Borsa Luisa Spagnoli: recensione e storia del marchio

Borsa Luisa Spagnoli, un marchio storico della manifattura italiana.

Cara amica, finalmente ho acquistato una delle borse che avevo messo nella lista dei desideri, un prodotto firmato Luisa Spagnoli, uno dei brand più affascinanti dello scenario italiano.

Non solo per la sua lunga storia, ma per lo spessore di una donna che ha rivoluzionato l’imprenditoria, emancipandola dalla sua dimensione sessista.

Luisa Spagnoli è una vera e propria icona femminile.

E non vedo l’ora di raccontarti la sua storia e di mostrarti da vicino tutti i dettagli della mia nuova borsa ILuisa.

Sei pronta per un nuovo viaggio?

Io sono super carica!

Ma prima di iniziare, è importante che tu sappia una cosa a cui tengo molto.

Questa recensione come tutte quelle presenti sul mio blog, non è sponsorizzata, cioè nessuno mi paga per parlare di borse.

Compro di tasca mia ogni prodotto che troverai sui miei canali digitali, offrendoti una recensione sincera.

Perché lo faccio?

Prima di rispondere, è importante dirti che sono un’imprenditrice italiana e mi occupo di produzione conto terzi di borse in pelle, nel comparto della manifattura napoletana.

E ho scelto di espormi.

Qualche anno fa, ho deciso di combattere alla luce del sole uno dei problemi più dannosi del settore manifatturiero: la contraffazione.

Il mercato del falso è un Re Mida dei giorni nostri, che trasforma in marcio tutto quello che tocca.

Per anni ha inquinato domanda e offerta, spingendo le persone all’acquisto fake e la manodopera verso le fabbriche illegali.

In sostanza, ha “comprato” i migliori artigiani del settore, per poi creare in realtà una rete di sfruttamento della manodopera specializzata.

In effetti, se sei un’azienda illegale sei come un fantasma per lo Stato.

Non esisti, per cui non esistono né i tuoi doveri, né i diritti per i tuoi collaboratori.

Per cui, ho scelto di oppormi alla contraffazione e di farlo con ciò che ho a disposizione, prima fra tutto: la Rete.

Tramite i miei canali digitali parlo delle borse originali, della produzione legale, dell’importanza di una filiera certificata, della necessità di rispetto verso chi lavora con sacrificio.

Quindi, eccomi qui.

borsa luisa spagnoli
la mia azienda

Attraverso le mie recensioni, ti racconto le storie dei marchi del mercato, che siano grandi brand come Luisa Spagnoli o piccole botteghe artigianali, perché in ogni caso si tratterà di borse originali, ossia prodotte e vendute tramite il mercato legale.

In questo modo, potrai:

  • Conoscere marchi nuovi
  • Analizzare i prodotti prima dell’acquisto
  • Scoprire tanti brand emergenti tra cui scegliere
  • Sapere che l’acquisto falso non è la scelta migliore, perché le alternative sono tante e tutte super interessanti.

Ora che ci conosciamo un po’ meglio, benvenuta in una nuova storia e una nuova borsa Made in Italy, Luisa Spagnoli.

Borsa Luisa Spagnoli: imprenditrice in un mondo di uomini

Luisa Spagnoli è nata nel 1877 a Perugia.

In Italia, in quegli anni, il dominio era “maschile”; le donne a capo di un’azienda erano pressoché inesistenti.

A dire il vero, anche le donne lavoratrici erano poche, soprattutto al sud.

borsa luisa spagnoli

Ebbene, Luisa Spagnoli è stata una pioniera della gestione aziendale femminile in Italia.

Non solo perché donna, ma perché di radici proletarie.

Le origini familiari erano umili: il papà, Pasquale Sergentini, era un pescivendolo; mentre Maria Conti, sua madre, era casalinga.

Luisa decise di sposarsi poco più che ventenne con Annibale Spagnoli, un clarinettista di buona famiglia che era arrivato ad Assisi con la sua banda di musica.

I due, con qualche aiuto familiare, decisero di aprire una piccola drogheria al centro di Perugia.

Qui confezionavano di propria mano anche cioccolatini e confetti.

I due misero al mondo tre figli: Aldo, Mario e Armando.

Un altro produttore del posto, specializzato nella produzione di pasta fresca, apprezzò molto i dolciumi fatti dagli Spagnoli, così entrò in società con la coppia mettendo in piedi una piccola azienda: il tizio in questione era Francesco Buitoni e l’azienda fu chiamata La Perugina.

Era il 1907.

Gli affari andavano piuttosto bene, ma ben presto arrivò il vento di guerra.

Con lo scoppio del primo conflitto mondiale, Luisa restò sola con due dei suoi figli a gestire la produzione, Mario e Armando.

Si limitavano a realizzare cioccolatini, in un clima bellico pieno di tensione e difficoltà.

Ma nonostante tutti gli ostacoli, quei cioccolatini riuscirono a far crescere l’azienda.

Nel 1922 La Perugina, nata con soli 15 dipendenti, era arrivata ad oltre le 100 assunzioni.

Gli anni ’20 furono quelli che videro decollare il marchio italiano e i nuovi prodotti immessi sul mercato: il Bacio Perugina, la caramella Rossana e la tavoletta di cioccolato Luisa.

Il Bacio fu ideato proprio da lei, da Luisa Spagnoli, grazie ad un impasto fatto con le nocciole e mescolato al cioccolato; al principio, vista la sua forma bizzarra, voleva chiamarlo Cazzotto, ma un’amica la fece riflettere sul nome poco aggraziato, così si decise di crearne uno più dolce e attraente per il pubblico.

Intanto il matrimonio con Annibale era finito e la donna si innamorò di Giovanni Buitoni, figlio di Francesco e più giovane di lei di 14 anni.

borsa luisa spagnoli

Si narra che l’idea di inserire le frasi d’amore nei Baci Perugina proviene dall’abitudine di scrivere messaggi romantici al ragazzo nascosti nei cioccolatini.

Del resto, i due non andarono mai a vivere assieme, vivendo la loro storia d’amore con molta discrezione, sebbene molto profonda e importante.

Ma un altro pensiero, in quegli anni, stava frullando nella testa di Luisa Spagnoli: allevare conigli di Angara.

Era il 1928.

E saranno proprio quegli allevamenti a dare le radici al marchio di abbigliamento che conosciamo oggi.

Luisa, con grande rispetto verso gli animali, ricavava dal coniglio il pelo necessario a creare i filati di Angara.

Non uccideva i conigli, né li tosava, ma venivano semplicemente pettinati.

Dalle fiere più importanti dell’abbigliamento italiano arrivavano i primi apprezzamenti per quel materiale così pregiato.

borsa luisa spagnoli

Per cui, la donna creò una rete di allevatori in tutta Italia che le spedivano il pelo tramite servizio postale.

Il marchio Luisa Spagnoli stava per spiccare il volo quando purtroppo all’imprenditrice fu diagnosticato un tumore alla gola che la portò via in pochi mesi, nonostante le migliori cure a Parigi volute da Giovanni Buitoni, che si occupò del trasferimento in Francia.

Ma quando si va via, si diventa immortali in ciò che si è lasciato.

E Luisa ha lasciato un marchio forte e super innovativo.

Alla morte della madre fu Mario Spagnoli a portare avanti l’azienda di moda, fino al suo successore, il figlio Lino, che trasformerà la produzione creando una catena di negozi monomarca apprezzati in tutto il mondo.

Dagli anni ’70, il marchio andrà nelle mani di Nicoletta, figlia di Lino, ancora oggi capo dell’azienda.

La giovane donna ha saputo traghettare il brand Luisa Spagnoli verso l’innovazione digitale, senza trascurare i dettagli e il processo produttivo, grazie alla maniacale attenzione al design e alla materie prime.

Nel 2018 il marchio ha celebrato i suoi 90 anni con un fatturato di 130 milioni di euro, tuttavia in crescita.

Attualmente Luisa Spagnoli è presente in Italia con 135 negozi monomarca, e all’estero con 50 monomarca, gestiti in partnership con operatori locali.

Inoltre, sono 70 le boutique multibrand per il canale wholesale.

Al di là delle grandi capacità imprenditoriali e creative, Luisa Spagnoli ha segnato una rivoluzione anche nell’ambito del lavoro: è stata la prima, tra gli imprenditori italiani, a creare una rete di supporto per le donne e gli uomini che lavoravano con lei.

In azienda, infatti, fu costruito un asilo nido, per dare assistenza alle donne che avevano figli ma che non potevano o non volevano rinunciare al lavoro; fu costruita inoltre una piscina per tutti i dipendenti, affinché il tempo libero fosse passato in totale relax.

Solo una mente visionaria poteva immaginare in quegli anni l’importanza della dimensione umana accanto a quella lavorativa, non riducendo la persona a mero dipendente.

E Luisa Spagnoli è stato questo.

La capacità di immaginare quello che ancora non c’è.

Questo fa la differenza

(Luisa Spagnoli)

Sei pronta adesso per sbriciare nella mia nuova borsa Luisa Spagnoli?

Borsa Luisa Spagnoli: dettagli, test di utilizzo e voti

borsa luisa spagnoli

Ho comprato la mia borsa direttamente sul sito del brand, che si presenta ben fatto.

Ho scelto il modello iconico ILuisa top handle bag, in pelle di vitello liscio, tre colori, accessori in oro chiaro, fodera in pelle, con tracolla regolabile e rimovibile.

Il costo è di 480 euro, ma grazie al 10% di sconto sul primo acquisto l’ho pagata 432 euro con zero spese di spedizione, dal momento che è gratuita per gli acquisti che superano i 300 euro.

Sognavo da tempo la borsa Luisa Spagnoli e finalmente è arrivata nel mio guardaroba, grazie alle numerose richieste che mi sono arrivate da tutte voi.

Vediamo tutti i dettagli.

  • La borsa mi è arrivata con la sua dustbag logata. La confezione era ben fatta.
  • La borsa è completamente di pelle, in tre colori: marrone, crema e blu nelle parti laterali. Mi piacciono molto questi accostamenti!
  • La catena esterna ha una galvanica in oro chiaro e finisce con un gioiello centrale che riporta le iniziali del brand. Figo!

borsa luisa spagnoli

  • La struttura è quella della borsa a cartella, con i soffietti laterali: un modello che mi piace molto!

borsa luisa spagnoli

  • La tintura, a coste e a contrasto, appare omogenea e compatta, così come le cuciture che, in alcuni punti, diventano quasi un abbellimento della borsa.
  • Il bottone principale chiude la grande patta sulla borsa, per cui non ci sono altre chiusure.

borsa luisa spagnoli

  • All’interno trovo la tracolla: la passo sotto mano e “non gratta”, quindi sembra che la tintura sia ben fatta.
  • Anche le maniglie della borsa hanno una tintura idonea. Mi piace molto la forma scelta per i manici!
  • All’interno, ancora, trovo la fodera in pelle e la targhetta che riporta il nome del brand con la data di fondazione dell’azienda.

borsa luisa spagnoli

  • Un cartellino mi informa sulle specifiche tecniche: si tratta di un prodotto Made in Italy. È un’informazione che già conoscevo, ma sempre meglio “ascoltare” cosa dice il brand.
  • Mi piace molto il lato posteriore della borsa, con la sua linearità geometrica.

borsa luisa spagnoli

A prima vista non ho trovato difetti importanti e forse non me li aspetto dal momento che si tratta di una borsa dal costo considerevole.

Ma vedremo con il test di utilizzo cosa accadrà!

Voto della first impression (0/5)

First Impression 4

Andiamo a vedere, adesso, come mi sono trovata con la mia borsa Luisa Spagnoli e cosa ho notato nella manifattura.

Test di Utilizzo

Vivendo un po’ con la mia nuova borsa, ho trovato alcuni difetti:

  • Sul lato posteriore ho trovato alcune macchie di tintura che non dovrebbero esserci. Da un marchio così strutturato mi aspetto un controllo qualità più accurato. Le rifiniture hanno perso punti!
  • Le infustiture della borsa, cioè la parte interna che da corpo e scheletro al prodotto, risultano troppo rigide, lasciando una sensazione di “cartonato” quando muovo la patta. Magari si potrebbe trovare il modo di renderle più morbide e dinamiche.
  • La borsa, se riempita, risulta troppo pesante.
  • La patta non si aggancia rapidamente al bottone principale, ma necessita di qualche manovra in più.

Cosa ci ho messo dentro?

Portafogli

Smartphone

Auricolari

Porta-trucco

Porta-monete

Chiavi di casa

In sostanza, è un prodotto valido e ben fatto, sebbene abbia trovato alcune imperfezioni nella manifattura e nella parte propriamente tecnica.

Non si può certo dire che non sia una borsa d’effetto: è un prodotto che emana grinta ed eleganza da metri di distanza, facendosi notare e apprezzare.

Senza dubbio, gli aspetti critici possono migliorare ma siamo di fronte ad un marchio che è diventato negli anni un prezioso portavoce del Made in Italy e della sua qualità.

La mia borsa Luisa Spagnoli è promossa!

Voti (0/5)

Cuciture 5
Tintura 5
Rifiniture 3
Rapporto qualità/prezzo
Utilità 4

Guarda subito la mia recensione alla borsa Luisa Spagnoli su youtube!

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Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

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