BORSA MOMI HEADMADE, UN VIAGGIO MADE IN POZZUOLI: LA MIA RECENSIONE
Momi Headmade, “la borsa fatta con la testa”. Cosa significa?
A spiegarmelo è stata direttamente Flora Ferrante, che insieme al suo compagno Giuseppe Di Nunzio, ha creato il marchio Made in Pozzuoli che oggi conosceremo.
Ho incontrato Flora e Giuseppe nel loro laboratorio flegreo, che è anche il punto vendita delle loro borse artigianali.
Quella della coppia napoletana è una bella storia professionale, che si affaccia su un nuovo modo di intendere l’artigianato, elegante e accorto, ma al contempo genuino.
Ti rivelo un particolare abbastanza intimo: sono stanca delle borse che compro!
Come sai, la mia collezione di borse è una delle cose a cui tengo di più; ne sono tante e tutte legate ad un acquisto importante, perché magari è una borsa consigliata da te. Oppure, una shopper comprata durante un viaggio esplorativo, come quelli fatti in Australia, una terra che ha saputo stupirmi.
Ma, in tutto questo tempo, ho capito una cosa importante: voglio visitare i Luoghi delle borse, oltre che comprarle.
Voglio conoscere i volti di Chi le mette al mondo, la loro Storia e le sensazioni remote.
Per cui non sono stanca delle Borse. Ma di quello che, a volte, Non Dicono.
Un acquisto è realmente differente quando riesci a sentirlo!
E sono certa che anche a te succede; quando, magari, passeggi nei vecchi vicoli di un centro storico e incontri, per caso, un artigiano dal quale compri un accessorio; tra una parola e un’altra, la storia di quell’uomo ha reso ancora più prezioso ciò che hai acquistato.
Ti prego, dimmi se anche a te accade questo!
Per anni, ci hanno fatto credere che “gli acquisti” siano recintati in una parentesi effimera e superficiale; che non hanno valore perché sono “consumi” e basta. Ma entrambe sappiamo che non è così!
Sappiamo che ogni borsa che compriamo è fatta, prima di tutto, di Umanità. Materia profonda e complicata.
Per questo motivo, ho scelto di incontrare i ragazzi di Momi Headmade: per vedere da vicino il Luogo della mia borsa e raccontarti la loro storia.
SEI PRONTA PER UNA STORIA D’AMORE E DI PELLETTERIA?
Flora e Giuseppe sono giovani, sono innamorati e sono decisi. Ma diventare artigiani delle borse non era sicuramente nei loro piani.
Flora, dopo alcuni anni alla Facoltà di Sociologia, decise di passare a Scienze Politiche, specializzandosi in Scienze della Pubblica Amministrazione; come lei stessa mi dice, sorridendo, non aveva idea su Cosa volesse Fare da Grande.
Dopo un anno a Londra speso per imparare la lingua, seguirono ulteriori corsi di formazione, come quello in Risorse Umane; e seguirono diversi lavori d’occasione, ma niente di veramente coinvolgente.
Flora mandava molti C.V, ma le risposte non erano così frequenti; del resto, non viviamo in un Paese “bravo” ad aprire le porte ai neo-laureati.
Purtroppo alcuni scelgono di andare via. Altri, si innamorano di ciò che hanno sempre avuto davanti agli occhi, senza vederlo. Come l’artigianato.
Flora incontra la pelletteria grazie a Giuseppe, la cui famiglia lavora nel settore dai primi anni ’70; il papà del ragazzo, infatti, possiede un laboratorio di abbigliamento proprio a pochi passi dal centro storico di Pozzuoli, in via Napoli.
Giuseppe mi spiega che, da “giovanissimo”, non voleva saperne della fabbrica di famiglia. Per un attimo, mi sono passati davanti certi anni della mia vita.
Anche io vivevo lo stesso sentimento di Giuseppe: l’azienda che oggi mi appassiona e mi avvolge, un tempo era la cosa che proprio “non volevo fare”.
Probabilmente, rifacendomi a qualche base di psicologia spicciola, questo fenomeno è dovuto alla volontà di essere antagonisti dei nostri stessi genitori.
(Se stai leggendo e sei una specialista in materia, non farti problemi ad intervenire!)
Ma adesso produco borse Made In Italy conto terzi, con orgoglio e molto amore, secondo la scuola della Pelletteria Napoletana.
E sembra che i passi di Giuseppe siano simili ai miei.
Dopo diverse esperienze lavorative, Giuseppe iniziò a scendere in fabbrica ad aiutare il papà. E scoprì che alcuni aspetti di quel lavoro lo appassionavano molto; come, ad esempio, la creazione dei cartamodelli, dai quali poi si ricava la borsa vera e propria.
Anche Flora iniziò a frequentare l’azienda; e spesso chiedeva al compagno di realizzare qualche borsa per lei; e non venivano affatto male!
Erano create con strumenti basilari, senza scarnitrice, né pressa, né macchina a braccio. Ma erano modelli unici, originali e dal grande potenziale stilistico.
Nel frattempo, Flora si divertiva a creare gioielli con gli stessi materiali delle borse: collane, orecchini e bracciali di pelle.
Da qui, l’idea di creare un laboratorio tutto loro, nel quale inventare e modificare; tentare e comunicare. Da qui, Momi Headmade.
Momi è una forma contratta di Amore Mio, dal quale si ricavano le due sillabe; mentre Headmade richiama il suono di Handmade, ma ribalta il significato: Flora, infatti, mi spiega che qualunque cosa artigianale, è prima di tutto CREATA CON LA TESTA; e dopo con le mani. Insomma, senza progetto non vi è creazione.
E devo confidarti che il marchio di Flora e Giuseppe è davvero molto “pensato”!
Vediamo la mia borsa Momi Headmade.
MOMI HEADMADE: ECCO LA BORSA CHE HO SCELTO
Non ho comprato la mia borsa in negozio, ma on-line, dopo aver conosciuto il brand grazie ad Instagram.
Come spesso ripeto, i social possono essere degli ottimi amplificatori del nostro messaggio, che sia sociale o commerciale.
Non dobbiamo spaventarci, perché qualsiasi strumento informativo, se usato in modo sano e funzionale, è decisamente prezioso.
Ho scelto una borsa da lavoro perché non ne trovo molte in giro e questa mi è piaciuta alla prima occhiata!
La mia borsa Momi Headmade è un modello Toffee, taglia Big, in Nappa, e l’ho pagata in saldi 190 euro, anziché 250 euro.
Ti dico subito che la mia borsa, da vicino, mi piace ancor di più che in foto. È proprio come la volevo e l’ accostamento dei colori è molto originale: crea un mood sobrio, ma non scontato.
Assieme alla borsa, ho comprato un paio di orecchini fatti da Flora; sono neri, fatti di pelle e profumano di qualità: davvero molto fighi!
VEDIAMO I DETTAGLI:
- Il packaging della mia confezione già mi dice che c’è molto studio dietro al progetto: il logo è riportato in vari spazi della scatola e la flanellina è in cotone stampato.
- Appena prendo la borsa tra le mani, noto subito il cartellino del brand riposto in un inserto in pelle: molto figo!
- La mia borsa è grande e capiente, ma al contempo molto leggera: è composta di due scomparti laterali che si chiudono con un bottone a calamita e un grande vano centrale; all’interno trovo diverse tasche utili: da un lato, due tasche piccole, dall’altro una tasca più grande che si chiude con zip.
- I manici della borsa sono abbastanza larghi, quindi comodi da indossare e la borsa è molto soffice al tatto.
- Nella parte superiore della borsa c’è l’etichetta Made in Pozzuoli: questo dettaglio dice molto sulla territorialità del brand e sulla volontà di parlare dell’artigianato locale. Un aspetto che da molta importanza all’identità del prodotto e alla sua Provenienza.
- La tintura è favolosa: la tecnica di tintura è senza dubbio impeccabile e il “rimbocco” superiore non lascia vedere le eventuali imperfezioni dei bordi.
- Le cuciture appaiono lineari e ben fatte.
- Le rifiniture sono curate: non ci sono fili volanti o approssimazioni nelle tecniche di lavorazione.
- La struttura della borsa è molto studiata e ben progettata.
MOMI HEADMADE: LA MIA BORSA È PROMOSSA?
Momi Headmade è un progetto innovativo e originale, ma radicato nella tradizione artigianale; emergono chiari gli anni di esperienza nel settore della pelletteria, e al contempo emerge la voglia di qualcosa di nuovo e particolare.
Senza dubbio, i ragazzi sono supportati da valorosi artigiani che collaborano con il brand, arricchendolo del know how necessario.
L’intuito e la creatività di Flora, insieme all’esperienza e la manualità di Giuseppe, hanno dato vita ad un marchio che mi piace molto e che ti consiglio senza riserve!
La mia borsa è decisamente promossa: ricerca stilistica, evoluzione e materiali di qualità rendono il progetto Momi Headmade una realtà che può puntare in alto, fino agli scenari internazionali.
Il Made in Italy ha bisogno di Storie come questa. Ed io sarò felice di Raccontartele!
NON PRENDO SOLDI PER LE MIE RECENSIONI, NÈ ACCETTO REGALI DA NESSUNO: La mia priorità è farti conoscere tutta la bellezza che esiste nelle nostre aziende, oneste e operose.
Compra sempre borse originali e boicotta il mercato del Falso, dannoso e senza scrupoli!
GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLA BORSA MOMI HEADMADE!
VOTI
CUCITURE | 4 |
TINTURA | 5 |
RIFINITURE | 5 |
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO | 5 |
UTILITÀ | 5 |
SCRIVI QUI SOTTO PER DIRMI COSA NE PENSI OPPURE PER CONSIGLIARMI UNA NUOVA BORSA!
GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.
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