Donne che creano borse per riemergere dal buio delle violenze: LA-B

Una cosa in cui credo fermamente è la solidarietà femminile.

Per noi donne, fare squadra è importante, se non fondamentale, visti tutti gli ostacoli che la vita ci mette davanti.

Per questo sono felicissima del brand di cui voglio parlare oggi.

Intanto, se non mi conosci, mi presento: sono Ornella Auzino, sono napoletana e sono un’imprenditrice della pelletteria made in Italy, mi occupo di produzione conto terzi di borse in pelle originali.

Sui miei canali social faccio informazione su questo mondo e parlo dei retroscena della produzione, oltre che combattere fermamente contro la contraffazione, una pratica illegale e dannosissima.

In questo articolo, invece, voglio parlarti di una pratica bellissima e di un progetto davvero speciale collegato al brand della borsa che ho acquistato, La.b – l’altra pelle

Una delle cose su cui insisto di più da quando ho iniziato la mia missione di sensibilizzazione all’acquisto, è di scegliere i brand non solo per l’estetica dei loro prodotti, ma anche per l’idea che c’è dietro, per la loro storia e le loro scelte etiche

La.b è un brand che si occupa dal 2019 di reinserire nel mondo del lavoro le donne vittime di violenza di genere. Si definisce laboratorio di pelletteria artigianale femminile e trovo che sia una presentazione bellissima, non sei d’accordo amica?

Io, nella vita, sono stata fortunata nell’aver sempre trovato uomini sufficientemente equilibrati e per aver, alla fine, sposato un uomo fantastico. Ma, purtroppo, in tante, tantissime, non hanno avuto questa mia stessa fortuna. Anche io, in realtà, nel mio piccolo ho avuto la mia disavventura. 

Quando avevo 15 anni, ho avuto un’esperienza tosta con il mio ragazzo di allora. Sai, amica, quando ero adolescente io tante cose non si sapevano come adesso. All’inizio non avevo capito che dietro al fatto che lui non voleva che io uscissi da sola, che mi vestissi in un certo modo, c’era una dinamica che non andava bene. Anzi, non ti nego che ero quasi contenta, mi sembrava una forma di interesse nei miei confronti. Dopo circa un anno, un anno e mezzo, però, lui è diventato sempre più pressante. I miei genitori non approvavano affatto questo fidanzatino che sembrava essere fin troppo interessato alla nostra situazione economica benestante, e alla fine io, complici anche i suoi atteggiamenti eccessivi, decido di chiudere la nostra storia. 

Beh, lui non l’ha accettato. Abbiamo vissuto mesi in cui potevo uscire solo accompagnata perché lui spuntava da ogni dove. E a quel tempo era anche complicato denunciarlo per un comportamento simile, non ci sono tutti i protocolli che invece ci sono ora. Così, ho passato alcuni mesi dei miei sedici anni terrorizzata di camminare per strada perché questo tizio mi si presentava davanti a ogni occasione. Alla fine, anche grazie all’intercessione di alcune persone, il ragazzo ha smesso. Io, però, ho dovuto andare da mia zia per 3 mesi per allontanarmi da una situazione che mi stava facendo stare male. 

Io però, ti ripeto, sono stata fortunata, perché i miei genitori hanno saputo cogliere che c’era un problema che poteva diventare molto grave, sia perché avevano i mezzi economici per permettermi di stare tranquilla lontano da lui. 

Tantissime donne, però, questa situazione non ce l’hanno.

Sono costrette a vivere per anni sotto minacce, percosse, violenze verbali per tante motivazioni, tra le quali una delle più frequenti è la mancata indipendenza economica.

Anzi, spesso viene utilizzata proprio come arma contro di loro, per tenerle ancora più sotto scacco e incastrate in un rapporto che fa loro molto male.

Così, quando ho scoperto La.b e tutto il progetto che c’è dietro, ero davvero entusiasta di sostenerli.

Vedi poi la casualità, La.b è riuscito anche a soddisfare una delle mie passioni più recenti, cioè la pelle di bufalo

Essendo il loro laboratorio localizzato nell’agro pontino, precisamente a Latina, quello che hanno deciso di fare è stato coniugare la loro missione a sostegno delle donne con le tipicità del territorio. 

La.b ci tiene a precisare che tra la pelle di bufalo, segnata dalla vita in allevamento, e quella delle donne vittime di violenza c’è questa analogia di tracce lasciate da quella che è stata una parte della loro vita. “Il recupero creativo delle imperfezioni della pelle dell’animale è anche un lavoro su se stesse”, dicono, e non ti nego amica che io un po’ mi sono emozionata. 

L’altra pelle è quindi sia quella del bufalo, ma anche la nuova pelle che queste donne andranno a vestire dopo anni difficili. 

La.b organizza veri e propri corsi di formazione da 40 ore per diventare artigiani. Non solo il saper fare, quindi, ma una vera trasmissione di know-how e sapienza dell’artigianato.

Ma andiamo a vedere insieme che borsa ho acquistato.

Il modello si chiama Emme midi e l’ho pagata 270 euro + 15 di spedizione.

Appena aperto il pacco, ho trovato all’interno una pochette omaggio corredata di bigliettino scritto a mano. Carinissima l’idea e la scritta Good Feelings che c’è sopra, io poi amo le pochette per cui sono stata felicissima del pensiero.

Gli involucri in cui sono arrivate sia borsa che pochette sono tutti in carta, nessuna traccia di plastica, evviva!

La pelle della mia La.b è morbidissima e leggerissima. Ha due manici nella parte superiore che possono essere utilizzati per portarla sotto al braccio. In alternativa, la borsa si ripiega e ha una tracolla removibile e regolabile per indossarla sulla spalla con uno spallaccio integrato che la rende molto comoda da trasportare quando è particolarmente piena. 

La La.b ha una lampo in testa e all’interno è foderata con un tessuto in tinta. 

Sul lato posteriore c’è un taschino su cui è applicata un’etichetta con il logo del brand, mentre dall’altro lato è completamente vuota. 

Le cuciture sono tecnicamente molto ben eseguite, la tintura è quasi tono su tono. C’è qualche piccolissimo difetto di bruciatura nello spallaccio, ma niente di irrimediabile. 

Nella video recensione ho anche coniato una nuova massima a proposito di questo: L’imperfezione è parte della perfezione. Sei d’accordo anche tu, amica?

E così, siamo arrivate all’effetto Wow. Tenuto conto di tutti i dettagli, compresi quelli dell’imballaggio, il mio voto è 5/5.

Prima di salutarti, voglio ribadire di nuovo che bisogna dire NO in ogni modo alla violenza di genere, contro chiunque sia rivolta. 

Se conosci qualcuno che ha bisogno di aiuto, stagli vicino, non voltarti dall’altra parte. Non sai quanto può essere fondamentale in certi casi il semplice esserci.

Se sei curiosa di vedere la mia La.b in video, compreso il suo spacchettamento, trovi la recensione completa della Emme midi sul mio canale YouTube.

Se invece hai una borsa da suggerirmi per le prossime recensioni, fammelo sapere!

Grazie del tempo che mi hai dedicato!

A prestissimo!

Ornella

 

  

 

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