ANTICA CUOIERIA ROMA: LA MIA NUOVA BORSA ARTIGIANALE. LA RECENSIONE

Borsa Antica Cuoieria Roma, un’altra meravigliosa scoperta Made in Italy.

Quando si parla di manifattura italiana si pensa all’accuratezza dei dettagli, alla selezione dei materiali e alla qualità degli accessori.

Ma dimentichiamo sempre qualcosa.

Qualcosa capace di cambiare la direzione degli eventi.

“Ornella, da buona napoletana, sei sempre melodrammatica!”

No, in questo caso no.

E ti spiego il perché.

Ho scoperto, nei miei “viaggi” nelle borse, che l’essenza del Made in Italy sono proprio le sue persone. Con le loro storie incredibili, e i modi di comunicare assolutamente fuori dagli standard.

Le nostre botteghe hanno saputo trasferirsi sui social, nonostante tutto.

Sono nati così linguaggi piuttosto rari, che mescolano il nuovo al vecchio, senza preoccuparsi di essere perfetti.

Sono i nostri maestri artigiani, con le loro stravaganze e i loro pezzi di pelle sparsi sul banco da lavoro, a rendere il Made in Italy più prezioso del suo stesso valore commerciale.

Sono le parole di quelle botteghe. E i profumi che sembrano alzarsi dalle foto per dirti che sei in un un luogo speciale.

Molti brand del nostro Made in Italy hanno i loro limiti commerciali o forse di marketing, ma hanno senz’altro il dono della sincerità.

Il marchio che conosceremo oggi, Antica Cuoieria Roma, è radicato in quella pelletteria romana che nasce in bottega, e viaggia per le strade di una capitale eclettica e variopinta, proprio come il lifestyle italiano.

Grazie ai social, non solo ho potuto incontrare il brand durante le mie esplorazioni on line, ma ho potuto conoscere la sua rappresentante, Vanina. Una donna energica e comunicativa che porta avanti il lavoro del papà, il maestro artigiano che siede ancora al suo banco da lavoro e si dedica alla creazione.

Vanina ha deciso di portarci in bottega attraverso le sue pagine social.

Le parole che usa nei suoi post, confidenziali e dettagliate, accorciano tutte le distanze con il marchio, proprio come se fosse un messaggio di una vecchia amica.

Oltre a descrivere le borse e i loro materiali, racconta qualcosa delle sue giornate, oppure degli scenari maestosi della Roma che si manifesta alle sue spalle.

Il lavoro di Vanina crea un’esperienza positiva circa l’incontro comunicativo con il marchio.

QUESTA NON È UNA RECENSIONE SPONSORIZZATA

Non prendo soldi per parlare di borse.

Per cui, non sto facendo pubblicità al marchio in questione. O, almeno, non la faccio dietro ricompensa.

  • Pubblicità ne faccio e come!

La faccio a tutti i marchi che scelgo di raccontarti nel mio blog ( o quasi).

Ma non in cambio di soldi.

L’unica cosa che mi interessa è far crescere la nostra produzione. Quindi la nostra Terra.

Per cui, ho scelto di sostenere i marchi del nostro Made in Italy.

In che modo?

Principalmente, acquistando con i miei soldi le borse della nostra filiera produttiva.

Poi, mostrandoti i marchi e i loro artigiani, per farti affacciare alle finestre che finora ti erano sfuggite.

Finestre che ti portano nello splendore che c’è dietro ogni prodotto.

Non è forse un “mondo” migliore quello in cui CONOSCI la PROVENIENZA e la storia dei prodotti che acquisti?

Se impariamo a premiare chi lavora duramente all’interno del mercato legale, favoriamo la crescita dei nostri comparti produttivi.

Quindi, anche di quelle aziende che supportano i marchi esistenti, grazie alla produzione conto terzi. Come i terzisti della pelletteria.

Io faccio parte di questo gruppo, perché ho un’azienda che produce per altri: mi occupo di borse Made in Italy, nel cuore della pelletteria napoletana.

Più scavo nelle nostre realtà, più mi accorgo di quanta ricchezza si nasconde dietro le nostre diversità.

La pelletteria toscana è differente da quella napoletana, e da quella veneta.

Sebbene mantengano tutte fede al rigore e alla qualità del Made in Italy, esse hanno approcci diversi e parole che non si incontrano, a causa delle radici dialettali.

Ma ognuna si nutre di storie allettanti.

Preservare tutto questo significa valorizzare quelle caratteristiche territoriali che un tempo sembravano dividerci.

LE FAMIGLIE DEL MADE IN ITALY

Il Made in Italy è uno, ma le sue famiglie sono tante. E sono tutte cresciute nel suo grembo.

Proprio come la mia.

E come la famiglia di Vanina.

Anche lei, come me, è nata e cresciuta in laboratorio tra gli odori della pelle e il rumore delle macchine da cucire.

Vanina lavora con il padre da circa vent’anni, quando i vari “giri della vita” hanno finito per condurla dritta all’attività di famiglia, quella “che scorre nelle vene” come mi ha detto.

Il suo papà, tuttavia, fa parte della scena romana della pelletteria fin dagli anni ’60; è un tipo gagliardo, come si dice a Roma. E l’artigianato è tutta la sua vita.

Se il vecchio maestro è il volto “produttivo” del laboratorio, Vanina ne rappresenta l’anima creativa, dedicandosi ai modelli e alla scelta dei materiali e della pelle; è un lavoro sinergico, grazie alla continua collaborazione tra i due, in tutti i processi della creazione.

Il sogno della donna è quello di poter imparare dal padre tutto ciò che serve per portare avanti l’arte di famiglia, con tutti i cambiamenti necessari.

Alcune innovazioni, come mi racconta Vanina, sono necessarie in un sistema che si evolve continuamente senza farsi troppi problemi. Soprattutto dopo gli ultimi eventi legati alla pandemia che ci ha travolti.

La bottega Antica Cuoieria Roma è nel centro pulsante di Roma, in quelle strade fatte di uffici, ministeri e flussi turistici, in cui i romani non ci abitano più.

Per cui, con lo smartworking che svuota i palazzi e la scarsa presenza di stranieri, il marchio ha perso molta visibilità.

I clienti affezionati, quelli sono sempre fedeli alla bottega. Ma c’è bisogno anche di altro.

Per cui, Vanina si è rimboccata le maniche e ha alzato lo sguardo verso il nuovo futuro.

Ha iniziato a studiare i social e la comunicazione web; ha creato i nuovi canali per portare il suo brand oltre le vie metropolitane, per vendere anche a  chi è più lontano.

La vendita on line rappresenta, se vogliamo, lo strumento principale di un marchio attuale.

E i nostri laboratori artigianali sono pronti ad affacciarsi nel mondo, senza perdere la loro autenticità.

Adesso, andiamo a vedere da vicino la mia borsa!

Sei pronta?!

ANTICA CUOIERIA ROMA: ECCO LA MIA NUOVA BORSA!

ANTICA CUOIERIA ROMA

Ho scelto la mia borsa tra tutti i modelli pubblicati su instagram; mi ha colpito molto, quindi ho scritto al brand per poterla acquistare.

La risposta è stata rapida, così anche il mio acquisto.

Ho scelto la Baguette pyton black shine, una mini-borsa di pitone, con tracolla in catena, dallo stile “molto rock”, come dice Vanina.

Le scaglie in rilievo, in un nero lucido, danno alla mia borsa uno stile animalier che non mi dispiace!

ANTICA CUOIERIA ROMA

L’ho pagata 110 euro e ho aspettato qualche giorno per riceverla, dal momento che si tratta di borse fatte su misura.

VEDIAMO I DETTAGLI:

  • Il packaging della mia borsa è molto figo! La confezione è impacchettata a mano, seguendo l’animo artigianale, così come il bigliettino con i ringraziamenti, rigorosamente scritto a penna.
  • Ho avuto un bellissimo regalo vicino alla borsa: un reggi-mascherina creato da Antica Cuoieria Roma. Mi piace moltissimo!
  • La presentazione della mia borsa mi ha colpito molto, soprattutto grazie ad un particolare che non si trova più in giro: vicino all’etichetta c’è un pezzo del materiale che è stato usato per la produzione.
  • La tracolla è fatta con una catena abbastanza “importante”, cioè molto spessa, come suggerisce l’ultimo trend delle passerelle di moda; ma prendendola in mano, non è molto pesante. Quindi è abbastanza comoda.

ANTICA CUOIERIA ROMA

  • All’interno non ci sono fodere, ma ancora pelle. Inoltre, la bordatura cromata in argento valorizza lo stile della borsa!

ANTICA CUOIERIA ROMA

  • Mi piace molto il sistema di appoggio della tracolla sulla borsa e come è stato pensato; non è facile lavorare su volumi così piccoli e curarne tutti i dettagli.
  • La tintura è completamente assente, mentre le cuciture appaiono ben fatte.
  • Normalmente non adoro le borse piccole, anche se nell’ultimo periodo le sto testando per vedere come mi trovo; una cosa che amo fare è abbinarle a borse più grandi; quindi userò la mia nuova borsa Antica Cuoieria Roma come porta-documenti, oppure per il make-up. O ancora, la porterò con me per indossarla dopo l’ufficio, magari per un evento serale dopo il lavoro.

ANTICA CUOIERIA ROMA: LA MIA BORSA È PROMOSSA?

Come hai letto, il brand romano mi piace molto.

La mia borsa Antica Cuoieria Roma è stra-promossa!

Del marchio, non mi ha colpito solo il lavoro, cioè gli accessori che ho potuto ammirare sui social, ma tutto ciò che ruota attorno al brand: artigianato storico, selezione dei materiali, passione familiare, volontà di guardare avanti e di raccontarsi.

Quanto conta per te vedere la faccia di chi crea la tua borsa e ascoltarne le parole?

Per me, moltissimo.

Perché questa è la strada giusta per un equilibrio sano tra Chi produce e Chi acquista.

È da molto tempo, ormai, che lotto contro il mercato del falso , il quale nutre esclusivamente le casse della criminalità organizzata.

È da molto tempo che spingo i miei lettori a scegliere altro. E a farlo con la testa e con il cuore.

Il nostro futuro parte da qui, dai piccoli acquisti che fanno grandi cose. Come, ad esempio, valorizzare la nostra filiera produttiva.

Sei dalla mia parte?

SCRIVIMI QUI SOTTO E DAMMI LA TUA OPINIONE!

VOTI (0/5)

CUCITURE 4
TINTURA ASSENTE
RIFINITURE 4
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO 4
UTILITÀ 3

CONSIGLIAMI ALTRE BORSE E ALTRE STORIE DA RACCONTARE!

GUARDA IL VIDEO DELLA RECENSIONE ALLA BORSA ANTICA CUOIERIA ROMANA!

GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.

ANTICA CUOIERIA ROMA

LEGGI ANCHE:

BORSA MORPHÈ ESTRO ITALIANO: DUE DONNE, UN SOGNO. LA RECENSIONE 

BORSA BALDININI: IL MADE IN ITALY DAL 1910. PERCHÈ NON È PROMOSSA?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *