia “accessibile”, visto le dimensioni della borsa.

(QUANTO HO PAGATO? SCOPRILO! GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE)

Questa volta, infatti, ho scelto una borsa grande, assecondando le mie preferenze personali. Le borse piccine, benché graziose e molto di tendenza, mi obbligano quasi sempre ad indossare la doppia-borsa, poiché la giornata è lunga, e gli impegni di lavoro richiedono molti strumenti da tenere a portata di mano.

la borsa che ho scelto, quindi, è abbastanza capiente.

Dopo aver comunicato con il marchio, sono andata direttamente sul sito ufficiale per fare il mio acquisto e l’ho trovato estremamente rapido ed intuitivo; inoltre, la mia borsa è arrivata dopo pochissimo tempo: molto efficienti, quindi, in questo primo step!

Inoltre, il sito non è solo dedicato a Gagliotta, ma si presenta rivenditore di numerosi brand, come Gioselin, MNML – Minimal Couture, Buffalo London, Fornarina, Fiorucci e altri ancora.

Così come la sede fisica dello shop, la quale è situata a San Giorgio a Cremano, il comune vesuviano adiacente alla periferia est di Napoli.

Suppongo quindi che l’apertura dello store Gagliotta sia antecedente alla creazione del brand vero e proprio, probabilmente un’evoluzione del progetto iniziale.

Un progetto nato grazie alla calzature, le quali restano ancora il prodotto di punta dello store.

LA BORSA CHE HO SCELTO È DI QUALITÀ?

Senza dubbio può migliorare!

Ma vediamo assieme come si presenta, quali sono i dettagli che la caratterizzano e se il rapporto qualità / prezzo è soddisfacente.

Una delle cose che mi ha subito colpito della borsa Gagliotta è l’accostamento dei materiali: sfogliando le pagine del sito dedicate allo shopping, infatti, ho notato l’uso di jeans, rigorosamente Levi’s per quanto riguarda la mia borsa.

Questo tocco stilistico potrebbe essere una buona soluzione circa il tema del riciclo e della sostenibilità.

Anche se, come mi ha informato Gagliotta, la ricerca del materiale non è sempre semplice e veloce, per cui c’è bisogno di progettualità ed impegno. E, a quanto pare, Gagliotta è sulla strada giusta!

Come sai, parlo spesso delle borse e dei materiali vegan, green ed ecompatibili, andando a “spulciare” le diverse soluzioni proposte dai brand.

Ebbene, l’utilizzo di jeans o di tessuti di scarto è un’ottima risposta al tema, sebbene dovrà essere correlata da altro… come le tinture, il packaging e tutto il resto. In questo caso, non mi riferisco al marchio sangiorgese, ma a tutti quei brand che vogliono affacciarsi sul mondo vegan.

Se ricordi, anche quando parlammo della borsa Zara facemmo riferimento al riciclo dei materiali, e in particolare degli accessori, poiché si trattava di una borsa “nuda” da poter decorare a proprio piacimento, magari con collane o bracciali che non si usano più.

(GUARDA SUBITO LA RECENSIONE ALLA BORSA ZARA!)

ECCO LA MIA BORSA GAGLIOTTA

È una Gagliotta Bag total Studs in nero, con manico in catena, borchie in color argento e jeans Levi’s.

Non ti nascondo che la presenza del jeans mi trasporta, romanticamente, indietro di qualche anno. Erano gli anni della giovinezza e dello scooter, delle amiche e dei pomeriggi sul “muretto”; adoravo comprare i Levi’s in un negozietto del Centro (chissà se esiste ancora!) … e ciò che mi manca è indossarli senza problemi come facevo allora, nel mio corpo esile e armonioso. Ok, mi è scesa una lacrima. Forse è meglio andare avanti!

Ciò che non mi ha mai pienamente convinto sono le borchie.

Si tratta di accessori abbastanza “precari” poiché spesso si rimuovono con troppa facilità; proprio come amava fare mia figlia quando era piccina!

Ma questa volta sembrano fissate bene.

Assieme alla borsa mi è arrivata la flanellina, la quale è abbastanza basic ma per fortuna è logata; in realtà, all’interno della borsa sarà presente un’ulteriore flanellina: ignoro il motivo, ma l’accetto volentieri… nonostante non abbia un buon odore.

La borsa, a prima vista, sembra fatta abbastanza bene…Ma ecco che noto alcuni “difetti”.

COSA NON VA DELLA MIA BORSA?

  •  Mi accorgo, aprendo la borsa, che l’etichetta con il nome del brand e la scritta Made in Italy viene “coperta” dalla similpelle che si sovrappone.

  •  Mi accorgo, inoltre, che la tasca interna munita di zip è collocata sulla parte anteriore della borsa e non sull’altro lato, come di solito avviene, per una questione di funzionalità >> potrebbe essere una scelta stilistica, ma a mio avviso si tratta di uno sbaglio strutturale. Credo che la fodera interna sia stata cucita al contrario (Ovviamente, sono aperta ad un confronto, nel caso mi stessi sbagliando. Quindi attendo un feedback!)
  • Il tessuto interno alla borsa non ha un buon odore, come la seconda flanellina.
  • Le cuciture a ridosso del jeans sono approssimative e poco lineari.

 

Tuttavia, cucire su materiali diversi dalla pelle può essere più complicato, poiché presentano consistenza e volumi differenti. Per cui, le cuciture imperfetta possono provenire dall’accostamento di materiali differenti.

Anche le rifiniture presentano alcune approssimazioni poco trascurabili, le quali senza dubbio potrebbero essere curate di più.

La tintura, al contrario, è ben fatta: si presenta compatta e non “gratta” sotto mano. In effetti, le tinture tendono ad avere una buona resa sulla finta pelle (o simil pelle).

UN MADE IN ITALY ACERBO…

Adoro il Made in Italy; e adoro ancor di più i giovani brand che nascono per corteggiarlo.

Tuttavia, nonostante non sia semplice rispondere a tutti gli standard che il Made in Italy chiede, è importante mantenere fede alle sue premesse che riguardano la manodopera specializzata, l’attenta selezione dei materiali e lo studio preciso del prodotto.

Probabilmente, Gagliotta ha bisogno di un po’ di tempo in più per rispondere a pieno a tutte le richieste della scuola italiana: se, da un lato, la ricerca dei materiali e lo studio circa il prodotto risultano efficienti, dall’altro la manodopera ha tralasciato aspetti importanti, come la cura per la struttura, le rifiniture e i dettagli.

Il Made in Italy è radicato nella nostra tradizione artigianale e bisogna mantenerla in vita.

Inoltre, il prezzo della borsa Gagliotta, seppur basso in relazione alle sue dimensioni, non è irrisorio.

(QUANTO COSTA LA BORSA GAGLIOTTA? GUARDA LA RECENSIONE!)

Tuttavia, io sono sempre molto speranzosa quando si tratta di brand giovani e motivati dalla voglia di fare: credo che, andando avanti, si impari ad osservare… per poi intervenire laddove il pubblico chiede.

In questo caso, se ci fosse stata una Certificazione della Filiera avrei potuto sapere più cose sulla produzione e, magari, soddisfare le mie curiosità.

CHI PRODUCE?

GAGLIOTTA SI AFFIDA AD UN TERZISTA?

CHI DISEGNA I MODELLI?

CHI PENSA AI MATERIALI?

La borsa Gagliotta purtroppo non è promossa!

Mi dispiace perché è un brand Made in Italy e ha bisogno di supporto. Ma anche questo è un modo per crescere… la mia eventuale critica potrà essere accolta e, chissà, diventare uno stimolo positivo!

Del resto, la borsa nel complesso non è male, per un uso quotidiano e sportivo. Ma anche se fatta in Italia, non è ancora un Made in Italy al 100%.

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SULLA MIA BORSA GAGLIOTTA >> GUARDA LA RECENSIONE!

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