Borsa Olivia Pope Accessory: pelletteria a km zero! Recensione
La borsa Olivia Pope Accessory segue le tracce di un personaggio femminile molto noto agli amanti delle serie tv, me compresa.
La pelletteria italiana incontra così un brand che parla della donna moderna. Anticonformista, indipendente e appassionata.
È così che potrei riassumere il marchio che conosceremo oggi; ma, come sappiamo, dietro ogni borsa c’è un intero universo. C’è una storia.
E oggi te la racconterò.
In fondo è anche per questo che mi innamoro delle borse che compro, per la storia che le ha viste nascere.
Ed è uno dei motivi per cui faccio le recensioni: ho scelto di parlare di borse e di brand per andare oltre al prodotto da vetrina e rintracciarne l’identità.
Viviamo in un mondo pieno di occasioni, promozioni, oggetti pronti all’uso, pasticcerie on-line…
Ma quanto conosciamo dei prodotti che acquistiamo?
Ebbene, le mie recensioni vogliono informarti sui dettagli, la manifattura, la provenienza delle borse e molto altro.
La conoscenza è un’arma. Lo è sempre stata; e in questo caso, vi proteggerà dagli acquisti “sbagliati”, come quelli contraffatti.
La mia lotta alla contraffazione parte da qui, dal racconto dei brand che incontro sulla mia strada e che scelgo di sostenere.
Nessuna delle mie recensioni è sponsorizzata: compro di tasca mia ogni borsa che troverai in questo blog, perché è soprattutto con l’acquisto che sostengo concretamente i piccoli marchi del mercato.
Marchi costretti a competere con quelli illegali, i quali non solo vendono prodotti falsi ma colpiscono duramente la manodopera, dequalificando l’intero settore; e colpiscono l’ambiente, perché “esenti” da qualsiasi certificazione o autorizzazione. Un’azienda disonesta è un fantasma per le istituzioni.
E nessuno controlla i fantasmi.
Ma prima di iniziare una nuova storia Made in Italy, mi presento.
Già ti ho anticipato che sono qui per supportare i marchi legali e per combattere le fabbriche che si arricchiscono con la contraffazione.
Ma non ti ho detto perché lo faccio.
Mi chiamo Ornella Auzino e faccio parte anche io del comparto Made in Italy: produco borse di pelle conto terzi nel cuore della manifattura napoletana; cioè realizzo borse per altri, nel mio caso per alcuni brand del lusso.
Faccio parte di un mondo che ha perso tanta luce e una grande fetta della manodopera specializzata; un mondo che, in passato, è arrivato in tutte le corti europee, acclamato per la qualità dei materiali e il valore dei suoi artigiani.
Non ho più voglia di vedere la pelletteria sgretolarsi attorno ai suoi aguzzini, cioè la classe di imprenditori che non ha saputo prendersene cura.
Per questo, combatto la produzione illegale, combatto il falso e tutto quello che non rispetta il valore storico del Made in Italy, un’eccellenza mondiale.
Adesso è giunto il momento di una nuova storia e una nuova recensione: ti presento Olivia Pope Accessory!
Borsa Olivia Pope Accessory: due amiche, un gioco, una serie tv…
Ho conosciuto Olivia Pope grazie ai vostri suggerimenti.
Per lavoro e per passione, uso molto i social; grazie a questi riesco a scoprire nuovi brand e nuove borse interessanti.
Quando scrollo instagram e vedo un marchio che mi incuriosisce allora mi salvo le informazioni, per un futuro acquisto. Olivia Pope Accessory era uno di quei brand “salvati” perché interessanti.
A volte può passare molto tempo prima che mi dedichi ai brand che ho “messo in lista”, fin quando qualcuno non viene a smuovere il mio interesse.
E di solito è una di voi!
I tuoi preziosi consigli mi hanno fatto conoscere brand e storie straordinari; senza la tua vivace partecipazione, forse il mio progetto non sarebbe cresciuto allo stesso modo, coinvolgendomi ogni giorno di più.
E così, dopo una nuova segnalazione, ho finalmente acquistato la borsa Olivia Pope Accessory.
Il marchio è nato circa otto anni fa a Rutigliano, un piccolo borgo pugliese che nasce tra il mare e la montagna, circondato da ulivi e tradizioni artigianali.
In un giorno d’estate, due amiche iniziarono a fantasticare su un progetto che si basava sulla realizzazione di borse con stampe fotografiche; una di esse era appassionata di moda, l’altra di fotografia.
Le due attitudini si sarebbero così unite in un “disegno comune”.
L’idea nacque quasi per gioco. Ma ben presto sarebbe diventata la loro realtà.
Entrambe seguivano, in quel periodo, una serie tv di successo: Scandal.
Pertanto, il brand prese il nome della protagonista della serie, Olivia Pope, una donna audace e intelligente che ha il compito di proteggere dagli scandali le più alte sfere politiche degli Stati Uniti; un esempio di donna moderna, autonoma, elegante, attiva nel mondo socio-politico e dal profilo complesso.
In sostanza, la donna a cui vuole parlare il brand pugliese.
Le due amiche fondatrici del marchio, tuttavia, si sono separate. Attualmente, è Ezia Santacroce a portare avanti il progetto.
Ezia è una donna del sud, mamma e imprenditrice, che spende tutte le energie possibili per il lavoro che ama.
Disegna le collezioni e le realizza grazie alla collaborazione con gli artigiani e gli artisti locali; ha costruito, in sostanza, un circuito creativo a km zero, radicato in Puglia e nel suo comparto manifatturiero.
La Puglia, del resto, è una delle regioni d’Italia in cui la pelletteria è una storica risorsa, nuovamente in crescita; da sempre specializzati in calzature e componenti di arredo, non manca certamente il know how per la produzione di accessori e borse.
Le borse Olivia Pope Accessory mescolano la pelle al pvc ed altri materiali, così come le linee morbide si uniscono a tratti più essenziali e decisi.
“La tradizione si lascia contaminare dall’evoluzione tecnica e creativa, senza stravolgersi ma migliorandosi, perché la bellezza del lavoro artigiano sta anche nell’aprirsi a nuove declinazioni” (dal sito ufficiale).
Curiosa di andare a scoprire la mia nuova borsa? Ecco tutti i dettagli!
Borsa Olivia Pope Accessory: modello e dattagli
Il modello che ho scelto è la Borsa City Gold nera, in vera pelle, a taglio vivo, con manici corti e tracolla rimovibile.
L’ho comprata direttamente sul sito ufficiale e ho aspettato qualche giorno per la consegna. L’ho pagata 265,00 euro.
Il packaging in cui è arrivata la borsa, corredata dalla sua dustbag, è molto curato.
La prima cosa a cui faccio caso è la leggerezza della borsa, considerando che è fatta interamente in pelle; inoltre, la sua forma mi fa pensare al modello classico Givenchy, con i laterali che scendono allargandosi rispetto alla parte superiore più stretta.
Il modello mi piace!
Vediamo tutti i dettagli:
- La borsa ha il logo stampato a caldo sulla facciata.
- La struttura mi piace molto, con i lati a “cascata” su cui sono costruite due tasche libere, senza zip.
- I manici, a taglio vivo, sono ben fatti e imbottiti: all’interno, in questo caso, vengono inseriti tubi di plastica o sughero per dare la forma arrotondata. Anche il taglio e le cuciture si presentano bene.
- La tintura è pulita, sebbene non si presenti molto compatta. Inoltre appaiono macchie di tintura vicino ai manici, che si scorgono a causa di piccoli aloni lucidi.
- La chiusura principale, una zip con tira-lampo dorata, è custodita in un incavo superiore, che chiude ulteriormente la borsa e ne definisce la struttura.
- La galvanica in oro la ritroviamo nell’accessorio esterno, un pendente applicato sulla facciata.
- All’interno della borsa, trovo la tracolla avvolta nella sua dustbag; trovo, inoltre, un taschino con chiusura lampo sulla parte posteriore della borsa, su cui è riportata una bandiera italiana come simbolo della produzione Made in Italy.
- La tracolla è ben fatta, ma ho notato che agganciandola alla borsa, ne penalizza la forma.
- Assieme alla borsa mi è arrivato un gadget molto carino, che può fungere da porta chiavi o da ferma-cavo; interessante è la descrizione che lo accompagna: “avanzo non vuol dire inutile”.
Mi piace molto l’approccio “sostenibile” del marchio: collaborare con fornitori e artigiani locali significa sostenere concretamente l’economia territoriale con tutte le sue risorse.
Inoltre, l’uso degli scarti di produzione per la creazione di gadgets e mini accessori è un ulteriore risposta alle dinamiche che riguardano ambiente e territorio.
Mi piace anche il sogno dietro al progetto.
Quando si parla di start up, di marchi giovani e coraggiosi, e soprattutto di donne imprenditrici cariche di forza, allora divento un po’ di parte.
Ma, tranquilla! Non dimentico mai di essere sincera e oggettiva sulle borse!
Com’è la mia borsa Olivia Pope Accessory?
È un valido prodotto del Made in Italy che, tuttavia, può migliorare.
Oltre al dettaglio delle macchie di tintura e agli effetti della tracolla sulla borsa, ho notato che le parti finali dei manici, quelle cucite sulla borsa, tendono a rialzarsi, cioè le punte si sollevano dal corpo della borsa.
Ma sono piccoli dettagli che, probabilmente, può notare solo un addetto ai lavori; per il resto, la borsa Olivia Pope Accessory risponde a tutti gli standard del Made in Italy: pelle di qualità, struttura ben studiata e design accurato.
Inoltre, il costo della borsa è proporzionale alla sua qualità, considerando che si tratta di un prodotto di vera pelle Made in Italy.
La mia borsa Oliva Pope Accessory è decisamente promossa.
Senza dubbio l’intero progetto ha tutte le capacità per crescere ancora!
Voti (0/5)
Cuciture | 4 |
Tintura | 4 |
Rifiniture | 3 1/2 |
Rapporto qualità/prezzo | 4 1/2 |
Utilità | 4 1/2 |
Guarda subito il mio video alla recensione Oliva Pope!
Hai un’altra borsa da consigliami? Scrivi qui sotto!
Vuoi sapere tutto sulla contraffazione e scoprire cosa non ti dicono?
#fakenograzie
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
Leggi anche:
Borsa Hags: una pochette Made in Veneto. La recensione
Borsa Debiby: pittura e pop art nell’artigianato Made in Italy. La recensione