BORSA POLLINI: UN EVERGREEN MADE IN ITALY. LA MIA RECENSIONE
Oggi, ci tufferemo a pieno nella pelletteria Made in Italy, quella intramontabile; quella della Borsa Pollini.
La borsa Pollini è un’icona indiscussa del lifestyle italiano, ed è una borsa suggerita da te.
Scavare nella storia del Made in Italy mi emoziona sempre. Ogni volta di più; più esploro angoli remoti, più mi innamoro delle nostre borse e del mio lavoro.
Io mi occupo di produzione di borse in pelle conto terzi, restando fedele alla tradizione della pelletteria napoletana. Ricordo con estrema lucidità le storie che mi raccontava mia madre sulla nostra pelletteria, sui suoi artigiani e sulle fabbriche portate avanti dalle famiglie numerose.
Io sono cresciuta in fabbrica, e ancora oggi, quelle stanze sono Casa mia.
Anche la borsa Pollini nasce dalla famiglia, nel 1953, a San Mauro Pascoli, un piccolo paese situato nell’entroterra romagnolo, sebbene nel 2000 il marchio sia stato acquisito dal gruppo del lusso Aeffe, già proprietario di Moschino, Alberta Ferretti e altri brand famosi.
Ma prima di questo passaggio, Pollini aveva già scritto una delle più importanti storie della pelletteria italiana. Una storia che parte dalle calzature.
A San Mauro Pascoli la tradizione calzaturiera è secolare. Per molti anni, i lavoratori della zona erano per lo più artigiani delle scarpe. Ed è da qui che parte il cammino di Pollini, fino ad arrivare al Museum Of Fashion di New York, grazie all’esposizione della borsa Daytona, una delle borse più celebri della moda italiana.
Dopo i primi inizi dedicati alle calzature, infatti, l’azienda romagnola iniziò a creare anche le borse, sulle orme di quella pelletteria artigianale che faceva la differenza.
Sul sito ufficiale del brand ho letto che “servono almeno 135 operazioni” per produrre una calzatura di qualità.
Se in passato l’intero lavoro veniva svolto a mano, oggi queste operazioni avvengono grazie al supporto tecnologico, che permette al prodotto di essere più stabile e resistente.
Ma il lavoro manuale, all’interno della pelletteria Made in Italy è imprescindibile, anche se affiancato dai nuovi mezzi di produzione. Ed è proprio in “queste mani” che risiede tutta la nostra ricchezza.
La borsa Pollini, in questo senso, mi trasmette accuratezza e qualità, in ogni singola rifinitura. È senza dubbio un prodotto che merita tutto il suo successo.
Un successo ottenuto unificando la pelletteria artigianale ai nuovi stili e ai design più ricercati, grazie alla “partecipazione” di esperti della moda.
Ecco alcuni passaggi storici che ti faranno capire bene l’identità del brand:
- Nel 2000 l’azienda viene assorbita dal gruppo di lusso Aeffe.
- Nel 2008 viene assunto lo stilista inglese Nicholas Kirkwood alla direzione artistica della linea di calzature.
- Nel 2010 Kirkwood diventa Direttore Creativo, portando avanti un progetto di innovazione stilistica, ma conservando i valori artigianali ed i materiali pregiati.
- Nel 2015 l’azienda rinasce sotto un’altra firma, quella di Erminio Cerbone, che diventa stilista delle linee, riprendendo maggiormente le vecchie radici pellettiere e la lavorazione dei maestri conciari.
- Viene riproposta la collezione delle borse Heritage (Classic, Vernice e Embossed), molto acclamate negli anni ’70, fino a diventare un cult dell’epoca per gli appassionati degli accessori eleganti.
Siamo di fronte ad un marchio evergreen che non smette di rinnovarsi e di parlare al pubblico in tutte le lingue che conosce, senza mai dimenticare le origini, e cioè la sostanza artigianale che anima la sua pelletteria.
Tutte le incursioni che facciamo insieme nel mondo delle borse, seppur differenti, possiedono lo stesso significato ed è quello di comprendere la bellezza delle produzioni oneste, legali e rispettose della comunità.
Nessuno mi paga per “parlare” di borse nelle Mie Recensioni. Lo faccio perchè questo è il modo che conosco per boicottare la contraffazione e gli acquisti illegali.
Per questo, ti suggerisco di informarti sempre su ciò che stai acquistando e di scegliere sempre Borse Originali.
ECCO LA MIA BORSA POLLINI
Ho comprato la mia borsa direttamente sul sito ufficiale e l’ho pagata, in saldi, 250 euro.
La mia borsa Pollini è una Top Handle Bag, con tracolla, in pelle di vitello bottalata, ed è ispirata al mondo della selleria. La galvanica degli accessori (zip e borchie) è in oro bianco.
Ti dico subito che le dimensioni non sono quelle che ho percepito dalle immagini web: la borsa è più piccola di quanto pensassi!
Questo succede perché, molto spesso, le foto on-line dei siti e-commerce non mostrano la borsa indossata da una modella, un elemento che potrebbe farci intuire le dimensioni reali.
Bisogna che le aziende capiscano che “noi vogliamo capire”. Come farglielo capire?!
Una delle cose più particolari della mia borsa Pollini è il manico tubolare, e cioè costituito da un vero tubo interno, normalmente fatto con la plastica o con la corda.
Questo elemento ci può dire molto sul tipo di lavorazione della borsa, poiché non è affatto semplice creare un manico tubolare: lavorata e cucita la pelle esterna, si dovrà poi inserire il tubo, eliminando i residui di pelle che non aderiscono alla sua superficie. E, soprattutto, ci dovrà essere molta simmetria tra i due manici, che non dovranno avere differenze di alcun genere.
Per cui, posso già dire che la mia borsa Pollini è una borsa di qualità.
Vediamo, da vicino, i dettagli della borsa:
- Il colore della mia borsa Pollini mi piace molto: sotto la luce, mostra un effetto “vinaccia” che apprezzo notevolmente.
- La borsa è costituita da “pezzi” sovrapposti: questo è un tipo di lavoro molto articolato e richiede una conoscenza profonda della tecnica di lavorazione.
- La tintura non gratta e non presenta alcuna irregolarità, sia sulla tracolla che sul corpo della borsa. Inoltre è presente anche all’interno della borsa, sulla mascherina (tasca) che viene chiusa con zip.
- Le cuciture sono lineari e ben fatte. Non ci sono fili volanti o punti di cucitura approssimati.
- La tasca in superficie, sulla parte esteriore, è capiente. È una tasca vera!
- Gli accessori, in oro chiaro, sono ben organizzati: la chiusura principale a zip è ben dritta; le borchie sono inserite sia sulla parte inferiore a mo’ di piedini d’appoggio, sia sulla parte laterale.
- Un foglio presente all’interno della borsa mi informa su come trattare gli accessori, per mantenere la galvanica lucente, oltre ad informarmi sui materiali e sulla concia vegetale.
- La fodera interna è scura e riporta la stampa del logo. Di solito, preferisco le fodere chiare, perchè mi permettono di “vedere” all’interno della borsa e trovare rapidamente gli oggetti. Ma in questo caso la fodera scura indica una precisa scelta stilistica, riferita all’eleganza del prodotto.
- La targhetta interna che mostra il logo Pollini è timbrato a fuoco.
LA MIA BORSA POLLINI È PROMOSSA?
La mia borsa è ultra – promossa!
È una borsa che racconta la pelletteria Made in Italy e lo fa nel modo migliore: la selezione dei pellami pregiati, la concia vegetale e tutte le tecniche di lavorazione che si evincono dalla borsa, mostrano un assetto produttivo competente e radicato nella conoscenza settoriale.
È un prodotto che nasce dall’artigianato e continua a migliorarlo. Un evergreen italiano che racconta la nostra storia nel mondo.
Continua a seguirmi e ti farò sapere come mi sono trovata con la mia nuova borsa Pollini!
VOTI (0/5)
CUCITURE | 5 |
TINTURA | 4 1/2 |
RIFINITURA | 4 1/2 |
RAPPORTO QUALITÁ/PREZZO | 4 1/2 |
UTILITÁ | 4 |
GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLA BORSA POLLINI!
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GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO!