BORSA LONGCHAMP: STORIA E INNOVAZIONE. LA MIA RECENSIONE

La borsa Longchamp è un accessorio che ha fatto la storia, ma è anche innovativo, e soprattutto radicato nel concetto di famiglia.

Sì perchè, il brand francese nato nel 1948, è sempre stato nelle mani della famiglia Cassegrain, attualmente alla terza generazione per quanto riguarda la gestione aziendale.

Se si pensa ai nuovi assetti della moda, ai grandi marchi acquistati dai colossi finanziari e alla presenza massiccia delle multinazionali… Beh, il caso Longchamp è realmente una rara eccezione.

La borsa Longchamp che oggi ti mostrerò appartiene alla linea iconica del marchio. Un accessorio che, decenni fa, ha segnato un punto di svolta nella storia delle borse e dell’ uso che ne fanno le donne moderne.

Tra poco ti mostrerò tutti i dettagli della mia borsa e vedremo insieme se è un accessorio di qualità.

Ti anticipo che non si tratta di una borsa di pelle, ma di nylon: materiale che ha caratterizzato la rivoluzione Longchamp.

Ma andiamo con ordine.

L’azienda di famiglia non nasce creando borse. Nel 1948, Jean Cassegrain nella sua bottega parigina nel boulevard Poissonnière, produceva piccoli accessori per il tabacco. Portapipe, portasigarette e piccoli oggetti di pelletteria che vendeva, per lo più, ai soldati del secondo post-guerra, quelli giunti per la “liberazione” della Francia e che rimasero sul territorio per un bel po’.

Solo nel 1955 viene creato il marchio Longchamp, accompagnato dal logo che vede un fantino a cavallo e in lontananza, un mulino. Longchamp è il nome di un famoso ippodromo francese, mentre il mulino è quello che si scruta in lontananza, entrando nella città di Parigi.

Si tratta di un marchio, dunque, non solo fedele alla famiglia ma molto legato al territorio che lo ha visto nascere.

Il successo delle vendite, rapido e inaspettato, porta l’azienda parigina ad esplorare nuovi scenari, primo fra tutti l’uso del nylon nella produzione degli accessori.

Nel 1961, vengono così messi in vendita  i primi accessori fatti in nylon, resistenti e leggeri; e Longchamp sceglie i duty free degli aeroporti come punti strategici per la visibilità.

Anche questa volta, la famiglia Cassegrain ci aveva visto lungo: gli accessori di nylon, con gli accurati dettagli in pelle, furono molto acclamati tra le schiere dei viaggiatori.

Il passo successivo, infatti, sarà proprio quello di ideare una borsa da viaggio, innovativa e super comoda, per facilitare gli abitanti della nuova epoca, dinamici e viaggiatori.

Le valige classiche furono così rivisitate in nylon: le borse da viaggio create con questo materiale, pratico e leggero, ebbero un successo enorme.

Da questo momento, ci sono tre date importanti per il brand francese:

  •  Nel 1971 nasce la prima borsa da donna Longchamp.
  • Nel 1978 l’azienda abbandona gli accessori per il tabacco, e si dedica completamente alle borse.
  • Nel 1982 Longchamp apre la sua prima boutique monomarca in rue Saint-Honoré, una delle più prestigiose strade di Parigi.

Attualmente, le boutique sparse per il mondo sono più di 250 e sono presenti nelle più grandi città: Hon Kong, Milano, Roma, New York, Dubai, Bogotà, San Paolo, Miami, Singapore, Amsterdam, Abu Dhabi, Tel Aviv e molte altre.

Ma i punti vendita sono più di 1.800, con un fatturato che si aggira sui 450 milioni di euro e non decresce mai. Neanche durante le crisi.

Probabilmente, il successo di Longchamp è proprio dovuto alla gestione familiare, che ancora oggi si occupa di tutti gli aspetti del marchio, dall’amministrazione fino alla direzione artistica.

Lo stesso Jean Cassegrain (nipote del primo Jean), qualche anno fa, ha raccontato che ci sono state molte proposte da parte dei grandi gruppi della moda per acquisire le quote della società, ma la famiglia è sempre stata unita e compatta nella decisione di non cedere (fonte: La Repubblica online).

E mi sento molto vicina a quest’idea, visto la scelta che riguarda il mio lavoro.

Io mi occupo di produzione borse per conto terzi, nel cuore di Napoli e dello scenario della pelletteria campana.

Gestisco l’azienda che per molti anni è appartenuta ai miei genitori e lo faccio con tutto l’amore che ho, sia per la pelletteria che per la mia famiglia. I miei genitori, ancora oggi, sono i miei punti di riferimento e miei più esperti consiglieri.

Senza dubbio, si tratta di altri numeri e di realtà diverse…ma condivido la scelta dei Cassegrain, e soprattutto: la conosco.

BORSA LONGCHAMP

Come ti ho detto, la borsa Longchamp che ho scelto fa riferimento ad un modello iconico, una delle borse che sicuramente conoscerai!

Parlo della borsa Pliage, una borsa creata nel 1993. Una borsa che è stata venduta in circa 26 milioni di esemplari.

PERCHÈ COSÍ TANTO SUCCESSO?

Quando è stata ideata la borsa Pliage, sul mercato  non esisteva una borsa così “tecnologica”.

  • Materiali leggeri e flessibili.
  • Pieghevole fino a prendere il volume di un mini-libro: da poter mettere anche in valigia, durante un viaggio.
  • Una volta spiegata, non presenta segni indesiderati di piegatura.
  • Bottone a pressione sulla patta, facile da “usare”.
  • Molto capiente.
  • Attualmente, disponibile sia in pelle che in materiali tecnici.

La Pliage è stata un vero e proprio successo. Tanto da essere una delle borse più copiate di sempre.

E non parlo di “copie” da parte di altri marchi (in questo caso si parla di inspiration), ma di borse fake riprodotte in grande numero dal mercato della contraffazione.

Abbiamo già parlato della differenza tra Borse Fake e Borse Inspiration. Ricordi?

In ogni caso, come ripeto sempre, COMPRA SEMPRE BORSE ORIGINALI e boicotta il mercato criminale della contraffazione.

In questo mondo così vasto e diversificato, non hai scuse!

Insieme, abbiamo visto molti brand “accessibili” che ti permettono di avere una borsa fashion e di tendenza. Che si tratti di piccoli marchi, di artigiani di quartiere o di grandi brand storici come Longchamp… esistono bellissime alternative alle borse contraffatte.

Perché quindi perderti l’occasione di essere veramente originale?

Longchamp, a proposito di questo, rispetto alla formula del “lusso accessibile” preferisce definirsi marchio del “lusso ottimistico”.

Infatti, la mia borsa non è molto costosa per essere una borsa di lusso.

Tra pochissimo, vedremo quanto l’ho pagata!

Un’ ulteriore svolta per il brand francese riguarda l’esordio in passerella: Longchamp ha deciso di sfilare durante la New York Fashion Week, con la collezione primavera-estate 2019, nell’ambito del 70° compleanno del brand, per comunicare la sua evoluzione da brand di pelletteria a griffe che propone total look.

Per cui, nei prossimi anni vedremo molte novità nelle scene dell’abbigliamento.

ECCO LA MIA BORSA LONGCHAMP

BORSA LONGCHAMP

Ti stupirò. Ho comprato la mia borsa in un negozio e non tramite l’e-commerce.

Chi mi conosce un po’, sa che per diversi motivi faccio i miei acquisti quasi sempre on-line. Anche perchè ne faccio molti! Quindi mi risulta più comodo.

Ma questa volta ho preferito andare allo shop e ho scelto quello di Piazza di Spagna a Roma, trovandomi nella capitale per motivi di lavoro.

Tra l’altro a Napoli non esiste ancora una boutique Longchamp.

L’esperienza in negozio è stata molto gradevole, grazie alla pazienza e all’attenzione della commessa che mi ha supportato nell’acquisto.

Ho scelto una borsa Longchamp modello Pliage Neò.

Esistono molte varianti del modello Pliage, anche tutte in pelle. Ma il prezzo era decisamente maggiore e poco “accessibile”.

Ho preferito dunque sceglierne una in materiale tecnico.

L’ho pagata 155 euro.

Ho gradito molto che la borsa sia stata “impacchettata” davanti ai miei occhi, con una carta logata e molta cura da parte dell’addetta alle vendite.

La borsa Longchamp è completata vuota all’interno, priva di tasche.

Se da un lato, gli scomparti risultano utili per riporre gli oggetti quotidiani, dall’altro una borsa così strutturata ti permette di “arredarla” come vuoi, gestendo gli spazi a tuo piacimento.

BORSA LONGCHAMP

Infatti, con la borsa, userò una pochette in pelle comprata nello stesso negozio.

In fondo, ero troppo curiosa di scoprire una borsa in pelle di un brand così prestigioso.

La pochette, in giallo ocra, l’ho pagata 165 euro.

Grazie alla sua tracolla regolabile tramite alcuni lacci laterali, può diventare una mini bag, per le uscite serali.

BORSA LONGCHAMP

Guardo le mie borse Longchamp e analizzo subito i primi dettagli:

  • Le cuciture sono molto dritte e ben fatte. Non vedo fili volanti.
  • La tintura è compatta e omogenea, sebbene sulla pochette, che ha una tintura a contrasto, compaiono alcuni puntini di tintura qui e lì. Questo dipende dal fatto che la pelle è sempre più difficile da lavorare rispetto ad altri materiali.
  • Gli accessori della borsa Longchamp (quella grande) sono pesanti e in nickel lucido. Il peso, come ti ricordo spesso, può essere un dettaglio che ci informa sulla qualità. Gli accessori troppo leggeri tendono ad avere vita breve!

borsa longchamp

  • Il bottone della mia borsa, caratteristica tipica del modello, porta il logo del brand. Mi piace molto!

BORSA LONGCHAMP

  • La tracolla è in nastro, con dettagli in pelle. Sembra quasi imbottita, per cui credo sia molto comoda da indossare.

DOVE È PRODOTTA LA BORSA LONGCHAMP?

Cerco nelle mie borse l’etichetta di provenienza perchè sono molto curiosa di sapere dove produce un brand così famoso, ma anche molto legato al territorio.

Le trovo: Made in Romania per la mia Pliage NeòMade in Marocco per la mia pochette.

A questo punto mi viene da dire: Caro signor Longchamp, tra i due paesi, in mezzo c’è l’Italia. Vieni a produrre qui i tuoi accessori e rendili  Made in Italy!

A parte ogni ironia possibile, è probabile che un grande brand decida di produrre all’estero, se si tratta di grandi quantità.

La qualità di un prodotto non dipende dal Luogo in cui è prodotto, ma dal Modo

Ma, nonostante questa consapevolezza, io sono sempre tifosa del Made in Casa, oppure della scelta Made in Italy, che nel mondo rappresenta sempre un’eccellenza.

LA MIA BORSA LONGCHAMP È PROMOSSA?

Sono contenta di aver conosciuto da vicino la borsa di questo brand. Ed è tutto merito tuo, che mi hai consigliato di comprare una borsa Longchamp.

Affezionandomi alla ricerca di brand piccoli e innovativi, a volte mi allontano dai marchi più solidi e longevi. Ma, ogni tanto, mi  fa bene che tu mi stimoli in questo senso!

Siamo di fronte a un marchio ben organizzato, strutturato e famoso in tutto il mondo.

Un marchio costruito passo dopo passo, partendo da una piccola bottega. Un marchio che è cresciuto insieme a tutta la famiglia, divenendo un pezzo di essa.

La cura per i dettagli, nella lavorazione, e gli altri aspetti già visti, mostrano una conoscenza profonda della produzione e della pelletteria.

La mia borsa è senza dubbio promossa… anche se, come sempre, dovrò vedere come reagisce all’usura. Il prezzo non è super-basso, quindi mi aspetto molta qualità anche nella risposta al tempo.

I VOTI (0/5)

CUCITURE 5
TINTURA 4
RIFINITURE 5
RAPPORTO QUALITÁ/PREZZO 4
UTILITÁ 4 1/2

GUARDA LA MIA RECENSIONE ALLA BORSA LONGCHAMP E SCOPRI DA VICINO TUTTI I DETTAGLI!

BORSA LONGCHAMP

SCRIVI QUI SOTTO PER DIRMI COSA NE PENSI DELLA BORSA LONGCHAMP, OPPURE SE HAI UN ALTRO BRAND DA SUGGERIRMI!

GRAZIE DEL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.

2 pensieri riguardo “BORSA LONGCHAMP: STORIA E INNOVAZIONE. LA MIA RECENSIONE

  • 25/08/2021 in 16:15
    Permalink

    Salve ho acquistato una borsa in tessuto tecnico pagata quasi 200 euro
    Pessima riuscita si sono forati gli angoli dopo nemmeno un anno quando mi sono presentata al negozio di Roma in piazza di Spagna la commessa mi ha consigliato di indossarla ancora e poi farla sistemare , ma ovviamente il tempo è passato e non sono più tornata, devo dire pessima riuscita.
    La commessa mi ha detto che è del tutto normale che dopo meno di un anno avevo la borsa in quelle condizioni in più dopo 2 anni si sono firmate delle bolle sul tessuto pessima qualità per il prezzo

    Risposta
    • 29/10/2021 in 20:31
      Permalink

      Ciao Tamara purtroppo mi spiace dirti che gli angoli bucati sono segno di qualità della pelle che è un materiale deteriorabile e con lo sfregamento tende a dare questi problemi.
      Quello che è sbagliato è non averti dato assistenza, non credo sia corretto.
      Un abbraccio

      Risposta

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