Borsa Gioa Fashion Designer: la mia recensione

La Borsa Gioa è il Made in Sicilia appena arrivato nella mia collezione di borse e oggi vedremo da vicino tutti i dettagli della mia nuova mini bag!

Gioa è una giovane designer siciliana che ha deciso di creare un brand partendo dal “principio”, cioè dalle sue radici, Palermo.

Tra pochissimo vedremo in che modo arte, moda e cultura si fonderanno negli accessori firmati Gioa, ma prima è importante ricordarti dove siamo.

Io sono Ornella Auzino e nel mio blog puoi trovare oltre 300 recensioni di borse.

Le mie recensioni non sono sponsorizzate, cioè nessuno mi paga per parlare del proprio marchio. Non faccio pubblicità, ma informazione.

Qual è il motivo della tua scelta, Ornella?

Prima di rispondere, è doverosa una premessa: io sono un’imprenditrice napoletana e mi occupo di produzione borse conto terzi.

La mia azienda produce borse in pelle per alcuni marchi di moda, secondo gli insegnamenti e le evoluzioni della manifattura italiana.

borsa gioa
La mia azienda

In fabbrica ci sono cresciuta. E i miei collaboratori sono la mia famiglia allargata.

Ma, nel corso degli anni, entrando sempre di più nei retroscena della nostra pelletteria, ho scoperto che non vive della luce che merita.

Ho scoperta che il Made in Italy ha bisogno di essere salvato, perché troppe cose mettono a rischio il suo artigianato storico.

Partendo dalle produzioni realizzate all’estero, fino alla mancanza della manodopera specializzata, passando per la pressione fiscale che preme sulle nostre aziende.

Ma, più di tutto, c’è una grande ferita che fa sanguinare la nostra manifattura: la contraffazione.

Il mercato del falso è tra i traffici più dannosi del mondo, perché gestito dalla criminalità organizzata e non “abbastanza” perseguitato.

Sì, perché non ha lo stesso peso mediatico e sociale del narco-traffico.

Ma ti assicuro che procura altrettanti danni.

  • La contraffazione assolda i nostri artigiani specializzati, togliendo risorse alle aziende oneste.
  • Produce indiscriminatamente senza controlli né supervisione, adoperando sostanze e tessuti non certificati. È ovvio: se lavori nell’illegalità, non esisti. Nè per lo Stato, né per gli organi di controllo.
  • Per lo stesso motivo, non rispetta le normative ambientali e lo smaltimento dei rifiuti.

E molto altro.

Per cui, se sono qui a parlare di marchi legali, di borse originali e di Made in Italy è per dirti che l’acquisto falso non è la scelta giusta.

E neanche la più conveniente.

Molte persone sono disposte a spendere anche 300 o 400 euro per una Hérmès falsa, o una Gucci, o una Louis Vuitton.

Cioè per una borsa il cui valore reale è pari a zero.

“Il falso fatto bene” – “il falso originale” – “Il falso avanzato dalla produzione originale”.

Sono queste le frasi più usate per venderti le borse tarocche.

Ma ricorda che in nessun caso avrai una borsa di qualità.

Si tratterà sempre di una borsa falsa prodotta illegalmente.

Mentre attorno, il mondo offre prodotti davvero speciali!

In Italia e in altri Paesi esistono moltissimi brand interessanti e designers di talento. Queste sono le scelte giuste!

Borse dal design studiato ed esclusivo, materiali selezionati e certificati, una cura attenta verso il cliente…

A chi vuoi dare i tuoi soldi?

Al mercato criminale oppure a marchi emergenti che stanno crescendo nell’economia sana?

Sostenere il lavoro legale è importante se per i tuoi figli desideri un mondo differente da quello a cui sei abituata. Più colorato, più fertile, più umano.

Questo è lo “scopo” delle mie recensioni alle borse: raccontare storie di persone e di accessori, per aiutarti nei prossimi acquisti.

Ovviamente, da produttrice di borse, ci sarà la mia opinione tecnica ed è sempre obiettiva e sincera.

Sei pronta per una nuova storia Made in Italy?

Borsa Gioa: una fashion designer che punta in alto

Il progetto di Gioa è arrivato lontano, pur senza lasciare mai la sua terra, la Sicilia.

Sì perché l’anima degli accessori Gioa è scolpita nell’arte siciliana, così come le materie prime e la manifattura.

Ma facciamo un passo indietro.

Chi è Gioa Picciurro?

Classe ’94 e amante dell’arte, la giovane ragazza palermitana sceglie di seguire la sua passione dopo il diploma delle scuole superiori, iscrivendosi all‘Accademia delle Belle Arti di Palermo.

Qui ha seguito un corso in Fashion Design che si è concluso nel 2019, dopo aver conseguito un Master.

Arte e moda diventano quindi un connubio imprescindibile per Gioa, che nel 2018 avvia la sua produzione di accessori, firmati appunto Gioa Fashion Designer.

La scelta è quella di creare borse di alta qualità che respirino il mood siciliano, ma anche uno stile esclusivo.

Così inizierà a realizzare borse in pelle che riportano le grafiche della Art Nouveau riconducibile alle decorazioni delle ville storiche di Palermo: in sostanza, si tratta dello stile Liberty esploso nell’Isola tra la fine dell’800 e il principio del ‘900, che fu protagonista non solo delle ville, ma dei teatri e dei palazzi borghesi.

Le creazioni si ispiravano alla natura e alla sua libertà di forma, per cui si vedranno immagini che simulano piante rampicanti o altre linee “libere”.

Un trovata senz’altro singolare, quella di Gioa, oltre che funzionale alla costruzione dell’identità del brand.

Negli ultimi anni, ho potuto notare quanto i giovani marchi emergenti siano legati al concetto di territorialità.

C’è un ritorno alle origini e all’esaltazione delle radici culturali, tramite una rilettura moderna e innovativa.

Questo mi piace molto, perché contribuisce in modo significativo al riscatto del Made in Italy e della sua storia artigianale.

Infatti, Gioa produce le sue borse in Sicilia, collaborando con laboratori artigianali del territorio.

Questo significa anche portare lavoro in una parte della penisola, il sud, ampiamente danneggiata dalle crisi economiche e dalla mancanza di lavoro per i giovani.

Le borse di Gioa Fashion Design sono prodotti esclusivi che si collocano su una fascia alta di mercato; la giovane designer riesce a portare il brand in giro per il mondo, fino ad arrivare alle vetrine asiatiche, oltre che alle più grandi fiere di settore in Italia.

Le intenzioni, dunque, mirano in alto e spero proprio che la giovane siciliana arrivi dove desidera.

Ma adesso vendiamo da vicino la mia nuova borsa Gioa Fashion Designer.

Borsa Gioa Fashion Designer: dettagli e voti

Ho scelto il modello Smerlata Bag, in vera pelle, con serigrafia sulla patta, tracolla rimovibile, accessori in nickel e fodera in tessuto.

L’ho comprata direttamente sul sito ufficiale e l’ho pagata 318,00 euro, giovando dello sconto stagionale del 40%; il prezzo pieno è di 530,00 euro.

La mia borsa Gioa è una mini bag, per cui una borsa da passeggio più che da “giornata”.

Essendo una mamma lavoratrice sono sempre carica di “cose”, per cui negli ultimi tempi ho iniziato ad abbinare borse dalle misure diverse: nelle bag più grandi e spaziose, inserisco le pochette o borse più piccole, così da poter avere un’alternativa nel caso di un appuntamento inaspettato o un caffè con un’amica.

La borsa Gioa mi piace molto, sia per i colori e la serigrafia sul davanti che per il modello e le forme.

Vediamo i dettagli:

  • Il packaging è piuttosto curato: la borsa è arrivata in una scatola molto particolare, tipica dei brand di lusso; mi ricorda, a tal proposito, il pack di Gucci, con la sua scritta dorata. Inoltre, assieme alla borsa è arrivato materiale informativo sulle linee del brand.

borsa gioa

  • Mi piace molto il manico della borsa, che ha una forma arrotondata.
  • All’interno trovo una tracolla che si può agganciare alla borsa, quindi potrò portarla alla bandolera come faccio di solito.

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  • All’interno trovo una fodera in tessuto e un’etichetta del brand che mi informa sul Made in Italy; inoltre, c’è una piccola tasca sulla parte posteriore.

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  • Il retro della borsa è lasciato nudo da grafiche o disegni.

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Qual è il voto alla mia First Impression?

First Impression 4

La borsa e la presentazione del prodotto mi hanno fatto subito una buona impressione.

Ho percepito tutta l’esclusività del brand che ho scelto, grazie alla cura del packaging e dell’aggiunta del materiale informativo.

Fare attenzione alla “forma” e ai più piccoli dettagli è un aspetto che non puoi trascurare se vuoi lasciare alle persone qualcosa che va oltre l’acquisto e che si avvicini di più alla shop experience.

Nel complesso, la borsa Gioa mi piace molto.

Ed è un brand che merita di essere sostenuto: parla di artigianato locale, di arte e di tracce storiche, di pelle di qualità. Ma, soprattutto, lo fa in chiave fashion e innovativa, proponendosi anche alle donne più giovani e trendy.

La mia borsa è promossa.

Si tratta di un marchio giovane, dinamico e radicato al sud.

Si tratta di imprenditoria femminile e di fiducia nella manifattura italiana.

Sono tutti aspetti a cui tengo molto.

Quindi continua a seguirmi per altre borse da scoprire, altre storie da raccontare, altro Made in Italy da amare!

Voti (0/5)

Cuciture 4
Tintura 4
Rifiniture 4
Rapporto qualità/prezzo 4
Utilità 3

Guarda subito il video della recensione alla mia borsa Gioa!

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#fakenograzie

Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

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