Borsa Marina Volpe: pelle e Made in Italy. La recensione
Borsa Marina Volpe, il mio nuovo acquisto Made in Italy.
È tempo di un nuovo viaggio!
Oggi, cara amica, vedremo assieme la borsa in pelle Marina Volpe, un brand che ho scoperto grazie ad instagram e ai tuoi preziosi suggerimenti.
Qui troverai la mia opinione sincera sulla borsa, sui dettagli tecnici, le scelte stilistiche e molto altro.
Nessuno mi paga per parlare di borse, nel bene o nel male.
Per cui le mie recensioni non sono sponsorizzate, ma anime libere.
Questo significa che non sei in uno spazio pubblicitario, quindi non cercherò di venderti niente.
La mia priorità è darti informazioni utili ed efficaci, che possano essere d’aiuto per i tuoi acquisti.
Siamo immerse, ogni giorno, in un fiume caotico di immagini, video e claim pubblicitari.
“Ehi, aspetta, qual è la borsa che mi piaceva, quella che ho visto sui social? Ce l’ho sulla punta…del dito!”
In questo turbine senza sosta, ci fermiamo poco a riflettere su cosa stiamo comprando.
Ma, in fondo, si tratta di dedicare qualche minutino in più ai nostri acquisti.
Con quale materiale è fatto l’accessorio che sto comprando?
I metalli sono di qualità?
La tintura può far male a mio figlio?
Tendiamo a trascurare alcuni aspetti importanti della produzione.
Perché?
Beh perché siamo di corsa e, magari, ci hanno “insegnato” a comprare senza troppa consapevolezza.
Inoltre, nella frenesia, scegliamo di ottimizzare tempo e soldi.
Lo capisco.
Sono imprenditrice, mamma di due bambini e cittadina di una società complessa.
Per cui, l’errore e l’approssimazione sono dietro l’angolo.
Ma esistono alcuni punti su cui mi sono promessa di non sbagliare.
Perché toccano i miei valori fondamentali e la mia terra.
Mi riferisco al commercio di prodotti contraffatti, una realtà molto pericolosa e purtroppo poco combattuta.
Lavoro nella pelletteria Made in Italy, realizzando borse di pelle conto terzi per alcuni brand del lusso.
Un po’ di anni fa ho scelto di espormi per combattere la contraffazione e il mercato criminale che la governa.
Non mi sono fatta molti amici, ma ho conosciuto te.
Mi definisco una pellettiera digitale perché porto la mia voce in rete, raccontando i retroscena, i pericoli e le bellezze della pelletteria italiana.
Fare informazione è la mia arma contro il mercato del falso, un meccanismo che ha messo in ginocchio molte aziende oneste, oltre ad aver comprato e sfruttato la nostra manodopera specializzata.
La produzione illegale è uno scempio sotto agli occhi di tutti.
Per questo ho scelto di parlarti delle borse originali e del mercato legale: la nostra comunità ha il diritto di poter contare sul lavoro onesto e la vendita certificata.
Tutto il resto è ciò che ci farà marcire.
Lo vogliamo davvero?
Quando parlo di borse originali non mi riferisco soltanto ai grandi marchi di moda, ma a qualunque borsa sia prodotta e venduta all’interno del circuito legale.
Può essere una borsa proveniente da una piccola bottega di quartiere, o ancora una creazione di un brand emergente, oppure un accessorio delle vetrine in centro.
Ciò che conta è che sia un prodotto legale.
Sono ottimista, per cui faccio il tifo per le piccole rivoluzioni civili e per gli angoli di gentilezza.
Sei pronta a scoprire una nuova borsa Made in Italy?
Ecco la mia borsa Marina Volpe!
Borsa Marina Volpe: una scommessa di coppia
Marina Volpe è una ragazza innamorata. Marina Volpe è una madre in carriera. Marina Volpe è donna (www.marinavolpe.com)
Le borse Marina Volpe nascono grazie ad un progetto messo a punto da Marina e dal suo compagno di vita.
La giovane coppia, genitori delle piccole Clara e Isabel, hanno scelto di creare un brand di borse basato sulla pelle e la manifattura italiana.
Si tratta di modelli piuttosto basici, dalle linee asciutte, principalmente a tinta unica.
Accessori che rievocano il lifestyle italiano, con la peculiarità di essere molto versatili, ossia adattabili ai diversi momenti della giornata.
Si può dire che la protagonista della scena è proprio la pelle, dal momento che le borse si concentrano sul materiale piuttosto che sulle scelte stilistiche.
Infatti i modelli del marchio richiamano borse già esistenti, strizzando l’occhio ad alcuni brand del lusso.
Quale marchio famoso mi ricorda la mia borsa Marina Volpe?
Tra pochissimo lo vedremo!
Non è affatto sbagliato ispirarsi ai giganti della moda, creando accessori che seguono tendenze da passerella o modelli apprezzati dal grande pubblico.
Tuttavia, con il passar del tempo, questo meccanismo potrebbe stufare, o comunque non rendere più del dovuto.
È importante che un marchio di moda dedichi parte delle sue risorse all’ideazione stilistica, lavorando sui dettagli e sul design per proporre qualcosa di nuovo e unico.
Non è detto che questo non avverrà anche per Marina Volpe, un marchio che ha scelto di lavorare in Italia e di affidarsi al talento della nostra rete produttiva.
Andiamo a vedere la mia nuova borsa!
Borsa Marina Volpe: dettagli e voti
Ho scelto il modello Anastasia, in pelle morbida beige con chiusura Turn-Lock, fodera interna scura, tracolla rimovibile in catena e pelle.
L’ho acquistata direttamente sul sito e l’ho pagata 129,00 euro compresa la spedizione, che è gratuita per gli acquisti che superano i 70,00 euro.
Vediamo tutti i dettagli:
- La borsa mi è arrivata in una flanellina logata che prende le sembianze di una shop. Molto carina!
- La pelle della borsa è chiara e trapuntata, per cui la caratteristica che rende “bella” la borsa sarà anche quella che la renderà delicata. Bisognerà seguire con cura tutte le indicazioni per la pulizia delle borse di pelle, di cui ho parlato in un articolo dedicato.
- Sulla parte alta della facciata trovo il nome del brand.
- Il fondo della borsa è il punto in cui si incontrano tutte le cuciture della trapunta: in un brand di lusso, decisamente più costoso, le linee e le cuciture avrebbero coinciso perfettamente. Mentre in questo caso, si vede chiaramente che i due lati non sono coincidenti. Ma è perfettamente comprensibile, in base ai costi e alla tipologia di borsa.
- La borsa è aperta in testa, con un bottone unico che si chiude ad incastro.
- All’interno trovo una tracolla fatta con catena e pelle: abbastanza graziosa!
- Ancora all’interno, trovo una fodera scura, due taschini sul lato anteriore della borsa e un’altra tasca con zip sul lato posteriore.
- Soffermandomi sulla pelle della borsa, noto che la trapunta “soffia”, cioè che la pelle dei riquadri non è liscia come dovrebbe, ma crea pieghe e rughe. Potrebbe essere un effetto voluto, certo. Ma non credo.
Qual è la mia prima impressione?
Voto (0/5)
First Impression | 3 |
In piena onestà devo dirti che la borsa non mi ha entusiasmato molto.
Non c’è stato l’effetto “passione alla prima occhiata“.
Hai capito quale marchio mi ricorda?
Yves Saint Laurent, esatto!
Ne deduco che il marchio di Bologna tende ad “omaggiare” modelli iconici (e non) di brand affermati. Le borse che piacciono insomma!
Come ti ho anticipato prima, non è una scelta sbagliata. Ma potrà sempre trasformarsi in altro!
La mia borsa è molto carina nel complesso, anche se non è tra i modelli che normalmente preferisco.
A livello tecnico c’è qualche difetto qui e lì, magari sfuggito al controllo qualità ma nulla di veramente preoccupante.
In fondo, il rapporto qualità/prezzo non è affatto male, considerando che è una borsa di pelle realizzata in Italia.
Per cui, ecco i voti!
Voti (0/5)
Cuciture | 3 |
Tintura | – |
Rifiniture | 4 |
Rapporto qualità/prezzo | 4 1/2 |
Utilità | 3 |
Guarda subito la recensione alla borsa Marina Volpa su youtube!
Hai un’altra borsa da consigliarmi?
Scrivi qui sotto!
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#fakenograzie
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
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