MATT & NAT, UNO ZAINO VEGAN: QUALI SONO I PUNTI CRITICI?

Oggi ti parlo di un brand vegan. Un marchio nato in Canada agli inizi degli anni ’90, quando si cominciava ad esplorare una nuova terra, quella eco-sostenibile.

Sì, perchè già si sentivano molti dati sui disastri ambientali e sui danni imminenti che l’industria avrebbe arrecato al pianeta. Per cui, un giovane studente di marketing della Concordia University a Montreal, pensò di creare un marchio vegan, la cui produzione potesse essere fatta con materiale riciclato e di provenienza non-animale.

L’intuzione di Inder Bedi, patròn di Matt & Nat, arrivò soprattutto perché notò la scarsissima presenza, in quegli anni, di brand sostenibili sul mercato.

A differenza di allora, oggi,  la tendenza eco-sostenbiile è sempre più in crescita e nascono,costantemente, nuovi concept e nuovi materiali per la creazione di accessori, abbigliamento, arredo per la casa e via dicendo.

IL CAOS DELLA SOSTENIBILITÁ: COME CI COMPORTIAMO?

Chi ama la pelle e la pelletteria, spesso, può essere “restio” di fronte agli accessori green…poiché, normalmente, il materiale adoperato è il pvc (plastica) o i suoi derivati: il risultato finale sarà, essenzialmente, differente, sia nella percezione che nella durata nel tempo. Ma non è sempre così.

Esistono, infatti, nuove produzioni che riescono ad ottenere risultati sorprendenti, anche se il materiale usato non è pelle.

Negli ultimi tempi, lascio sempre aperta la porta circa le nuove scoperte: cerco di non coltivare i pregiudizi di settore, ma, al contrario, di approfondire le alternative ed analizzare le sostanziali differenze. Se ami le borse come me, allora non limiti il loro universo, ma lo vivi fino in fondo.

In molti ritengono che i materiali adoperati dai marchi vegan (o cruelty free), possano essere un danno per l’ambiente più che un supporto: se da un lato, infatti, sostengono la causa animalista, dall’altro  i materiali adoperati (plastica e derivati) risultano, spesso, deleteri perché difficili da smaltire.

Ed è per queste ragioni che QUANDO SCEGLI UNA BORSA VEGAN, devi informarti bene su quali materiali vengono adoperati, comprese colle e tinture, le quali, se scadenti, possono risultare molto chimiche e inquinanti.

PERTANTO, FACCIAMO ATTENZIONE A COSA COMPRIAMO! SOPRATTUTTO QUANDO LA NOSTRA SCELTA È ETICA.

Nei miei “viaggi” tra i brand, ho trovato marchi di nicchia, eco-frindely, che usano materiali al 100% naturali, come la canapa e il cotone, fino alla frutta essiccata.

Vegan NON È sempre “sostenibile”! E informarsi è l’arma principale che possediamo per la difesa dei nostri valori personali.

MEET & NAT USA MATERIALE RICICLATO!

Appena dopo la laurea, Inder decide di dare vita al suo brand, partendo proprio dal riciclo: i materiali usati, infatti, erano principalmente carta riciclata e bottiglie di plastica destinate alla pattumiera.

I design innovativi delle borse, assieme alla filosofia green, fanno in modo che il brand viene rapidamente conosciuto e amato, fino ad essere indossato dalle star di Hollywood, come Natalie Portman e Paul McCartney.

Il brand del giovane canadese è ben strutturato e carico di una forte identità: due componenti che, a distanza di anni, lo rendono ancora molto forte nel mercato green.

Infatti, ho acquistato il mio zaino Matt & Nat su uno dei portali on-line più famosi e forniti, circa lo shopping dei prodotti sostenibili, dall’abbigliamento agli accessori.

Un portale suggerito da Una di Voi! Ringrazio la mia amica per questo, perché è merito della Rete che stiamo costruendo se riusciamo a scoprire sempre nuovi scenari e audaci segreti sul mondo delle borse!

E non parlo solo di stile ed estetica: il lavoro di gruppo ci aiuta ad approfondire molti aspetti, talvolta tralasciati dal fashion system… proprio come i materiali, la produzione e la filosofia che c’è dietro ad un marchio, che sia glamour o di nicchia.

ECCO IL MIO ZAINO MATT & NAT

MATT & NAT

Come ti ho anciticipato, ho comprato il mio Zaino Matt & Nat on line; non uso molto gli zaini, ma anche per questo motivo ho  scelto di comprarlo!

A dire il vero, dopo l’esperienza Kate Spade, non riesco a trovare uno zaino altrettanto bello e comodo (VEDI LA RECENSIONE ALLO ZAINO KATE SPADE!)

Beh, in futuro vedremo come risulterà  Matt & Nat, dopo l’utilizzo.

Spacchetto” il mio zaino e noto subito che… Non Puzza! Ha, pressappoco, l’odore delle scarpe di ginnastica nuove; il tessuto interno è al 100% fatto con la plastica delle bottiglie riciclate: come abbiamo visto in precendenza, questo è must dell’azienda, fin dalla sua nascita.

Non vi è tintura, poichè lo zaino è completamente “rimboccato” e lo spazio interno sembra abbastanza capiente! Col tempo, vedremo se è anche resistente.

Spesso, si pensa che i prodotti di pelle durino più a lungo, ma, a mio avviso, la resistenza dipende molto dalla lavorazione. Ad esempio, la mia borsa vegan Melie Bianco ha fatto una buona riuscita (VEDI SUBITO LA RECENSIONE ALLA BORSA MELIE BIANCO).

Nota positiva: lo zaino non mi sembra affatto pesante tra le mani.

I PUNTI CRITICI!

  •  Guardando qui e lì lo zaino che ho in mano, noto quasi subito, uno strambo “accumulo” di cuciture sul triangolo che collega le tracolle dello zaino. Senza dubbio, non è molto bello da vedere, e, soprattutto ci dice che le rifiniture sono un tantino approssimative.

MATT & NAT

 

  •  Un ulteriore punto critico è dato da una macchia di colla in superficie, sulla facciata dello zaino: un vero e proprio “pallino” percepibile al tatto.
  • Andando avanti, c’è un po’ di traffico nel manico, semi-citando Lingabue in una delle sue canzoni! Cioè, ci sono punti di cucitura confusi sul manico. In sostanza, lo zaino presenta problemi nelle rifiniture.

GUARDA SUBITO LA RECENSIONE ALLO ZAINO MATT & NAT E SCOPRI TUTTI I DETTAGLI!

DOVE È STATA PRODOTTA?

Sappiamo che il brand nasce nel 1995 a Montreal, e che i disegni e i progetti sono creati tutti in Canada, ancora oggi. Ma dove vengono prodotte le borse e gli zaini Matt & Nat?

Cerco all’interno dello zaino l’etichetta di provenienza e, dopo un po’, la trovo: Made in China!

Nonostante sono una fan entusiasta del Made in Casa, non ho nulla in contrario alla produzione offshore…soprattutto quando il Brand informa il pubblico e non è reticente su quest’argomento.

L’aspetto fondamentale della produzione riguarda il controllo e la supervisione (soprattutto per un marchio vegan), ovunque essa sia ubicata.

IL MIO ZAINO MATT & NAT È PROMOSSO?

Senza particolari entusiasmi, promuovo il mio zaino!

I difetti maggiori riguardano le rifiniture, ossia la cura dei dettagli (quasi assente), e probabilmente, un controllo qualità poco efficiente.

Tuttavia, si tratta di un brand che si impegna, sia nella ricerca dei materiali, che nel design degli accessori: è un brand di tendenza!

… E, soprattutto, è nettamente migliore di tutti i marchi-fantasma proposti dal mercato della contraffazione, che fornisce solo prodotti scadenti e introiti alla criminalità.

IL BELLO DELLE BORSE ORIGINALI È CHE PUOI ESIBIRLE! COMPRA SEMPRE ORIGINALE.

QUANTO HO PAGATO IL MIO ZAINO MATT & NAT?

QUALI VOTI HO MESSO ALLE CUCITURE E AL RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO?

GUARDA IL VIDEO E SCOPRI TUTTI I DETTAGLI IMPORTANTI NELLA MIA RECENSIONE!

MATT & NAT

SE ANCHE TU HAI AVUTO UN’ESPERIENZA MATT & NAT, OPPURE SE HAI UN ALTRO BRAND DA SUGGERIRMI >> SCRIVI QUI SOTTO!

SE AMI IL MONDO DELLE BORSE E VUOI CONOSCERE TUTTO SUL MADE IN ITALY >> LEGGI LA MIA STORIA, QUELLA DI UNA DONNA COME TE… CHE TRA SACRIFICI E RIMPIANTI, STA CAMMINANDO VERSO IL SUO SOGNO!

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