BORSA CRUMPLER: IL BRAND AUSTRALIANO AMATO DAI PROFESSIONISTI
Passeggiavo con mio marito al Pacific Fair, in Australia. Si tratta di un grande Centro Commerciale, in cui decine di vetrine ultra-colorate ti rapiscono, letteralmente.
Gli australiani sembrano molto “patriottici” quando si tratta di economia e marchi di abbigliamento. La formula del Made in Australia è molto sentita, nonostante sia un paese ormai multi-etnico e una delle destinazioni preferite dai “viaggiatori”, soprattutto grazie ai suoi scenari naturalistici.
Per cui, la mia volontà era proprio quella di acquistare un brand australiano, magari con una storia interessante alle spalle.
Sai quanto adoro le storie… sopratutto se raccontano di borse e di imprese creative.
Così entro in uno shop dedicato e acquisto una borsa Crumpler.
L’addetta alla vendita è stata, oltremodo, disponibile con noi, dal momento che la comunicazione era abbastanza precaria “grazie” al nostro inglese artigianale.
Non c’è niente da fare: la lingua è una barriera culturale enorme. Più ne me rendo conto, più progetto viaggi e vacanze studio per mia figlia. Ma credo sia una fissa di tutti i genitori contemporanei.
La borsa che ho comprato è una sorta di borsa “tecnica” per così dire. Cioè è nata per assolvere ad alcune funzioni specifiche, più che per ragioni di stile.
Un po’ come il nostro The Bridge, il brand Made in Italy specializzato nelle borse per professionisti.
(GUARDA LA MIA RECENSIONE A THE BRIDGE!)
Tuttavia Crumpler non nasce come generica borsa da lavoro, ma fa riferimento, inizialmente, ad una categoria precisa: i bike couriers. Cioè i corrieri in bicicletta, assoldati per consegnare la posta e i diversi pacchi.
Per cui, il modello a cui si è ispirato Crumpler è la messanger, cioè modello postina.
Attualmente il marchio si è evoluto, presentando diverse proposte, stili e modelli: la Crumpler è diventata prestigiosa, ad esempio, anche nel settore delle macchine fotografiche e dei Pc, dedicandosi alle borse per questo tipo di professionisti.
Come nasce il marchio austrialiano?
Crumpler nasce grazie all’incontro di tre uomini.
Dave Roper e Will Miller erano ex bike couriers e fondatori della Minuteman Messangers, un’azienda che gestiva i corrieri per la consegna di posta e pacchi.
I dipendenti erano circa venti, tutti giovani e capaci.
Lavoravano con una borsa a tracolla, anziché lo zaino, poiché risultava molto più pratica e a portata di mano.
Tra i dipendenti, vi era Stuart Crumpler, che oltre ad essere un fattorino, era uno sculture e un disegnatore. In sostanza, era un creativo.
Il lavoro aumentava e così anche l’esigenza di diventare più rapidi ed efficienti. Così arrivò l’idea di creare delle borse più funzionali alla giornata dei ragazzi, fatte con materiali tecnici più resistenti e all’avanguardia.
Roper e Miller diedero a Crumpler il compito di disegnare e concepire la borsa.
La creazione della nuova messanger fu un successo. Tanto da spingere i tre a fondare un brand che si occupasse, solo, di vendere questo tipo di borse.
Nel 1995 nasce il marchio Crumpler.
Ognuno dei componenti dell’azienda portò le competenze personali: il logo, ad esempio, è stato creato dallo stesso Crumpler nel 1991; mentre un’inusuale strategia di marketing fu messa a punto da Dave Roper, dopo pochi mesi dalla nascita del brand.
Alcuni stencils giganti che raffiguravano il logo Crumpler furono disegnati su importanti edifici della città. E non solo: il logo comparì in eventi importanti, come Beer for Bags, oppure sulla stampe della frutta (mele e arance).
La visibilità cresceva sempre di più, così come le vendite delle borse Crumpler.
Il marchio, nel giro di qualche anno, si consolidò in tutto il paese; attualmente è molto conosciuto anche all’estero, grazie alla settorialità dei suoi prodotti. Fotografi e professionisti di tutto il globo adoperano le borse Crumpler.
Nel 2011 Stuart Crumpler venderà le sua quote agli altri due soci, i quali nel 2014 cederanno l’intera compagnia al gruppo di investimento Crescent Capital.
Pertanto, adesso la Crumper appartiene ad una multinazionale e non più ai tre giovani sognatori di Melbourne.
ECCO LA MIA BORSA CRUMPLER
Come ti ho anticipato, ho comprato la borsa in uno shop austrialiano, con il forte desiderio di acquistare un marchio del posto, che potesse raccontarmi qualcosa di quella bellissima terra.
Scegliere borse originali e oneste, significa supportare le aziende reali, che pagano le tasse e creano lavoro pulito per la comunità.
E non mi riferisco ai brand del lusso, o a borse costose: parlo di piccoli brand emergenti, degli artigiani del tuo quartiere o a marchi meno conosciuti, ma realmente autentici.
La borsa Crumpler, ad esempio, non l’ho pagata molto, usufruendo dei saldi.
(SCOPRI IL PREZZO E TUTTI I DETTAGLI NEL MIO VIDEO!)
Come sai, compro borse originali per combattere nel mio piccolo il mercato illegale della contraffazione: le recensioni alle mie borse servono a informarti sui brand, sulla loro storia e sull’importanza dell’acquisto consapevole.
Sei l’unica a poter decidere a Chi vanno i tuoi soldi: se alla criminalità, comprando una borsa tarocca, oppure alle aziende oneste che contribuiscono alla crescita economica del territorio.
Trovo la mia borsa Crumpler molto comoda e funzionale, soprattutto grazie al tipo di chiusura.
Essendo una borsa molto grande e capiente, è importante che sia sempre chiusa bene: in questo caso, il laccio che “stringe” e chiude la borsa risulterà molto pratico.
Se come me, ti muovi spesso e utilizzi i mezzi pubblici, durante le lunghissime giornate di lavoro… allora apprezzerai, senza dubbio, questo tipo di funzionalità.
È una borsa in tessuto, di un cotone molto “doppio” e resistente. Pertanto, non presenta tintura, un dettaglio a cui non potrò mettere il voto.
Tuttavia, posso dirti qualcosa di utile sulle rifiniture, che appaiono molto curate: un esempio concreto sono le cuciture che chiudono le tiralampo, ben salde e “pulite”.
Quando la borsa è in tessuto, può capitare di non soffermarsi su questo tipo di particolari, perché forse si da per scontato che siano ben fatti.
Al contrario, più volte mi sono imbattuta in fili volanti e cuciture tutt’altro che lineari, nonostante il cotone si presti bene alla lavorazione.
Grazie al materiale e alla sua morbidezza posso mostrarti bene la parte interna della borsa, perché posso risvoltarla completamente.
L’interno della borsa presenta una grande tasca dal color giallo ocra. La trovo molto figa!
Probabilmente, l’unico neo di questa borsa è la tracolla, la quale non è rimovibile ma fissa.
Tuttavia, è il modello di borsa che richiede questa caratteristica, visto la sua “funzione”.
DOVE È STATA PRODOTTA?
Mentre esploro la mia borsa Crumpler, trovo l’etichetta di provenienza:
Ebbene, sì. È una borsa prodotta in Cina.
Ma è anche una borsa fatta bene.
Come ripeto spesso, il Made in Cina non corrisponde affatto ad un lavoro, necessariamente, scadente (come pensano in molti); la Cina, col tempo, ha acquisito un buon livello di know how e di organizzazione del lavoro. Grazie soprattutto alle numerose aziende europee che hanno scelto di produrre offshore.
Ma il mio cuore, come sai, batte per il Made in Casa e per quelle aziende che scelgono la loro terra, nonostante tutto.
Non è un discorso solo qualitativo, ma etico.
Scegliere l’artigiano che vive nella tua città significa dare al tuo prodotto un altro tipo di identità; e dare alle imprese del tuo territorio una possibilità in più.
LA BORSA CRUMPLER È PROMOSSA?
La mia borsa è decisamente promossa.
- È un prodotto studiato, che proviene da una bella storia imprenditoriale
- È una borsa funzionale e adatta a diverse occasioni
- È ben rifinita, con una grande cura per i dettagli
- È un prodotto di qualità che mantiene un ottimo prezzo di mercato
QUALI VOTI HO MESSO ALLA BORSA?
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