LA CARRIE BAG: DIFFERENZE TRA PASSATO E PRESENTE. CI SONO?

Se mi segui già da un po’, il brand di cui voglio parlarti oggi non ti suonerà nuovo.

Questo perché avevo già acquistato una loro borsa nel 2018 (trovi sia la videorecensione che l’articolo sul blog), ormai ben 4 anni fa

Riguardando il video su YouTube, amica, il primo pensiero che ho avuto è stato mamma mia, come passa il tempo. Ma è il bello dei social, diventano una sorta di diario in cui rimangono registrati i nostri cambiamenti, come cresciamo, come ci trasformiamo.

È un po’ la stessa cosa che ho voluto verificare con questo brand: è cresciuto in questi anni? Si è migliorato?

Se è la prima volta che visiti il mio blog, mi presento: sono Ornella Auzino, sono napoletana e sono un’imprenditrice della pelletteria made in Italy, mi occupo di produzione conto terzi di borse in pelle originali.

Sui miei canali social faccio informazione su questo mondo e parlo dei retroscena della produzione, oltre che combattere fermamente contro la contraffazione, una pratica illegale e dannosissima.

So cosa starai pensando: Ornella, insomma, mi vuoi dire di che brand si tratta?

Oggi parliamo di La Carrie bag, un marchio italiano di Castel Bolognese (Ravenna) nato nel 2014 che prende il suo nome dalla iconica Carrie Bradshaw di Sex and the City (che non so tu, amica, ma io adoravo quando andava in onda la serie tv!). 

Partiamo dalla borsa che avevo acquistato quattro anni fa: il modello si chiamava Unforgettable Large shopping nera e, nonostante il design mi piacesse molto, avevo notato da subito qualche difetto, che ha trovato conferma in questo periodo di utilizzo.

Il problema più grande è che la borsa era di finta pelle, cioè di un derivato della plastica. Se dal punto di vista etico può essere la scelta preferita di chi non vuole comprare derivati animali, dal punto di vista artigianale non c’è paragone con il pellame vero.

Infatti, in soli quattro anni la borsa ha cominciato a sbucciarsi, perdendo dei pezzettini di rivestimento, una cosa che purtroppo con la finta pelle non si può evitare. 

Altro piccolo problema è il peso delle catene che fanno parte degli accessori della borsa. 

Nonostante questo, però, l’ho portata molto (soprattutto sotto al braccio) e quindi mi è venuta la curiosità di testare le novità proposte da La Carrie.

Stavolta, infatti, parliamo di un modello della nuova collezione acquistato a prezzo pieno.

Vuoi sapere quale modello di La Carrie ho scelto stavolta?

Si tratta della Stud Thelma –  Borsa a spalla Studs Arancio e l’ho pagata 189 euro

La prima novità piacevole che ho notato è che ora sul sito di La Carrie sono disponibili anche modelli in vera pelleevviva! -, ed è proprio tra quelli che ho scelto la mia. 

Appena aperta, però, qualcosa mi va subito all’occhio: c’è tantissima plastica nell’imballaggio! Il tipo di packaging utilizzato e gli identificativi che mi trovo davanti mi fanno subito pensare a una borsa prodotta in Cina, o comunque all’estero. 

Quattro anni fa, La Carrie bag produceva proprio in Cina, come avevo scoperto da un’etichetta applicata all’interno. Stavolta non ne ho trovate, quindi i miei potrebbero essere sospetti infondati. A questo punto però mi chiedo: perché non scrivere da nessuna parte made in Italy? Il mistero rimane irrisolto, se ne sapete di più scrivetemelo nei commenti qui sotto o sotto al video YouTube!

Che poi diciamolo, non c’è nulla di male nel produrre all’estero. Essendo io stessa una imprenditrice capisco benissimo cosa significa produrre in Italia, la mia era solo una curiosità data dal fatto che quando so di sostenere un brand locale, mi sento molto felice.

Ma torniamo alla mia nuova La Carrie bag.

Il colore, indicato come arancio, a me fa pensare di più a un cuoio carico, una delle tonalità che indosso di più insieme al nero, perfetto!

Il primo dettaglio che mi viene da osservare sono gli stringi laterali, veramente sfiziosi con queste borchiette bicolore (oro e marroni) che caratterizzano tutto il frontale della borsa e il marchio in generale, sono un dettaglio che troviamo in qualche variante tutte le loro creazioni. 

In più, c’è anche un richiamo del logo di La Carrie come accessorio degli stringi laterali, davvero molto particolare.

In generale, la pelle è molto morbida, anche se odora di…logistica! Un po’ mi dispiace, perché adoro il profumo del pellame di qualità.

La mia La Carrie si chiude con una lampo in testa, una cosa che mi piace molto perché mi fa sentire più sicura quando cammino per la strada con dentro cose di valore.

Aprendola troviamo due tracolle removibili, una più corta (che è praticamente un manico) decorata con le stesse borchie di cui parlavamo prima, e una più lunga, senza borchie ma regolabile.

Si possono montare insieme e nessuna delle due graffia

Un dettaglio che trovo molto di gusto è che su tutti gli accessori in metallo c’è scritto il nome di La Carrie.

All’interno c’era anche una dustbag che risulta essere una flanellina logata molto semplice, ma carina. 

La mia La Carrie è foderata all’interno di un colore praticamente uguale all’esterno, appena appena più chiaro. 

Nella parte frontale interna troviamo un taschino senza zip, mentre in quella posteriore una tasca con zip

È stato bello ritrovare un dettaglio che c’era anche nella mia La Carrie di quattro anni fa, cioè il logo di metallo e pelle applicato all’interno a mo’ di etichetta. 

Per finire, sulla parte inferiore della mia La Carrie troviamo quattro piedini in metallo che la proteggono quando si appoggia.

In generale, la mia La Carrie è una borsa molto ben lavorata, con dietro uno studio dei dettagli e, non da ultimo, una buona tintura

Se ti devo dire la verità però, amica, stavolta l’Effetto Wow è solo 1.5/5.

Personalmente, non ho amato tutta quella plastica e il fatto che non si capisce bene se sia o meno una borsa d’importazione. Il modello però mi piace molto, e La Carrie ha un progetto comunicativo molto interessante, con alle spalle una donna molto in gamba.

Per cui chissà, magari utilizzandola il mio voto si alzerà!

Se sei curiosa di vedere più da vicino la mia borsa La Carrie, trovi la recensione completa sul mio canale YouTube.

Se invece hai una borsa da suggerirmi per le prossime recensioni, fammelo sapere!

Grazie del tempo che mi hai dedicato e ricorda: comprare merce contraffatta non ti rende più elegante, anzi!

Perché scegliere un falso quando il mondo è pieno di borse bellissime e originali?

A presto e grazie del tuo tempo!

Ornella



2 pensieri riguardo “LA CARRIE BAG: DIFFERENZE TRA PASSATO E PRESENTE. CI SONO?

  • 03/07/2024 in 19:28
    Permalink

    Anche io ho comprato una borsa nel 2016…dopo nemmeno un anno di uso poco frequente simil pelle è chiaramente andata in frantumi
    Pessima qualità per un prodotto non certo low coast
    Sicuramente non ne comprerò un’altra, anche se si dice …in pelle
    Cordiali saluti

    Risposta
    • 27/08/2024 in 12:41
      Permalink

      Ciao Silvia, grazie del feedback.
      Saluti

      Risposta

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