Borsa La Milanesa: moda e solidarietà. La recensione
Borsa La Milanesa, il mio nuovo acquisto Made in Italy.
Oggi faremo un viaggio in un’impresa particolare, quella di Cinzia Macchi, ideatrice e fondatrice del marchio La Milanesa, un concept che mette assieme moda, creatività e supporto umanitario.
Tra pochissimo vedremo come!
Da molto tempo volevo acquistare una borsa La Milanesa e l’ho fatto quando ho trovato in saldi il modello che mi piaceva.
In fondo, il periodo dei saldi è un’ottima occasione per “arrivare” agli accessori che, normalmente, sono fuori dalla nostra portata, non trovi?
Ma prima di entrare nel pieno della mia nuova borsa, è importante ricordarti dove siamo.
Io sono Ornella Auzino e mi occupo di produzione conto terzi, realizzando borse in pelle nel cuore della manifattura napoletana.
Ma oltre ad essere il mio lavoro, le borse sono la mia “mania”.
La mia collezione ne conta ormai più di trecento e potrai trovare tutte le recensioni in questo blog.
Informazione importantissima: nessuno mi paga per recensire borse.
Perché questo non è uno spazio pubblicitario, né mi propongo come fashion influencer.
Il mio blog è uno spazio indipendente, creato per portare una nuova voce nel mondo della moda e della produzione.
Ma soprattutto un nuovo punto di vista sull’atroce tema della contraffazione, uno dei mercati più dannosi del mondo.
Combatto da tempo il mercato del falso e lo faccio tramite l’informazione libera dei miei canali digitali.
Sai che la contraffazione è gestita dalla criminalità organizzata?
Sai che la produzione del falso è un’attività illegale che non segue le normative ambientali e incrementa il lavoro a nero sottopagato?
Esistono moltissimi brand minori, o marchi emergenti, che offrono la possibilità di acquistare borse davvero magnifiche. E te li racconto su questo blog.
Pertanto, l’arma della mia lotta alla contraffazione è parlarti delle alternative di valore.
Comprare una borsa originale significa sostenere le aziende e gli artigiani onesti. Quelli che investono nei loro sogni e si nutrono dei piccoli traguardi.
Facciamo la scelta giusta!
Sei pronta ora per conoscere il nuovo brand che ho scoperto?
Ecco chi è Cinzia Macchi e come nasce La Milanesa Bag.
Borsa La Milanesa: riciclo e umanità
Come si unisce la moda all’aiuto verso il prossimo?
Quali possono essere i punti di contatto?
Ce lo racconta bene il brand milanese di Cinzia, che è riuscita a coniugare il suo amore per lo stile alla sua attitudine umanitaria.
La Milanesa nasce nel 2018, quando Cinzia Macchi prende in mano la sua vita e sceglie di portarla verso la realizzazione di un piccolo sogno: dare una nuova dimensione ai tessuti in disuso attraverso la creazione di borse.
La lana, il bambù, il cotone, il gomau e altri materiali saranno i protagonisti di un riciclo creativo che darà centralità alle donne, con i loro desideri e le scelte che le ri-mettono in gioco.
Ma il marchio andrà oltre lo stile, per arrivare realmente alle donne, aiutandole nel concreto.
Cinzia, infatti, si rende conto che i diversi tessuti utilizzati possono essere lavorati in modo impeccabile dalle signore abili nel lavoro manuale, come l’uncinetto.
“Le ho cercate e trovate in particolare nelle Rsa e ho scoperto che i lavori manuali, come l’uncinetto o la maglia, non solo aiutano chi ha già qualche difficoltà mentale legata all’invecchiamento, ma rallentano alcuni processi degenerativi“ spiega Cinzia in un’intervista del Sole24Ore.
Al di là del lavoro artigianale affidato alle donne anziane, i progetti solidali del marchio milanese sono moltissimi.
La collaborazione con la San Donato Fondation, per esempio, si è concentrata sulla vendita di uno charm a forma di scarpe da bebè, il cui ricavato è stato donato per la lotta contro il covid.
Il sodalizio con la onlus Fare x Bene, invece, prevede di supportare le donne vittime di violenza o in situazioni difficili; ne è un esempio la campagna a favore di Valentina Pitzalis, vittima dell’aggressione da parte del marito, che le diede fuoco perché non accettava la separazione.
Il ricavato della vendita di uno charm a forma di ciuccio è stato donato per sostenere Valentina nelle spese legali, poiché è stata accusata in seguito dell’omicidio del marito, avvolto dalle stesse fiamme che aveva appiccato.
Anche il lavoro con The Children For Peace ha previsto il sostegno dell’associazione, occupata nel supporto dei bambini sieropositivi nelle aree più povere del mondo.
Ma uno dei progetti più strutturati che La Milanesa sta portando avanti è Fabbricatrici di Sogni, un’iniziativa di inserimento femminile che si propone di creare corsi e laboratori sartoriali per donne che vivono ai margini, perché vittime di violenza o in gravi difficoltà socio-economiche.
L’attività, come informa il portale Sustainable Mag, è stata finanziata da Intesa San Paolo, dalla Fondazione Caritas Ambrosiana Onlus e dalla Fondazione S.Carlo Onlus.
Le borse e gli accessori realizzati dalle artigiane dei laboratori sono venduti con il marchio solidale Fabbricatrici di Sogni presso tutti i negozi fisici e virtuali de La Milanesa Bag.
In sostanza, Cinzia Macchi ha unito due dimensioni della nostra realtà: quella aziendale e quella umanitaria.
Anziché fondare una Onlus, ha creato un brand, tramite il quale può ricavare le risorse necessarie per portare avanti i suoi sogni.
Tutto questo mi piace!
Chi mi conosce sa bene quanto io ami la manifattura italiana, la scuola del Made in Italy e la spinta creativa che sa renderla speciale.
In questo caso, oltre a tutto questo, troviamo un elemento ancor più prezioso, che è il valore della comunità e la difesa della sua parte più fragile.
In tante mi hanno suggerito di “provare” la borsa La Milanesa ed ero molto incuriosita dalle vetrine dello shop, super colorate e piuttosto eclettiche.
Finalmente l’ho acquistata!
Ecco la mia recensione alla borsa.
Borsa La Milanesa: dettagli, test di utilizzo e voti
Ho comprato la mia borsa La Milanesa direttamente sul sito ufficiale.
Ho scelto il modello Salomè, colore verde, in lana, con manici in bambou, tracolla in gomau e fodera in tessuto.
Il prezzo pieno era di 390,00 euro, ma grazie ai saldi l’ho pagata 199,00 euro, più 15,00 euro di spedizione.
Un affare!
Aspettare il momento degli sconti è una buona strategia per acquistare borse di qualità ad un prezzo accessibile…
Inoltre, esplorare il web, raccogliere i consigli delle amiche e leggere le recensioni possono essere utilissimi strumenti, in questi periodi, per scoprire marchi nuovi a prezzi convenienti.
La borsa La Milanesa mi è arrivata in una scatola molto carina, con la sua dustbag.
Vediamo tutti i dettagli:
- La forma della borsa mi piace molto: il design mi ricorda quello di uno zaino, dal momento che tende ad allungarsi.
- Tatto e olfatto sono appagati! Mi piace molto il contatto con la lana ed emergono tutti i profumi dei tessuti.
- La mia borsa ha diversi scomparti e questo è molto funzionale: quello centrale, chiuso con cerniera lampo, è lo “spazio” principale; seguono due scomparti laterali.
- La borsa possiede manico e tracolla: il primo è in bambou, mentre la tracolla è fatta in gomau, un materiale che non conoscevo. Molto particolari queste scelte. Mi piacciono!
- La tracolla è rimovibile e regolabile, quindi abbastanza comoda; ma si aggancia accanto alle estremità del manico, una scelta che non preferisco: quando i due ganci della tracolla sono molto vicini tra loro, non si ha molta libertà di movimento quando si “maneggia” la borsa. A mio avviso, è una scelta poco funzionale.
- All’interno trovo un tessuto che richiama il verde della borsa e mi piace molto. Lo scomparto principale, chiuso con una zip in oro chiaro, contiene una tasca con lampo sul lato posteriore e due taschini aperti su quello anteriore. Mentre i due scomparti laterali sono lasciati vuoti.
- Le cuciture non sono molto in vista, ma quelle che vedo sono ben fatte.
- Per le rifiniture: noto alcuni fili volanti qui e lì, ma è sicuramente una traccia del lavoro artigianale.
Mi piace l’idea di partire dai tessuti, rivitalizzandoli per creare nuovi accessori: senza dubbio, è una scelta vincente nella prospettiva della sostenibilità.
Sotto quest’aspetto, la borsa La Milanesa mi ricorda un’altra borsa che ho recensito: la borsa Scandolera. Hai già letto la recensione?
Prima del test di utilizzo e dei miei voti finali alla borsa La Milanesa, ecco il voto della first impression:
First Impression | 4 |
Questa volta, posso dire che c’è stato l’effetto Wow!
La borsa mi piace ed è veramente singolare. Vediamo come mi sono trovata!
Test di Utilizzo
Ad essere pienamente sincera, ero un po’ restia ad utilizzare la mia nuova borsa.
O forse, ero indecisa su “come” utilizzarla.
Sì, perché normalmente adoro usare la tracolla, più che portare le borse a mano; ma in questo caso specifico, in cui la forma è allungata e il bambou del manico piuttosto rigido, la scelta è stata differente.
Ho portato la borsa a mano, avvalendomi della sua struttura “importante”.
Cosa ci ho messo dentro?
Pochette porta trucco
Pochette
Smartphone
Portafogli
Crema per le mani
Cuffie
Fazzoletti
Chiavi di casa
La borsa è molto capiente e questo è un punto a suo favore; ma bisogna fare attenzione, perché riempiendola troppo può risultare pesante, se si sceglie di portarla a mano.
Tuttavia, in poco tempo tutte le mie perplessità sono sparite e ho trovato la mia borsa un accessorio davvero originale!
I colori e i materiali sono gradevoli e vivaci, il design è ben pensato e il lavoro manuale emerge in tutta la sua naturalezza. Mi piace molto!
La mia borsa La Milanesa è promossa?
Sì, senza alcun dubbio!
Voti (0/5)
Cuciture | 4 |
Tintura | assente |
Rifiniture | 4 1/2 |
Rapporto qualità/prezzo | 4 1/2 |
Utilità | 4 1/2 |
Guarda subito il video della mia recensione alla borsa La Milanesa!
Hai un’altra borsa da suggerirmi? Scrivi qui sotto!
Vuoi sapere tutto quello che c’è dietro ai prodotti fake?
#fakenograzie
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
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