Due Borse a confronto: Piquadro e The Bridge. Cosa nascondono?

Due borse italiane, nate dall’ideazione di artigiani italiani e divenute famoso in tutto il mondo: Piquadro e The Bridge, i due Brand che oggi confronterò.

I due marchi si riferiscono, in un certo modo, allo stesso tipo di pubblico, ossia quello dei professionisti e, soprattutto, di sesso maschile. Sebbene, si tratta di Nomi che hanno una storicità diversa, uno stile diverso e…un prezzo diverso!

Il prezzo non è un elemento trascurabile poichè, si sa, spesso definisce le fette di pubblico a cui si ambisce; e se, da un lato, i due Brand non possono essere messi a confronto circa il prezzo e l’ambizione di vendita, dall’altro sono riconducibili, in egual modo, ad una comune area d’azione: quella del professionista uomo, tra i 45 e i 60 anni, a cui serve funzionalità ed autorevolezza. Poi, in base alle proprie possibilità economiche, il soggetto farà la sua scelta. Sarà quella giusta?

 

PIQUADRO (circa 200 euro)

La storia di quest’azienda la sento un po’ vicina, poichè i natali del Brand sono attribuibili a Marco Palmieri, che prima di mettere in cantiere Piquadro, era Terzista per i brand del lusso. Proprio come me.

Il nome del marchio, infatti, richiama la presenza della doppia P: PelletteriaPalmieri.

Ho scelto un tipo di borsa che poteva soddisfare le mie esigenze, sia nella forma che nei colori; chi mi conosce sa che amo le borse grandi, nonostante la difficoltà che incontro ogni volta che devo prendere le chiavi di casa. Le cene postecipate, a casa mia, dipendono principalmente da questo!

Ma torniamo alla borsa.

A dire il vero, appena aperto il prodotto, mi è arrivato al naso un odore che non mi è piaicuto molto. Al contrario di come accade altre volte. Ma questa particolarità è del tutto soggettiva, per cui, magari, si tratta del mio olfatto che , con gli anni, è divenuto “molto” sensibile alla pelle.

E parlando di pelle, c’è un’ulteriore cosa che voglio sottolineare: a prima vista, la pelle di questa borsa non mi è sembrata di alta qualità, ma piuttosto mediocre. Lo si vede anche quando, muovendo il manico, si formano una serie di onde (per così dire), sulla pelle. Col tempo, quelle onde diventeranno rughe della pelle: questo potrà anche essere affascinante, ma non dovrebbe accadere per un prodotto di un certo tipo.

Per il resto, la borsa è fatta bene, in ogni dettaglio. E’ molto funzionale e conserva tutte le caratteristiche di una borsa fatta per me. Insomma, nella mia quotidianità, posso usarla in molti modi: per andare in ufficio, per una presentazione di lavoro, per un meeting e via dicendo; per cui, se anche voi siete imprenditori o professionisti, questa borsa potrebbe fare al caso vostro.

Probabilmente, la fodera nera sarà d’intralcio nelle mie ricerche di oggetti smarriti, ma potete scegliere una tinta differente.

Anche gli spazi sono organizzati molto bene, e il rapporto qualità/prezzo è ottimale!

Tuttavia, c’è un punto negativo notevole: Non si Capisce Dove vengono prodotte le Borse. Ho cercato nella borsa, fuori la borsa, on-line...ma non sono riuscita a sapere la provenienza. Probabilmente producono ancora in Cina, come tempo fa….o saranno tornati in Italia?

In ogni caso, sebbene producono fuori porta, sono riusciti ad esportare il Know-How, che è la cosa fondamentale se si vuole mantenere la storia del nostro artigianato.

 

THE BRIDGE (800 euro)

Un Brand italiano creato nel 1969 e radicato nell’artigianato Toscano, specificamente a Scandicci. Un marchio che ha fatto la storia grazie al suo stile inconfondibile, classico ed immortale. Sì, perchè ancora oggi, nell’era dei free-lance, della condivisione e del wifi, le borse The Bridge sono ancora in mano ai professionisti. Questo è il Target di riferimento, includendo per lo più gli Uomini, piuttosto delle donne.

Si tratta della tipica borsa che si regala alla Laurea, o di quella che vedi in mano al tuo medico curante, un po’ usurata, con tutte le rughe del tempo. Un accessorio che, in ogni modo, garantisce autorevolezza a chi la indossa.

L’odore, a primo impatto, è molto gradevole. Tuttavia, da una prima occhiata, subito, mi arrivano agli occhi alcuni problemi di montaggio: ai lati della borsa, il manico non è “montato” centralmente e i punti fermi delle cuciture appaiono, a tratti, fatti male…tendono, cioè, ad inspessire i bordi. Tuttavia, è una borsa gradevole e come già ho ripetuto funzionale, anche se a discapito di alcuni accessori, come la tracolla; quest’ultima, che si può applicare o no alla borsa, non è di pelle. L’accostamento dei due materiali diversi non è di mio gradimento, ma capisco l’esigenza di non appesantire la borsa e di renderla più pratica, usando appunto un materiale più leggero.

E’ una borsa utile e “usabile”, dal colore facilmente abbinabile; la qualità della pelle è buona, la tintura invece, a tratti, irregolare.

I VOTI

PIQUADRO THE BRIDGE
TINTURA 3  1/2 2  1/2
CUCITURE 5 5
RIFINITURE 4  1/2 3  1/5
FUNZIONALITA’ 5+ 5
QUALITA’/PREZZO 4 4

 

VAI SUL MIO CANALE YOUTUBE PER LE RECENSIONI COMPLETE DI PIQUADRO E THE BRIDGE!

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