LA TILDE UNA BORSA CON IL TELEFONO
A me piacciono le borse particolari e che hanno qualcosa che le contraddistingue dalle altre, sia esso un tratto distintivo di design, un materiale, la storia di chi le crea o un dettaglio. Quando ho incrociato “LA TILDE” ammetto che ha conquistato subito la mia attenzione. Una borsa LA TILDE è una borsa con il telefono, ma non uno smartphone di ultima generazione bensì uno di quelli che mi hanno accompagnata dall’infanzia fino all’adolescenza: il telefono con la rotella.
Se hai più o meno la mia età, io sono del 1980, di sicuro avrai passato le estati ad incollare francobolli inumiditi con la lingua e fare la fila fuori alle cabine telefoniche, alla faccia della privacy, per chiamare la tua amica del cuore.
Quei telefoni che se sbagliavi un numero dovevi ricominciare da capo a comporlo. Ecco, proprio quella rotella con i numeri che trovi incastonata in ogni borsa LA TILDE, al centro come se fosse un cuore.
Così mi sono messa a spulciare. in giro ed ho trovato tante notizie interessanti.
Il brand nasce nel 2009 da un’idea di Laura e Daniela Garello, insieme a Mari Barroero ad Alba.
Le due sorelle si sono formate nella scuola di moda di Alba, e mentre Laura si occupa dello stile e del disegno, Daniela si occupa dello sviluppo tecnico. Inizialmente non sviluppavano borse ma collane, ed una l’ho pure acquistata!
La produzione delle borse è affidata da anni ad un gruppo in Toscana e sarebbe bello poter vedere tra i banchi, le mani sapienti che realizzano queste chicche Made in Italy.
I primi modelli non riportavano rotella ma solo la cornetta e tant’è che un tg nazionale la ribattezzò “la borsa che si fa sentire”.
Il brand prende il nome da una nonna immaginaria di nome Matilde che conserva oggetti, che “presta” alle nipoti per creare pezzi unici.
Fino al 2014 le rotelle dei telefoni che si trovano sulle borse LA TILDE sono originali ovvero rimosse da telefoni vintage, recuperati nei mercati brocantage di tutta Europa e grazie alle sapienti mani del papà di queste due geniali imprenditrici, incastonate nelle borse.
Un dettaglio da non sottovalutare sono le lavorazioni 100% Made in Italy e le minuterie, gli accessori Made in Italy.
Le borse sono realizzate sia in tessuto che con pellami tutti italiani.
Io da anni mi occupo di produzione di borse conto terzi per i brand del lusso e per brand emergenti. Una cosa che faccio sempre fatica a comprendere è il perchè molti investano tantissimo tempo nel disegno o nello sviluppo, e non si occupino alla stessa maniera delle materie prime e degli accessori.
Creare un prodotto sostenibile e Made in Italy, non significa solo che è prodotto in Italia ma c’è bisogno di tanti altri fattori, al momento non riconosciuti a livello legale, che vanno dall’identificazione di chi produce ( se è un’azienda in regola, da quanti anni opera e così via), alla catena distributiva e di cura del packaging ad esempio.
Temi che da anni porto avanti come quello della certificazione di filiera che possiamo fare in modo che si realizzi, grazie all’impegno di noi consumatori che acquistiamo le borse e possiamo richiedere: “Dov’è fatta questa borsa?”
Insomma un po’ più complesso del semplice creare una borsa e cercare chi te la produce al meno possibile.
Spulciando nelle varie interviste, mi sono accorta anche di quanta cura abbiano impelato Laura, Daniela e Mari nel ricercare i canali di vendita giusti e la comunicazione più calzante per il brand.
La Tilde è stata presentata in numerose edizioni delle fiere più importanti, dal Pitti al Mipel, che hanno dato la possibilità al brand di incontrare buyer internazionali e farsi conoscere.
Il brand ha un ventaglio di prezzi delle borse vanno dai 100 € ai 450 € ed i modelli sono altrettanto variegati.
Quello che ho scelto io è una PHONE BAG color verde, in velluto e pelle di vacchetta. Il manico è la cornetta in nero, dipinta a mano, come i contrasti di colore con il verde del tessuto.
L’ho ordinata dal sito, mi è arrivata nel giro di qualche giorno e l’ho pagata 268€.
La borsa risulta essere leggera e comoda. Gli interni sono in tessuto nero.
All’interno trovo una tasca con zip e sotto un’etichetta in pelle con il marchio timbrato a fuoco, toto su tono.
All’esterno non ci sono tasche e nemmeno piedini sotto per sollevare la borsa dai piani di appoggio.
Nella video recensione che trovi su YouTube puoi vedere la borsa in ogni aspetto e puoi farti un’idea più chiara su questo modello.
Mi piace comprare e recensire borse, per poter dare il mio contributo ed oppormi alla contraffazione.
Da troppo tempo la contraffazione prende soldi dall’economia legale e li distribuisce altrove, creando danni enormi.
Ogni euro che si spende per una borsa Fake potrebbe essere usato per sostenere brand emergenti. o meno, che a loro volta danno lavoro ad artigiani come me.
Sto utilizzando la borsa La Tilde e oltre ad essere capiente la trovo anche molto abbinabile con i miei vari outfit che tendono sempre ad avere qualcosa di nero.
Per me è promossa, continuerò a seguire questo brand ed acquisterò sicuramente un’altra collana.
Trovi quella che ho acquistato nel video della recensione.
Aspetto i tuoi commenti e continua a suggerirmi borse.
Ti aspetto alla prossima recensione.
“Compra sempre borse originali!”
Un abbraccio
Ornella