BORSA V73, UNA STORIA CHE AMERAI! SCOPRI QUALE MODELLO HO SCELTO

Immagina di camminare per le vie di Milano. Immagina di passare accanto a La Rinascente e di restare ferma di fronte la sua vetrina perchè in esposizione c’è una Borsa “gigante”.

Una macro-borsa dalle dimensioni poco umane, che riempie tutto lo spazio con i suoi colori e suoi accessori, in un tessuto canvas di 2 metri per 2 metri e 20. Certo, non pensi di comprarla. Ma, di sicuro, non la dimentichi.

È come se, con una lente di ingrandimento, avessi guardato da vicino questo accessorio estroso e denso di dettagli, compreso il logo con il nome del brand.

In questo modo è stato lanciato V73, un marchio Made in Italy che ha saputo massimizzare il budget a disposizione, irrompendo nella scena di una delle vetrine più importanti della moda italiana.

Creatrice e designer di V73 è una giovane donna di Treviso, Elisabetta Armellin, appassionata di moda e di ideazione.

Tuttavia, Elisabetta, prima di dar vita al suo brand personale, ha studiato molto, ha lavorato duramente… e non ha mai smesso di amare il suo sogno.

Come lei stessa racconta sul blog di moda e lifestyle NichyLove, dopo l’Accademia di Belle Arti a Venezia, ha lavorato per diversi brand famosi. Ha fatto parte della grande famiglia Benetton (per la quale è ancora consulente), per poi passare con Lotto Sport, alla direzione di Andrea Tomat. Qui ha imparato ad integrare la parte manageriale a quella creativa che già possedeva fin da bambina.

COME NASCE LA BORSA V73?

La V sta per Venezia, mentre 73 è l’anno in cui è nata Elisabetta, oltre ad essere un numero molto presente nella sua vita.

V73 nasce quasi per scherzo, o forse per una piccola sfida personale.

E, attualmente, è un brand che conta 400 punti vendita nel mondo, di cui circa 200 in Italia e altri 200 tra Europa, Middle East, Far East e Stati Uniti, con i monomarca augurati a Miami, Parigi e Milano.

È nato nel 2012 e in soli 4 anni aveva raggiunto un ricavato di 4 milioni di euro.

Insomma, una bella storia italiana.

Elisabetta era in aeroporto per il volo Parigi – Venezia quando, sfogliando le pagine di Vogue, resta colpita da una foto particolare, che vedeva la sovrapposizione di oggetti. Una mano, un piatto, una forchetta.

Ed ecco l’idea illuminante: perché non disegnare una borsa sovrapposta ad un’altra? Prendere spunto, ad esempio, dalla Birkin di Hermes, una delle borse più amate della storia, e disegnarla sopra un’altra borsa…

Creare, in sostanza, una formula ironica e leggera per dar vita ad un accessorio innovativo e di tendenza.

la borsa V73 che Elisabetta creò, la chiuse in armadio.

Ma dopo poco, grazie ad un amico che si accorse delle grandi potenzialità del design, la borsa prese la sua strada.

In soli tre mesi, la giovane design trovò il modo di produrre circa 25 mila borse, visto che la risposta dei venditori arrivò rapida e risoluta.

In pochi mesi le borse V73 hanno fatto il giro del mondo, fino ad oggi. Attualmente, i materiali e i modelli sono vasti e diversificati: oltre il canvas iniziale (una fibra di 100% in cotone), le borse V73 sono in pelle, in nylon vela e in altri materiali.

“(…) Ad ogni ragazzo giovane consiglio di studiare tanto e soprattutto di fare tanta, tanta gavetta perché senza il mio trascorso, oggi non sarei qui a raccontarti questa storia”.

Queste le parole di Elisabetta alla reporter di NichyLove quando le ha chiesto il segreto per il successo. E, accanto a questo, molto amore, come testimoniano le borse del brand.

DOVE SONO PRODOTTE LE BORSE V73?

Elisabetta Armellin ha potuto realizzare il suo “sogno” grazie alla rete che aveva creato negli anni di gavetta e di esperienza lavorativa; conoscere bene il settore in cui si lavora, i segreti della produzione e gli strumenti a disposizione è fondamentale per la buona riuscita di un brand, soprattutto nella moda.

Quindi mi immagino una giovane ragazza, piena di entusiasmo e di energia, che attinge a tutte le risorse possibili per avviare il suo amato brand di borse. Mi immagino la decisione di creare, progettare e produrre in Italia, per avere accanto a sè le proprie creature.

Sono i terzisti del distretto tessile di Treviso a produrre le borse V73 (come informa il Sole24Ore), mentre la sede principale dell’azienda è localizzata a Roncade; qui il marchio si occupa della strategia, della progettazione e della comunicazione.

I canali web sono stati determinanti per le vendite degli ultimi anni, grazie ai social e al marketing digitale.

Ma la “pubblicità”, da sola, si impantana a metà cammino, se alla base non vi è una produzione efficiente, per cui la Qualità… questa indispensabile compagna di viaggio!

Una produzione Made in Italy che ha alla base lo studio, la ricerca e la cura dei dettagli, fa sempre la differenza.

ECCO LA MIA BORSA V73: È DI QUALITÀ?

 

La prima informazione che voglio darti è quella circa la vendita del brand: il marchio trevigiano non appartiene più ad Elisabetta Armellin, ma è stato acquistato da Miriade, un gruppo Made in Napoli che per molti anni si è occupato di pelletteria per conto terzi e, da qualche tempo, ha deciso di mettersi in proprio, con l’acquisizione di diversi marchi.

La mia borsa V73 mi piace! Quando ho navigato sul sito ufficiale del brand, questo prodotto mi ha colpito subito…senz’altro per la particolarità degli accessori.

Come sai, non amo le borse piccine, soprattutto se rigide; scelgo per lo più borse molto capienti e dalla pelle morbida.

La borsa V73 si discosta molto dalle mie abitudini, ma come mi suggerite spesso, cambiare, di tanto in tanto, ti arricchisce!

PARTICOLARI INTERESSANTI…

Come già anticipato, sono gli accessori a rendere unica questa borsa, donando al prodotto una ricercatezza esclusiva.

Ecco i particolari che mi hanno, maggiormente, colpito:

  •  I moschettoni applicati alla borsa sono molto originali, con base quadrata e griffati dal logo del brand.

  • Sulla facciata della borsa sono applicate le 5 Lire di tanti anni fa, le quali donano al prodotto un fascino stravangante e studiato. Ti ricordi com’era fatta la 5 Lire?

  • Le Frange che caratterizzano la borsa sono in nabuk e mi piacciono particolarmente, poiché possiedo un’intima passione per le frange e lo stile che trasmettono. Infatti, ho un tatuaggio che ne richiama le forme.
OSSERVAZIONI TECNICHE…

La mia borsa V73 è ben strutturata e leggera: sono curiosa di utilizzarla per scoprire se può adattarsi ai miei standard, nonostante le sue dimensioni.

All’interno, possiede due tasche utili…ma lo spazio limitato non potrà comprendere il mio portafogli. Dovrò usarne un altro.

Girando la borsa tra le mani, mi soffermo sulle cuciture e sulla tintura: niente da dire. Entrambi gli aspetti sono stati eseguiti con efficienza e senza evidenti errori.

La borsa non presenta grossi difetti tecnici, o di approssimazione! Anche le rifiniture appaiono molto curate: non vedo fili volanti, o punti di cucitura sproporzionati. Nel complesso, la mia borsa ha proprio l’aria di una borsa di qualità!

Puoi trovare tutti i voti nel video della mia recensione e scoprire qual è l’unico voto negativo!

QUANTO HO PAGATO LA MIA BORSA?

QUALI SONO I VOTI CHE HO MESSO ALLA FUNZIONALITÀ E AL RAPPORTO QUALITÀ/ PREZZO?

*** GUARDA SUBITO IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLA BORSA V73 ***

SE HAI ALTRI BRAND INTERESSANTI DA CONSIGLIARMI >> SCRIVI QUI SOTTO E FACCIAMO RETE! LA MIA PASSIONE SI ALIMENTA GRAZIE AI TUOI SUGGERIMENTI!

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