Qual è il lato nascosto e bellissimo di Napoli che non ti hanno mai rivelato? Smetti di pensare a questa città solo come una discarica a cielo aperto e patria della camorra
Qual è il lato nascosto e bellissimo di Napoli che non ti hanno mai rivelato? Smetti di pensare a questa città solo come una discarica a cielo aperto e patria della camorra!
Ti sembrerà strano, ma oggi non voglio raccontarti nessun aneddoto. Oggi non voglio parlarti di quella volta che.. , non voglio dirti del film che ho visto ieri che mi ha fatto tanto riflettere, non voglio spiegarti come fare qualcosa o come la faccio, ma voglio parlarti di uno dei miei grandi amori.
Oggi voglio alzarmi in piedi, metterci la faccia e difendere la mia città!
So che magari questo non ti tocca, magari non sei di Napoli, magari non te ne frega niente della sua reputazione.
“Io vivo a Milano in effetti, sai che me frega dei napoletani!”.
Lo capisco.
Ma non pensare che l’argomento non ti tocchi. Non pensare che visto che abiti 800 km più su allora non ti riguardi quello che sto dicendo. Non credere che cambiata la regione, cambi il concetto. Infatti, prova a pensarci, quante volte senti cose assurde o vere solo a metà sul posto dove sei nato e cresciuto? Quante volte senti dire che a Milano vanno tutti sempre di fretta, che sono tutti scorbutici e nervosi?
“Vabbè, ma non mi pare grave!”
Questo magari no. Ma, invece, pensa a tutte quelle volte che ti dicono che a Milano alla gente non gliene frega niente degli altri, che conta solo il fatturato, che l’umanità non esiste più e che un milanese venderebbe anche sua madre.
Tu non sei così, tu sei una persona buona, certo che pensi al fatturato ma per poter pagare l’università ai tuoi bambini, per dare un futuro ai tuoi figli; questo non vuol dire che te ne sbatti dei dipendenti o del genere umano.
Eh dimmi.. con tutta la fatica che fai per crescere i tuoi figli con una morale, con dei valori sani e giusti, non ti da fastidio che delle frasi pressapochista ti etichettino come “senza cuore”?
“Sì Orny, in effetti hai ragione, mi dà fastidio da morire quando sento tutti quei luoghi comuni!”.
Ecco ora pensa a questo, c’è a Napoli chi, come me, si sbatte dalla mattina alla sera, dichiara fino all’ultimo centesimo, cura ogni lavoro con un’attenzione quasi maniacale, ma nonostante questo sente sempre parlare dei napoletani come ladri, camorristi, falsari e chi più ne ha più ne metta.
Io ho fatto finta di niente per anni, ho pensato che con il duro lavoro sarei riuscita a dimostrargli che avevano torto, che anche stando in silenzio avrebbero sentito la mia voce a suon di fatti. Ma poi ho capito che non bastano i fatti silenziosi, bisogna far sentire la propria voce.
“Vabbè Orny a lamentarsi sono buoni tutti, ma va così da anni, cosa ci possiamo fare se c’è quest’idea in giro?!?”
E’ stato lo stesso pensiero che ho avuto all’inizio.
Cosa ci posso fare?
“L’importante è che io lavori nel modo giusto”
“Quello che conta è che io sia onesta”
“Io so di agire nel modo giusto e essere diversa dagli altri”.
Mi stavo per mettere l’anima in pace, giustificandomi con me stessa, quando un mio carissimo collega imprenditore mi ha telefonato dicendomi che stava pensando di chiudere l’azienda.
Ero indignata, ferita, lui è una delle persone più valide che conosco nel suo settore, un uomo onesto, un artigiano e imprenditore capace.
Mi sono chiesta:
“Perché fa fatica? Come mai l’azienda non va come dovrebbe?”
La risposta è semplice:
Il lavoro degli imprenditori onesti non viene valorizzato abbastanza!
Hai capito bene!
Il problema non sta in questi lavoratori. Sta nell’idea che la gente ha di noi che lavoriamo in questa città tanto bella quanto problematica.
Dai, non mi offendo, pensaci, quali sono le prime parole che ti vengono in mente se senti: Napoli?
Provo a indovinare:
- Pizza
- Camorra
- Rifiuti
- Corruzione
- Maradona (vabbè almeno quello)
Questi sono i pensieri di tutti. Quindi ci ho riflettuto su a lungo, mi sono fermata a pensare DAVVERO.
E ho messo giù qualche idea, che voglio davvero che tu senta, perché TUTTI I LUOGHI COMUNI POSSONO ESSERE SFATATI.
Ecco quello che la gente non sa di Napoli:
Hai presente le borse?
Quelle che ti piacciono tanto, quelle borse che vedi in vetrina e ammiri e poi magari risparmi qualche tempo e decidi che finalmente ti meriti di comprarla, perché hai chiuso quella trattativa importante e sei stata davvero brava.
Ecco! Loro vengono prodotte a Napoli.
“Come a Napoli?”
A Napoli hai capito bene, ci sono infatti alcune zone d’Italia, fortemente specializzate nella manifattura di lusso e Napoli è una di queste. Quindi i grandi Brand vengono proprio qua e chiedono a noi di produrre le loro linee. Questo perché hanno una tradizione e per lo stesso motivo conoscono la nostra di tradizione nella pelletteria.
Ma gli altri? Quelli che non ci conoscono, che non sanno chi siamo, aziende nuove, nuovi designer che sono molto competenti, ma non sanno ancora a chi e come rivolgersi. Ecco loro, avranno sempre nella mente che a Napoli c’è il tarocco (e c’è anche quello non lo nego).
Cosa si può davvero fare per cambiare questa immagine?
Per prima cosa bisogna esporsi, metterci la faccia, far vedere che dietro al prodotto ci sono delle PERSONE VERE.
Si dovrebbero organizzare delle ferie, qualcosa come “Linea Pelle” a Milano, per farsi conoscere, come l’altra faccia di Napoli, quella fatta di gente onesta, che non vuole essere confusa con i falsari e i camorristi che ci stanno dietro.
La seconda importantissima azione è quella di parlare, comunicare fra quelli del settore, smetterla di guardarsi di sottecchi come fossi acerrimi nemici e collaborare insieme in questo splendido settore, per migliorarlo sempre più.
Lo so, non sono argomenti facili. Non stiamo parlando di cosucce di poco conto. Non stiamo parlando di come migliore la situazione di Bovisio Masciago, carinissimo paesino in Brianza; stiamo trattando di una città difficile, dalla quale è difficile uscire vivo.
“Ecco Orny, se lo sai che è difficile uscirne vivo, come puoi pensare di passarci attraverso con lo sguardo alto e fiero di chi fa onestamente il suo lavoro e lo va a sbandierare in giro, non ti conviene fare il tuo lavoro in silenzio senza troppe scene?”
No. Lo so che questi argomenti ti spaventano, perché di persone che ne parlano DAVVERO, non ce ne sono molte e ti ritrovi anche a voler fare qualcosa, ma senza un punto di riferimento, senza qualcuno che ti faccia sentire che non sei solo, come puoi fare?
Io non ho tutte le risposte, ho delle idee, come hai visto, che non vedo l’ora di mettere in pratica per far brillare questa città, ma quello che volevo davvero che tu capissi con questo articolo è che io avevo bisogno di dire a me stessa, è che NON SIAMO SOLE. Non bisogna portare avanti questa battaglia, pensando di essere noi contro il mondo.
Dobbiamo invece confrontarci, parlare e mettere in pratica le nostre idee, sapendo che il fianco destro non è mai scoperto e ci sarà sempre qualcuno che farà rimbalzare le nostre idee al di fuori della stanzetta in cui le abbiamo partorite.
“Ok Ornella, ho capito, ma come facciamo?”
Se sei come me, se sei una persona che vuole DAVVERO fare qualcosa, se hai idee, proposte, suggerimenti, commenta questo articolo.
P.s.
Ricorda, non giudicare una borsa o una città dalle apparenze!
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