Vuoi conoscere le 4 mosse vitali da fare mentre scegli il terzista al quale stai dando in mano la tua collezione, i tuoi disegni e il futuro della tua linea?

L’altro giorno sono andata a prendere mia figlia fuori scuola e mentre aspettavo il suono della campanella ho visto una scena davvero dolce.

Un bambino è corso tra le braccia della mamma, l’ha abbracciata fortissimo e lei gli ha dato un ovetto Kinder, mentre lui saltellava felicissimo.

Quando l’ha aperto però c’è rimasto malissimo, perché dentro c’era una fatina! Una fatina!

Io ero dispiaciuta, ma devo anche ammettere che 4 risate interiori me le sono fatte (“non sono sadica, ma pensavo a mia figlia quando ha trovato in un pacchetto per sbaglio il Transformer di suo cugino al posto della sua borsetta rosa che sognava“). Mi è venuto in mente quando ero piccola e ogni Natale puntualmente scartare i regali aveva quel misto di eccitazione e ansia.

Sai, i miei genitori non mi hanno mai voluto viziare, quindi di 10.000 regali che chiedevo (“mi piaceva sognare in grande già allora“) me ne arrivava uno.

Gli altri erano sempre un mistero; spesso, erano cose utilissime, ma a 10 anni chi se ne frega dell’utilità.

Non ci starai mica raccontando qualche trauma infantile che ti ha portato poi a essere la regina della borse!?!?

No, ma ho letto da qualche parte che gli esempi fanno capire meglio le cose. E questo esempio lo capirai fra poco. Di recente stavo parlando con una ragazza alla quale questo esempio sarebbe stato utilissimo. Lei studia moda e design all’università e mi sono ritrovata proprio a sentire una storia terribile sulle brutte sorprese.

Aveva trovato una macchinina nellovetto?

AHAHAH, ma no!

Stefania (così si chiama) è molto appassionata di design, moda e quello che più le interessa è la pelletteria. Mi ha parlato tantissimo dei suoi sogni, dovevi vederla!

Bassettina, con il sorriso un po’ stanco di chi fa la cameriera per pagarsi gli studi e degli splendidi occhi color cuoio (“sì lo so solo io posso fare similitudini del genere”).

Per un progetto universitario doveva presentare 4 borse. Una mini-linea, possiamo dire, doveva occuparsi di tutto, disegnarle, progettarle e farle produrre da un terzista.

Se non sai chi è e cosa fa il terzista, approfittane per leggere l’articolo che ti sei perso! Lo trovi qui!

Dicevo, Stefania era entusiasta quando le hanno dato questo compito!

“Oddio siiiii, pelletteria finalmente! Il mio campo, farò una linea spettacolare, è un’occasione unica!”

Ma a che terzista rivolgersi?

Lei non ne aveva nessuna idea. Ha chiesto qualche consiglio ai docenti (rimasti indietro di 20 anni), ha visto due foto su Google ed è corsa piena di sogni da un tizio che aveva beccato per caso, saltando di link in link.

Il risultato?

Il risultato è che si è trovata a due settimane dalla presentazione di quello che potrebbe essere il suo progetto di lancio con in mano delle borse di pessima qualità, che non rispecchiano assolutamente l’idea che le brillava nel cervello. Arrabbiata e con le lacrime agli occhi ha cercato disperata una soluzione su Internet, si è imbattuta nel mio blog.

<<Signora Auzino, guardi ogni parola mi sembrava che parlasse di me, come se fosse stata a spiarmi dall’angolo mentre andavo dal signor Tizio Caio>>

“Cara, se mi dai ancora del lei o mi chiami signora non ti aiuto manco morta. Scherzo, ma Ornella va benissimo.”

<<Mi scusiiii…>>

Del TU, ti prego…

A quel punto ci siamo fatte una bella risata e lei si è sfogata raccontandomi tutto. Insieme abbiamo risolto la situazione in emergenza all’ultimo secondo e, sono felice di dirlo, ha preso un ottimo voto. Ma per quanto io sia stata orgogliosissima del mio lavoro e di aver realizzato i sogni di Stefania, non ti sto raccontando questa storia per vantarmi.

Mi era già successo di sentire storie di terzisti deludenti e inaffidabili. Ma vedere i sogni infranti negli occhi di una ragazza di 21 anni è tutta un’altra cosa.

Tornando, quindi, al punto di partenza, molti mi dicono che finché non provi come lavora qualcuno non puoi saperlo effettivamente, quindi, le brutte sorprese sono parte del mestiere.

Sì.. ma un conto è trovare una fatina al posto di un mostriciattolo; un conto è vedere rovinata la propria collezione, i propri sogni e progetti.

A quel punto mi sono chiesta:

“Veramente non esiste nessun modo per sapere PRIMA come lavora qualcuno?”

“È davvero sempre necessario, “provare per credere”?”

La risposta è comparsa nella mia testa in un attimo!

La risposta è NO!

Una soluzione c’è e sto per svelartela!

Infatti ho deciso di svelarti le 3 semplici mosse per sapere se hai contattato il terzista giusto, così:

  • Potrai smettere di avere brutte sorprese alla consegna, anche se pensavi di dover aspettare l’apertura della confezione per conoscere le tue sorti;
  • Non vivrai più con l’ansia di dover rifare tutto da capo ogni volta, anche se avevi già messo in conto degli errori di percorso;
  • Non ti dovrai più angosciare sui lavori, ma saprai sempre di aver affidato la tua creatività nelle mani di un esperto efficiente.

Eh dai Orny, dimmi!

Ok, prendi appunti!

PRIMO: VAI A GUARDARE I SUOI CANALI SOCIAL!

Ma sei impazzita? Mica ho 16 anni, che sto su Fb tutto il giorno a guardare foto!

I social, spesso, vengono usati non nel modo corretto, ma, in realtà, ti possono dire tantissimo.

Vai su LinkedIn, guarda il suo profilo, vedi come interagisce, cosa dice di lui la gente.

Spulcia Facebook, i commenti e il modo in cui risponde.

Ricordati: essere bravi non vuol dire essere affidabili

Per te sono importanti entrambe le cose!

Ora sto per dirti qualcosa di ancora più strano..

SECONDO: NON BASARTI SULLE FOTO! MAI!

 

 

“No vabbè Orny, ho capito i social, ma questo è troppo. Se non guardo le foto cosa faccio scusa?

Non è che sono COMPLETAMENTE inutili, ma, devi metterti in testa che non puoi basarti su quelle.

Le foto non rispecchiano la realtà, parliamoci chiaro: quante “ragazze stragnocche” vedi su Facebook che conosci nella realtà e sono tutto tranne che belle? Io tante!

Non puoi basarti su delle immagini che possono essere state ritoccate 100.000 volte, per scegliere a chi affidare il tuo progetto.

 

TERZO: NON FIDARTI DI CHI TI FA UN PREVENTIVO, GUARDANDO UN SEMPLICE DISEGNO!

Vabbè ma devo sapere che cifra spenderò!

Un conto è che ti venga comunicato un valore approssimativo, una cifra intorno alla quale si starà. Un altro è che ti dicano quanto spenderai con tanto di preventivo dettagliato, basandosi SOLO sui tuoi disegni.

Un terzista competente, un esperto, sa che ogni lavoro ha le sue particolarità, le sue caratteristiche e NON SI PUO’ fare un prezzo a priori.

Questo è quello che fa chi ne sa di questo mestiere!

 

Un terzista vero, uno che ama questo lavoro e che lo fa con tutta le dedizione del mondo, fa soprattutto una cosa: LUI CHIEDE!

Si, hai capito bene.

Fa domande, non si limita a guardare i tuoi disegni, vuole sapere che target hai, quali sono i canali di vendita, come hai intenzione di presentare il prodotto.

 

Questo perché vuole creare un prodotto che sia in linea con i tuoi desideri e le tue esigenze, non una cosa brutta lì tanto per..

Dopo aver fatto attenzione alle cose che ti ho appena detto, sto per svelarti un altro segreto. L’ultima mossa strategica con la quale avrai la certezza definitiva di aver scelto il terzista perfetto per te:

Fagli sviluppare un prototipo

Non dagli in mano il tuo progetto a occhi chiusi!

Anche se pieno di entusiasmo, anche se ti sembra la persona migliore del mondo e ha superato le prime TRE prove.

Tu lo sai che non stiamo parlando solo di borse, ma dei tuoi sogni che si concretizzano, della tua creatività incarnata in un oggetto. Dagli la giusta importanza e prenditi il giusto tempo per scegliere. Se hai dubbi, se vuoi chiarimenti ulteriori non esitare a commentare, ti risponderò personalmente.

E non perderti i video in cui parlo di questo e molti altri argomenti fondamentali agli appassionati del settore!

 

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