MINI-BAG FURLA,UNA BORSA GLAMOUR: COSA NON MI PIACE?

Oggi Furla conta più di 1.600 dipendenti, di cui il 90% donne di diverse nazionalità; il Palazzo Furla a Milano è il simbolo indiscusso del prestigio internazionale del brand Made in Italy.

la storia di Furla inizia molti anni fa, quando nel 1927 Aldo Furlanetto apre la sua attività, a Bologna, per la produzione di borse e accessori femminili.

Da un piccolo progetto personale, Furla è passata ad essere una grande azienda familiare, fino a diventare un marchio affermato in tutti i paesi del mondo.

Senza dubbio, l’artigianato italiano e la scelta dei materiali, uniti ad un design sempre innovativo, hanno fatto un buon lavoro. Ma, forse uno dei meriti più grandi di Furla è quello di non aver mai perso le radici, pur disancorando lo sguardo: dal 1970 al 1980 i figli di Aldo (Carlo, Paolo e Giovanna) hanno lavorato per l’azienda familiare, portando al suo interno tutta l’energia e la creatività della nuova generazione.

Infatti, il brand emiliano è la scelta di Chi ama essere glamour e di tendenza: uno dei punti di forza di Furla è proprio la capacità di ri-nnovarsi ed essere sempre “sul pezzo”.

Questo tratto dell’azienda si può capire bene grazie a Giovanna Furlanetto, che nell’intervista del 2017 al Sole24ore, spiega come lo stile di Furla è il prodotto di viaggi, esplorazioni ed immersioni in altre culture. Giovanna, oltre ad essere appassionata di viaggi, è stata anche affascinata molto dalla cultura giapponese, in cui si rivede molto, e da cui ha ricavato molti insegnamenti.

Del resto, uno dei principali “consumatori” dei prodotti Furla è proprio il Giappone, così attento, spiega la Furlanetto, ai dettagli e alla cura dei particolari.

LA BORSA FURLA È “IN MANO ALL’ARTE”…

Quasi sempre, i legami (affettivi e non), tra un brand di moda e le diverse forma d’arte, decretano il successo del brand. Mi spiego meglio.

Aldo Furlanetti era appassionato di arte antica, tramandando così le sue propensioni ai figli: Giovanna è una cultrice dell’arte contemporanea, quella che maggiormente esprime, in tutti i modi possibili, il mondo che viviamo.

Nel 2008 è nata la Fondazione Furla, anche se l’azienda si occupava di arte già nel 2000; la Fondazione, creatrice del Premio Furla, aspira a coltivare e promuovere i giovani talenti italiani che operano negli scenari dell’arte, raccontando la nostra epoca in tutti i linguaggi possibili.

Questa simbiosi con l’arte, a mio parere, rappresenta una chiave importante per la vita del brand, sempre più supportato da animi creativi e coraggiosi.

Dal 2011 in poi, l’aziende mette in moto un piano di espansione globale, incrementando il lato manageriale, artistico e commerciale, compreso l’e-commerce, grande risorsa attuale.

Attualmente, Furla conta quasi 500 monomarca in 100 paesi del mondo, con un bilancio sempre in crescita, anno dopo anno.

COM’È LA BORSA FURLA CHE HO COMPRATO?

Ho acquistato la mia Mini-bag Furla direttamente dal sito ufficiale, poiché la mia pigrizia, spesso, mi tenta e finisce col sedurmi!

La “passeggiata” sul sito è stata molto piacevole: è ben strutturato, intuitivo e da molte informazioni sul brand, compresa la sua storia.

La borsa Furla che ho comprato, una Mini-bag, non è la solita borsa di mio gradimento: io le preferisco, grosse, capienti e molto funzionali.

Ma ho fatto un’eccezione e ho deciso di esplorare il micro-cosmo delle Mini-bag, molto di tendenza negli ultimi anni.

Ho scelto una borsa di vitello liscio, dal colore molto particolare e glamour: fucsia.

L’ho fatto, soprattutto, per avere la possibilità di analizzare la tintura a contrasto, affinché siano più chiare le tecniche adoperate.

(GUARDA SUBITO LA MIA RECENSIONE ALLA MINI-BAG FURLA E SCOPRI TUTTI I DETTAGLI TECNICI!)

COSA MI PIACE SUBITO?

  • La presentazione della borsa: una scatola molto carina e ben pensata, assieme ad un certificato che mi indica le istruzioni per la borsa, ossia come prendermene cura.
  • La stuttura della borsa, la quale si mantiene dritta e lineare, proprio come una piccola bomboniera.
  • La fodera in tessuto, all’interno della borsa.

DOVE L’HO GIÁ VISTA QUESTA CHIUSURA?

In molte altre borse! E non per colpa di Furla.

Infatti, se noti bene, la chiusura principale della mia Mini Bag, in color oro, è un accessorio che hai già visto in molte altre borse: la versione ORIGINALE è proprio di Furla, che ha dato il via a “copie” o “inspiration” per così dire…

Può capitare, nell’universo borse, che ci imbattiamo in questi fenomeni: quando vi è il “pezzo” che fa tendenza, rischia di essere girato e rigirato da molti marchi; l’importante è essere curiosi E ANDARE A SCOPRIRE QUAL È LA VERSIONE ORIGINALE!

QUALI SONO I DIFETTI DELLA MIA BORSA FURLA?

  • La Tintura: in certi punti, ho subito notato alcune macchie, probabilmente sfuggite al controllo qualità.
  • I punti di Cucitura: nella parte laterale della borsa, i punti di cucitura appaiono come “accavallati”, mentre potrebbero essere più puliti e semplici.
  • Il rapporto qualità/ prezzo non è dei migliori!

SCOPRI SUBITO QUANTO HO PAGATO LA MIA MINI-BAG FURLA E TUTTI I PARTICOLARI NELLA MIA RECENSIONE!

LA MINI-BAG FURLA È PROMOSSA?

, decisamente lo è! Perché accanto ai piccoli dettagli di imperfezione, c’è una qualità evidente, una scelta precisa dei materiali e una attenzione particolare al design. Inoltre, siamo di fronte all’artigianato del Made in Italy!

SE HAI AVUTO ANCHE TU UN’ESPERIENZA FURLA E VUOI DIRE LA TUA, OPPURE HAI ALTRE BORSE DA CONSIGLIARMI >> SCRIVI QUI SOTTO!

SE AMI IL MONDO DELLE BORSE E VUOI SCOPRIRE TUTTI I RETROSCENA DELLA PELLETTERIA MADE IN ITALY >> LEGGI LA MIA STORIA!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *