Borse ecologice fatte con i teloni dei camion dismessi: Paul Meccanico
Chi ha detto che le borse da viaggio servono solo d’estate?
Anzi, è proprio quando finisce il periodo delle ferie d’agosto che mi viene più voglia di viaggiare, non so se per te vale lo stesso.
Se è la prima volta che visiti il mio blog, mi presento: sono Ornella Auzino, sono napoletana e sono un’imprenditrice della pelletteria made in Italy, mi occupo di produzione conto terzi di borse in pelle originali.
Sui miei canali social faccio informazione su questo mondo e parlo dei retroscena della produzione, oltre che combattere fermamente contro la contraffazione, una pratica illegale e dannosissima.
Oggi, cara amica, voglio parlarti di un brand che mi avete consigliato proprio voi che seguite con così tanto affetto il mio lavoro.
Si tratta di Paul Meccanico, una start-up nata nel 2015 a Sarnano, nelle Marche.
Come saprai se segui il mondo della pelletteria e dell’artigianato, quello marchigiano è un territorio molto importante e attivo in questo senso.
Paul Meccanico è un’idea del fashion designer Paul Albert Dari, che grazie al suo team porta avanti un brand che produce accessori e borse artigianali tutti 100% made in Italy.
I loro prodotti sono disegnati per essere unici e creati nei laboratori artigianali marchigiani.
Che dire amica, se mi conosci un po’ saprai già che questo per me vuol dire tantissimo!
Era già un po’ che seguivo con attenzione Paul Meccanico, perché è un brand che interpreta la sostenibilità proprio come piace a me.
Le borse di Paul Meccanico, infatti, sono prodotte con teloni di camion dismessi. Ci crederesti mai?
Sostenibilità per me vuol dire proprio questo: riutilizzare materiali anche insospettabili per farli diventare qualcosa di nuovo e bello. Perché diciamocelo, amica, abbiamo proprio bisogno di cose belle in questo mondo.
Ma non è tutto: pensa che le borse di Paul Meccanico sono accompagnate da un numero di serie e da un certificato di unicità (tutte cose che ho trovato nella confezione della mia borsa).
Questo perché nessuna borsa è uguale all’altra, sia per via dei materiali che Paul Meccanico usa, sia per la filosofia del brand che mi ha colpita un sacco.
Paul Albert Dari e il suo staff hanno lavorato a lungo nell’industria della moda, ma non si riconoscevano nella produzione in serie e in quello che comporta, cioè decine, centinaia di prodotti identici che perdono quella unicità che solo un prodotto artigianale di design può avere.
Così, hanno deciso di fondare Paul Meccanico e di buttarsi in una sfida enorme: sopravvivere e tenere su un brand che si basa sulla produzione di pezzi unici realizzati a mano.
Il risultato sono modelli a prima vista standard, ma che guardando meglio hanno tutti delle particolarità.
Che dire, amica, io sono affascinata dal loro coraggio perché so molto bene cosa significa essere artigiani in Italia.
Ma torniamo alla mia borsa di Paul Meccanico.
Il modello che ho scelto è il Flyme, l’ho acquistato dal loro sito web, è arrivato in pochissimi giorni e l’ho pagato 159 euro.
Come ti dicevo, si tratta di un modello da viaggio (nel mio caso limited edition) che rispetta le misure per il bagaglio a mano Ryanair e, come avrai sicuramente notato anche tu, ha un prezzo sostenibilissimo!
Questo succede quando la filosofia di un brand è coerente con il prodotto.
Nel caso di Paul Meccanico abbiamo una filiera corta, il riutilizzo dei materiali e dei processi di lavorazione che si prestano a un prezzo finale amico di chi vuole acquistare una borsa del brand.
Permettimi due righe di spiegazione tecnica su questo tipo di materiale e la sua lavorazione.
In pratica, per lavorare borse di questo materiale vanno fatti degli adattamenti ai macchinari utilizzati e i passaggi di lavorazione sono diversi.
Per una borsa in tessuto ci sono mediamente meno fasi di lavorazione rispetto a quelle necessarie per una borsa in pelle, per questo si può proporre un prezzo più contenuto.
Intendiamoci, amica, questo non significa che borsa in pelle con più passaggi = migliore di una borsa in tessuto.
Si tratta semplicemente di lavorazioni diverse.
Ma andiamo a guardare da vicino la mia Paul Meccanico.
Partiamo dalla base: c’è un pannello a contrasto con il nome del brand e il logo, un dettaglio molto sfizioso che dà carattere alla borsa.
Nella parte inferiore c’è uno scomparto con zip che solitamente si utilizza per le scarpe, foderato all’interno con un tessuto stampato con il logo di Paul Meccanico.
Questa, amica, è quella che io chiamo “grande attenzione ai dettagli narrativi”!
D’altronde, tutto il packaging della borsa dichiara che da Paul Meccanico sono fieri del loro lavoro. Insieme al prodotto si ricevono anche tantissime brochure che spiegano la filosofia del brand e la borsa acquistata, una cosa che ho apprezzato tantissimo.
Tornando alla borsa, spostiamoci un momento sul davanti. Qui c’è una delle cose che mi ha colpita di più: un dettaglio catarifrangente che Paul Meccanico inserisce per rendere visibile anche di notte chi indossa la borsa. Non a caso, sul cartellino c’è scritto che è amica dei pedoni!
Oltre all’applicazione catarifrangente, ci sono anche due taschine, una con la lampo e l’altra senza, per riporre i piccoli oggetti come telefono, chiavi o passaporto (trattandosi di una borsa da viaggio).
Nella parte superiore troviamo una lampo con doppio carrello di scorrimento, che detta così sembra una cosa difficile ma in realtà non è altro che una chiusura con due cursori della zip, così puoi chiuderla sia al centro che da uno dei lati.
La borsa ha due manici per portarla a mano e una tracolla rimovibile per portarla a spalla, tutti in tessuto intrecciato.
All’interno, c’è una parte posteriore descrittiva con numero di serie e delle taschine. Non ci sono ulteriori scomparti e ritroviamo la stessa fodera con logo dello scomparto per le scarpe.
Un’ultima chicca che personalmente ho amato: il cartellino è legato con un nastrino tricolore, Paul Meccanico sì che sa come sottolineare che i suoi prodotti sono 100% made in Italy!
Insomma, se dovessi dare un voto alla Flyme di Paul Meccanico, l’effetto wow è 4.5 su 5, perché ho amato la coerenza tra la filosofia del brand e il prodotto finale.
Trovi la recensione completa della Flyme di Paul Meccanico sul mio canale YouTube.
Se invece hai una borsa da suggerirmi per le prossime recensioni, fammelo sapere!
Grazie del tempo che mi hai dedicato e ricorda: non serve comprare merce contraffatta per sentirsi eleganti e raffinate, anzi non c’è niente di più cheap!
Perché scegliere un falso quando il mondo è pieno di borse bellissime e originali?
A presto e grazie del tuo tempo!
Ornella