BORSA CAMPESATO, IL VEGAN CHE NASCE DA UNA FIBRA INNOVATIVA. LA RECENSIONE

La borsa Nicola Campesato è una vegan bag, perché realizzata senza alcun materiale di origine animale, ma con una fibra innovativa creata dalle bottiglie di plastica.

Mi piace?

È un progetto valido?

Tra pochissimo lo scoprirai! E scoprirai tutti i dettagli della lavorazione, poiché come sempre, mi piace andare in fondo alle cose.

Questa volta, tuttavia, non ho scoperto la borsa Campesato “scavando” nel web; si può dire che è stata lei a trovare me!

In che modo?

Gli ideatori della NextBag, il “progetto-borsa” che conosceremo oggi, mi hanno contattato tramite le mie pagine social.

Si sono presentati e mi hanno illustrato il progetto. Quando ho letto le loro parole ho pensato subito che l’idea era fighissima, e che il loro approccio era stato molto gentile.

Mi hanno conosciuto grazie alla rete; quindi sapevano che IO NON PUBBLICIZZO BORSE, CIOÈ NON PRENDO SOLDI DAI BRAND PER FARE LE MIE RECENSIONI.

Credo, invece, che sia importante sostenere realmente i marchi onesti che si fanno spazio in un mercato complesso, dove governa la confusione circa la qualità e il Made in Italy.

Per cui, sostengo i brand che scelgo acquistando le borse con i miei soldi, perché la nostra filiera produttiva ha bisogno di questo.

Ornella, qual è il tuo tornaconto allora? (Probabilmente ti stai chiedendo!)

Il mio interesse personale è quello di supportare al massimo la produzione legale, messa in crisi dal mercato del falso e dalla bassa qualità che ci propongono ogni giorno.

Sono una sognatrice, del resto. Ma non solo.

Sono anche un’imprenditrice. Faccio parte del mondo che sto difendendo, perché mi occupo di produzione conto terzi di borse di pelle Made in Italy.

Sono anche io un pezzo della catena. E questa catena rischia di rompersi, se non andiamo a caccia della verità.

Cosa significa?

Quando compriamo una borsa, un orologio, una cravatta o qualsiasi altro prodotto, fingiamo di sapere cosa stiamo comprando.

Ci siamo “sganciati” dalla radice delle cose, cioè non sappiamo più da dove provengono i prodotti che ogni giorno abbiamo in casa.

Perché è sempre più difficile avere queste informazioni.

Per questo, ho scelto di raccontare le borse che compro: qual è la loro storia? Come vengono realizzate? Quali sono i materiali? Dove vengono prodotte?

I prodotti di qualità non hanno paura della verità, così come i marchi onesti non hanno paura di metterci la faccia.

Vieni con me, quindi, in questo nuovo viaggio e andiamo a scoprire tutti i dettagli della mia nuova borsa Made in Italy.

BORSA CAMPESATO: DOVE SI INCONTRANO ARTIGIANATO E TECNOLOGIA?

L’artigianato del Made in Italy è strettamente legato al “fatto a mano”.

Chi di noi non è affascinato dai prodotti che vengono dalle mani delle cucitrici esperte, o da quelle botteghe scure che profumano di pelle?

Ma se dobbiamo ricercare l’essenza del Made in Italy, dobbiamo farlo proprio nella sua evoluzione. Nella sua capacità di vivere assieme ai tempi.

Il lavoro artigianale che tanto amiamo riesce a trovare nelle innovazioni tecnologiche la chiave per esistere. Sempre.

Ed è proprio il caso della borsa Campesato, creata con una particolare fibra ricavata dalla plastica, cioè dalle bottiglie che ogni giorno cestiniamo, causando enormi problemi ambientali.

Il riciclo dunque è il primo step di Campesato.

Il materiale usato per le borse è un tessuto a maglia semi-rigido, composto per il 50% da un filato riciclato che proviene dalle bottiglie di plastica (poliammide), e da un ulteriore 50% composto da altre fibre che rendono il tessuto resistente, e pronto per la lavorazione.

In un video realizzato dal marchio si riesce a vedere benissimo come avviene la creazione della borsa, il cui materiale bidimensionale viene tagliato con un laser ad alta precisione, per poi essere assemblato grazie a degli incastri che danno vita al prodotto in tre dimensioni, cioè la borsa. Inoltre, con un ferro da stiro viene rifinita la forma della borsa, grazie all’impatto che il calore ha sul materiale.

Non ci sono cuciture, né tintura. Gli accessori vengono applicati tramite alcune viti e completano il design del prodotto, che di solito è abbastanza minimale.

Anche per gli accessori, vale la regola dell’eco-sostenibilità, poiché il marchio tende a scegliere i materiali che hanno un impatto ambientale minore, come la zama, una lega di zinco, alluminio, rame e magnesio.

borsa campesato

Uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente del progetto Campesato è quello di poter offrire un prezzo basso grazie alla diminuzione dei processi di lavoro: niente fodere, niente rinforzi, niente cuciture.

Un sistema messo a punto per una produzione sostenibile e ottimizzata dal punto di vista economico.

Qualche tempo fa, ho scritto un articolo proprio su questo: quando fidarti del prezzo basso? Come fa un’azienda a contenere i costi senza rischiare di perdere la qualità?

La borsa Campesato, vegan e resistente, viene da un’idea di giovani ragazzi di Barbarano Mossano, in provincia di Vincenza, in Veneto.

È ben chiaro, infatti, il messaggio orientato al futuro, scritto da Chi già lo conosce: innovazione, riduzione degli sprechi, essenzialità, sostenibilità.

Sono i valori delle nuove generazioni, dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Un sistema di valori costruito su nuove esigenze, e nuovi obiettivi. Magari, poco compreso dai non – più – giovani, ma a mio parere, la soluzione per un futuro che in fondo è già qui.

BORSA CAMPESATO: ECCO LA MIA MINI-BAG!

borsa campesato

Ho comprato la mia borsa Campesato direttamente sul sito del marchio ed è arrivata dopo qualche giorno.

Ho scelto la pochette Venere e l’ho pagata 69,00 euro; di colore blu, con le seguenti caratteristiche tecniche:

borsa campesato

Il marchio veneto è molto attento alla descrizione del prodotto; normalmente, è raro trovare informazioni dettagliate sugli accessori (ad esempio!), ma in questo caso il brand ci dice che sono in zama, tonalità nichel.

È sempre una piacevole sensazione toccare qualcosa per la prima volta: ed è quello che è successo “spacchettando” la mia borsa, con il suo materiale nuovo, mai visto prima.

Amo molto la scoperta; e quando si tratta di borse, allora è ancora più stimolante!

I DETTAGLI DELLA MIA BORSA CAMPESATO:

  • La borsa mi è arrivata in una flanellina logata molto carina; inoltre, mi è arrivata una pergamena, in cui i ragazzi mi ringraziano del mio acquisto e mi informano che troverò un piccolo omaggio nel pacco!
  • Il mio regalo è un porta-monete, Cosmo, che si può applicare internamente alla borsa grazie ad una piccola catena. È stupendo!

borsa campesato

  • I cartellini ai lati della borsa mi parlano della sua composizione, delle informazioni necessarie e mi mostrano il tipo di materiale.
  • La forma della borsa è piuttosto singolare poiché è costruita come una busta da lettere: come ho detto prima, il marchio non usa cuciture per “chiudere” la borsa, ma una tecnica ad incastro; alcune viti finiranno per completare la struttura. Davvero interessante!
  • All’interno è vuota, per cui si può riempire in base alle proprie esigenze, con i documenti, lo smartphone o con altri accessori, come il mio porta-monete!

borsa campesato

  • Il colore, molto deciso, ha un mood abbastanza elegante, ma si può abbinare perfettamente ad un outfit più casual, come un jeans e una camicia.
  • Il design è davvero “essenziale”, nelle sue geometrie precise e squadrate. Mi piace molto!
  • Per quanto riguarda la funzionalità, credo che la userò all’interno di borse più grandi, come sto facendo negli ultimi tempi; infatti, le micro-bag che sto acquistando sono diventate strumenti molto preziosi dentro le mie borse extra-large, durante l’intera giornata.

BORSA CAMPESATO: LA MIA BORSA È PROMOSSA?

Nelle mie recensioni cerco sempre di essere oggettiva e di non farmi prendere troppo dalla passione, anche se è difficile.

Lo faccio per te.

Per rendere quanto più trasparente la filiera di cui parlo, la conoscenza di cui abbiamo bisogno.

E devo ammettere che il progetto NextBag di Camposato mi piace molto.

Perché parte da un’esigenza reale, quella di scoprire nuovi materiali “usabili” per la moda, grazie all’unione di artigianato e ultime tecnologie; inoltre, i prodotti così ideati mantengono fede all’eliminazione del superfluo, per restare nel concreto e nella necessità.

Sembra quasi una “rimprovero” al sistema consumistico, in cui tendiamo ad “usare”  oltre il nostro fabbisogno.

Ma non voglio cadere in analisi socio-economiche da cui è difficile uscire; o almeno, non è questo il luogo più adatto.

Cercavo solo dirti che per me la borsa Campesato è promossa e te la consiglio!

Come ti consiglio di sostenere i marchi onesti del nostro Made in Italy, un’eccellenza che ha bisogno di noi.

VOTI (0/5)

TINTURA ASSENTE
CUCITURE ASSENTI
RIFINITURE 5
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO 4
UTILITÀ 4

GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLA BORSA CAMPESATO!

SCRIVI QUI SOTTO PER SUGGERIRMI UN’ALTRA BORSA DA RECENSIRE E UN’ALTRA STORIA DA RACCONTARE!

GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.

BORSA CAMPESATO

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