COME CREARE UN BRAND? CE LO SPIEGA CORRADO MANENTI
Vuoi creare un brand e non sai da dove partire?
Ti capisco.
Le immagini che ci scorrono veloci davanti agli occhi e la vivacità dei social che ci fa viaggiare in vari mondi, ci suggeriscono che è semplice scendere in campo.
Che il tuo sogno è dietro l’angolo; basta fare qualche passo.
Ma nessuno ti dice che quei pochi passi dovranno essere quelli giusti, se non vuoi ritrovarti immerso nel caos, con il tuo sogno in mano. E le tasche vuote.
Tutto quello che viene prima della nascita del tuo brand è più importante del brand stesso.
Cosa significa?
Ho intervistato, a tal proposito, Corrado Manenti, esperto di brand design e consulente di marketing e strategia della moda.
Corrado potrà aiutarci a capire meglio cosa fare per dare vita ad un brand strutturato e vincente; quello che riesce a parlare alle persone, conquistandole.
“il brand non è un logo” – ossia non basta che un grafico abbia realizzato un logo perché il nostro marchio esista.
Dietro ogni brand, esiste un progetto studiato e ponderato.
Esistono anni di ricerca e riflessione.
Esistono persone che lavorano duramente.
Ma soprattutto, esiste un sistema di valori pronto a centrare il cuore del tuo pubblico.
Non è facile, al contrario di quello che pensano in molti.
Per questa ragione, molti marchi hanno una vita piuttosto breve.
Manenti mi ha spiegato quanto valgono tutti i passi invisibili, quelli che vengono prima della vendita stessa. Quelli che nessun pubblico vede o conosce.
Lui stesso è la mano invisibile dietro il successo dei marchi che chiedono la sua consulenza.
Corrado Manenti ha 32 anni, ma lavora in questo settore da circa 10 anni.
Ha creato il primo Ufficio Stile per giovani designer, il Bad (Be a designer), che supporta il lavoro di chi si cimenta nel mondo della moda e punta a creare un marchio; è l’ideatore di My Scarf in a Box, un brand di moda che propone sciarpe di alta qualità; autore del libro “Anche tu vuoi fare lo stilista?”; oltre che consulente di marketing e comunicazione per diversi brand di moda. E non solo.
È conoscitore della filiera tessile e dei processi produttivi legati ai comparti della moda.
Come è arrivato a ideare una consulenza a tutto tondo circa un settore così complesso e variegato?
L’INCONTRO CON LA NEURO-ESTETICA…
Il giovane di Gallarate, a soli 20 anni, entrò a far parte dell’azienda di famiglia, una società che si occupa di prodotti chimici per la filiera tessile; Corrado passava la maggior parte del suo tempo in laboratorio, imparando a lavorare con le stampe. Ben presto diventerà stampatore.
Ma col passare del tempo, sentiva che quel lavoro “gli stava stretto”; sognava di fare altro ed esplorare nuovi scenari.
Così si iscrisse alla facoltà di psicologia, per poi continuare con la psicologia clinica.
Dall’animo piuttosto curioso, restava affascinato soprattutto dagli studi che riguardavano le persone e le loro percezioni, sia degli oggetti che dei messaggi.
Il percorso accademico lo portò ad un incontro importante, quello con la neuro-estetica, una materia che studia la fruizione dell’arte (e dell’estetica) con un approccio neuro-scientifico.
Queste saranno le conoscenze che sosterranno il lavoro di Corrado quando, poco dopo, sceglierà di dedicarsi al settore aziendale e allo sviluppo del marketing del prodotto, attingendo proprio da quelle nozioni di psicologia e neuro-estetica.
In sostanza, la presentazione di un prodotto, la sua posizione nella vetrina, i suoi colori e la sua forma… Quanto contano all’interno della strategia aziendale?
Moltissimo. E Corrado Manenti ci spiega il perché.
QUALI SONO I PRIMI PASSI PER CREARE IL TUO BRAND?
Il primo passo per la nascita di un brand è, inevitabilmente, l’idea.
Senza un’idea concreta, non può esistere alcuna vendita.
Per cui, ci sono alcuni punti su cui soffermarsi per “chiarire” l’idea di partenza.
- UN PRODOTTO COMUNICABILE. Ciò che consiglia Manenti è pensare a “qualcosa di facilmente comunicabile”; anche un prodotto solo (e non tanti!) ma ideato perfettamente. Senza lasciare spazi vuoti. Quindi, un prodotto che puoi raccontare, trasmettendo facilmente i punti di forza e il valore aggiunto (perché sceglierlo tra tanti?).
- UN PRODOTTO ASPIRAZIONALE. Un prodotto aspirazionale è oggetto del desiderio. Per cui non si tratta di un prodotto legato alla necessità quotidiana: non è qualcosa che ci serve, ma qualcosa che vogliamo! Desiderare un prodotto significa essere pronti a pagare di più per averlo; perché magari quel pantalone dice qualcosa su di noi e sul nostro mondo; perché quella borsa è esclusiva, come lo è il nostro gruppo di amici; e così via.
- UN PUBBLICO DEFINITO. Poi, dobbiamo definire il nostro target, cioè il pubblico di riferimento. Senza dubbio, una borsa di pelle Made in Italy, con accessori di qualità, manifattura artigianale e un packaging brandizzato, non avrà un costo basso. Per cui, in base al nostro prodotto, dobbiamo creare un potenziale pubblico a cui parlare. La definizione del pubblico è oltremodo fondamentale perché il linguaggio che useremo per comunicare sarà il linguaggio del nostro target; per cui, parole comprensibili e nelle quali si possa rivedere. Non è sempre facile evidenziare la tua fetta di clienti, perché entrano in gioco molto fattori, quali l’età anagrafica, il reddito, il livello culturale e via dicendo. Anche per motivi come questo, infatti, è indispensabile affidarti ai professionisti del marketing.
- USCIRE DAI PREZZI DI MERCATO. Uno degli sbagli più frequenti è quello di fare un’ indagine di mercato, prima di decidere il prezzo del tuo prodotto. Veniamo da un ventennio particolare, in cui le vendite sono state spinte dalla forte scontistica e dalle offerte promozionali. I prezzi di mercato sono il prodotto di una guerra al ribasso. Per cui, assecondarli porterebbe solo il rischio di mischiarsi nella moltitudine. Il prezzo del tuo prodotto è dato da molte cose, ma soprattutto dalla sua qualità, dai materiali, dalla manodopera che c’è dietro e da tutto lo studio che sostiene il progetto.
- RACCONTARSI. Quando desideriamo qualcosa è perché desideriamo appartenere al mondo che c’è dietro. Ogni prodotto porta con sé un sistema di valori: questi devono essere necessariamente comunicati. O meglio, raccontati. Ci sono molti canali utili alla “storia”: i social, i siti web, le immagini. Tramite questi, raccontare Chi crea il prodotto e quali simboli si porta dietro. I grandi nomi della moda hanno smesso di farlo, poiché vivono nel prestigio storico dei loro marchi. Ma un brand che vuole farsi spazio sul mercato, ha il dovere di parlare al suo pubblico, senza correre il rischio di creare dissonanze cognitive, cioè mandare messaggi incoerenti sulla propria identità, generando confusione e sfiducia.
In definitiva, il processo di vendita è solo la “punta dell’iceberg” di tutto il cammino di un marchio.
Creare un brand che funzioni, significa creare prima la sua anima e poi tutto il resto: le strade facili non sono quasi mai quelle giuste.
Senza dubbio, il brand design che insegna Manenti, durante i suoi corsi e nelle sue consulenze professionali, è molto più complesso di ciò che abbiamo appena letto; questo si può definire un estratto generico di qualcosa di articolato e lungo.
Un marchio può impiegare anche sette anni primi di raccogliere i frutti del lavoro progettuale.
Per cui, se vuoi approfondire le tematiche puoi visitare il sito ufficiale di Corrado Manenti.
COME CREARE UN BRAND: LA FIGURA DEL CONSULENTE
L’incontro con Corrado Manenti è stato molto prezioso. Per diverse ragioni.
Lavoro nella produzione conto terzi da molti anni, dedicandomi alle borse di pelle Made in Italy.
Sono una terzista della moda, per cui collaboro con i marchi che hanno l’esigenza di realizzare la loro linea di borse.
La mia posizione lavorativa mi ha permesso di osservare molto da vicino il comportamento dei brand di moda: ho visto molti marchi morire, prima ancora di vendere.
Questo perché non esisteva un progetto.
Non esisteva uno studio di settore, né un messaggio da comunicare. In realtà, non esisteva neanche la comunicazione stessa, uno degli elementi più sottovalutati dagli imprenditori.
Per cui, a mio parere, la figura di un consulente esperto è il punto di partenza per la creazione di un marchio autorevole. Soprattutto, se hai intenzione di delegare la produzione ad un terzista come me.
Il successo di una produzione dipende proprio dal progetto che la precede.
Per un produttore è più semplice (e più gradevole) lavorare con un marchio che ha studiato la realtà circostante e il posizionamento del suo prodotto nel mercato.
Ogni dettaglio della produzione e della presentazione del prodotto ha il potere di cambiare le sorti del brand.
Un esempio a portata di mano, è My Scarf in a box, il brand creato da Corrado.
Sciarpe di seta – cucite a mano – fascia alta di mercato.
Con l’idea di un tombolotto che racchiude la sciarpa “abbiamo dato una dimensione ad un prodotto senza dimensione” mi dice il giovane Manenti. Inoltre, c’è il valore aggiunto dell’effetto sorpresa.
Il packaging pensato dal brand racchiude tutta la sua filosofia.
Ricercatezza, esclusività, qualità.
Il tombolotto è una sorta di scatola, adoperata normalmente per i ciondoli nel settore della gioielleria; è elegante, ha una forma piacevole e “fa vetrina”, cioè valorizza lo spazio attorno.
Inoltre, è un accessorio che si può conservare in casa, adoperandolo per riporre altri oggetti di uso quotidiano.
Per cui, My Scarf in a box è un marchio che “riempie gli ambienti”. E ritorna sotto agli occhi di chi lo ha scelto.
Mi è piaciuta molto quest’idea e tutto il progetto attorno al marchio.
GRAZIE ALLE RECENSIONI ALLE BORSE CHE COMPRO, ho esplorato molti brand e ho conosciuto molte storie imprenditoriali.
Certi marchi mi hanno totalmente conquistata; altri mi hanno avvilita.
La mancanza di informazioni sui prodotti, sulla produzione oppure sul marchio stesso mi lascia sempre un po’ perplessa. Come la mancanza di un messaggio al pubblico, oppure di una strategia di vendita.
Insomma, l’assenza totale di un progetto si traduce in una vendita asettica di prodotti messi lì, quasi a caso.
In base alla mia esperienza, al mio lavoro e agli incontri professionali che ho il piacere di avere, ti do un consiglio sincero e imparziale:
Se vuoi creare un brand di borse, oppure di altro genere, fai un passo alla volta e nella direzione giusta: rivolgiti ad un consulente esperto, prima di prendere decisioni istintive; rivolgiti ad un produttore (terzista) affidabile, prima di correre a produrre; segui il tuo sogno, prima che ti resti alle spalle.
CONTINUA A SEGUIRMI SE VUOI SCOPRIRE I RETROSCENA DELLA PRODUZIONE!
NON PERDERTI NIENTE DEI NOSTRI VIAGGI MADE IN ITALY.
GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA A CORRADO MANENTI
GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.
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