PELLETTERIA: I 10 TIPI DI PRODUZIONE CHE DEVI CONOSCERE

Pelletteria napoletana: chi sono i suoi “attori”? E quanti tipi di produttori esistono?

Se sei un appassionato di pelletteria oppure sei interessato ad entrare in questo mondo, allora è importante imparare a conoscerlo.

La pelletteria napoletana si costruisce su una storia lunga e densa di tradizione, nella quale ogni “attore” possiede un ruolo chiave; sia che si tratti di successi, sia che si parli di demeriti (ahimè).

Oggi non ti parlerò esclusivamente della bellezza della nostra produzione.

Ma scopriremo, assieme, tutte le tipologie di produttori che ne fanno parte. Anche quelli che l’hanno penalizzata.

Sono innamorata della mia Terra, Napoli, e della pelletteria che mi ha cresciuta: in quelle stanze (la fabbrica dei miei genitori) fatte di pelle grezza e di artigiani esperti, sono diventata la donna di oggi, consapevole e appassionata.

La donna che porta avanti il sogno di famiglia, cercando, tuttavia, di guardarlo da nuovi punti di vista. Del resto, la metamorfosi è la parte affascinante di tutte le storie. Comprese quelle aziendali.

E Chi è innamorato del proprio lavoro ha il dovere morale di essere sincero e critico, affinché il tempo possa migliorarlo.

Ebbene, oggi ti dirò quali sono le 10 anime della nostra pelletteria e in cosa differiscono.

Quando parlo di pelletteria napoletana mi riferisco, ovviamente, a tutto il territorio limitrofo, fino le province e i comparti produttivi insediati negli altri capoluoghi campani.

La mia attività sul web, tramite i miei canali social e tramite gli articoli di questo blog, ha lo scopo di INFORMARTI sui retroscena della produzione, sulla vera anima del Made in Italy, sulle storie aziendali che hanno rivoluzionato il sistema e su molto altro. Affinché i tuoi occhi si aprano sulla bellezza di un settore che può contare su ben poca pubblicità nel mondo. Nonostante l’indiscussa eccellenza.

LA PELLETTERIA E LE SUE DIECI ANIME

PELLETTERIA

Senti spesso parlare della Pelletteria Napoletana?

Suppongo di no.

E, magari, quando succede è perché al telegiornale c’è un servizio di qualche fabbrica abusiva della produzione illegale. Chissà dove. Chissà di chi.

Questo tipo di narrativa, volta soltanto al racconto del marcio, ha distrutto la nostra reputazione nel globo.

Se per un attimo lasciamo da parte gli stereotipi culturali (e territoriali), è evidente che l’illegalità esiste ovunque, così come la contraffazione. Ma a Napoli fa più notizia, poiché gli stessi napoletani, ahimè, hanno abusato della fama negativa attorno alla Città, facendo ben poco per contrastarla.

Ma ora, basta.

Le nostre fabbriche sono piene di efficienza, concretezza e ricerca di qualità.

Anche questa è una storia da raccontare. E se la vuoi leggere, sei il benvenuto in tutte le pagine del mio blog!

Adesso, andiamo a vedere Chi sono i produttori della nostra pelletteria e qual è il loro lavoro. Buona lettura!

1.PRODUZIONE CONTO TERZI

La produzione conto terzi nella pelletteria è costituita dalle aziende che producono per altri, cioè per i marchi della moda. I produttori conto terzi, in gergo, sono chiamati terzisti e possono collaborare con un solo brand, offrendo l’esclusività, oppure con diversi marchi.

Io faccio parte di questo  gruppo, collocandomi nella produzione conto terzi di borse di pelle Made in Italy, nel cuore della pelletteria napoletana. E produco per uno dei marchi di lusso.

PELLETTERIA
LA MIA AZIENDA

Abbiamo già visto in passato quali sono i numeri che interessano i terzisti napoletani e quali sono le grandi firme che scelgono di produrre a Napoli, anche se non se ne parla.

Si tratta di importanti identità del fashion system come Louis Vuitton, Gucci, Versace, Bottega Veneta, Prada, Saint Laurent e molti altri.

2. PRODUZIONE PROPRIA

La produzione propria appartiene a quei marchi che si occupano della creazione dei loro prodotti, senza delegarla ad un terzista. Anche queste realtà del nostro territorio sono poco conosciute, ma oltremodo eccellenti.

Dedicarsi alla produzione completa e, al contempo, gestire un marchio, la comunicazione e la vendita non è “impresa” semplice: sarebbe opportuno creare delle Fiere dedicate o, in un certo senso, eventi che possano dare visibilità a queste aziende.

3. PRODUZIONE CONTO TERZI E PROPRIA

Questa categoria riguarda i produttori che scelgono di lavorare per il proprio brand, ma anche per gli altri. Di solito, sono aziende che nascono per la produzione conto terzi e che, in seguito, scelgono di creare un progetto proprio, dando vita ad un marchio.

Purtroppo, la maggior parte di questi espedienti si conclude con uno scarso impatto sul pubblico, perché magari risulta difficile seguire al meglio entrambe le anime dell’azienda.

4. PELLETTERIA DI CAMPIONARIO

Questo tipo di produzione richiama uno dei modelli passati della produzione conto terzi: in sostanza, il produttore crea alcuni modelli – campione da far visionare ai marchi interessati (4 o 5 modelli); così che il brand può scegliere un modello specifico e delegarne la produzione personalizzata, cioè con il proprio logo.

Gli asiatici hanno “imparato” questo tipo di produzione, e adesso la pelletteria di campionario  è un prodotto che offrono anche le fabbriche cinesi.

Si parte, per lo più, da modelli di marchi famosi e si ricavano le Inspiration, cioè repliche quasi uguali all’originale, per poi personalizzarle con il marchio di turno.

5. PELLETTERIA DI SVILUPPO, MODELLERIA E CAMPIONARIO

Questo tipo di produzione, a mio avviso, avrà un impatto molto forte sul prossimo futuro. Si tratta di aziende snelle e agili che possono facilmente resistere ai cambiamenti del mercato, trovando sempre un modo di esistere.

Il lavoro principale consiste nello sviluppare nuovi modelli da presentare ai marchi, attraverso la campionatura pensata.  La progettazione di una borsa, ad esempio, è una delle parti principali di una produzione seria, che punta sull’innovazione e la freschezza, anziché su modelli standard già replicati.

Ebbene questo servizio può avere un grande successo nella nuova ottica imprenditoriale italiana.

PELLETTERIA

6. PRODUZIONE CONTO TERZI CON MODELLERIA

La produzione conto terzi con modelleria mette assieme due pezzi importanti del puzzle: da un lato, abbiamo la realizzazione materiale del prodotto; dall’altro, la creazione del modello.

La verità è che molti marchi (i più famosi) preferiscono non delegare al terzista il lavoro del progetto stilistico, cioè il design della borsa e la campionatura. Ma lo fanno rivolgendosi ad altre aziende, così da evitare i problemi di replica o di contraffazione.

In questo caso, invece, abbiamo la convivenza delle due cose: progetto e produzione.

7. PELLETTERIA ARTISTICA

Le Pelletteria artistica è, paradossalmente, una delle espressioni più reali di Napoli: esistono, infatti, antiche botteghe nel cuore della città che si occupano di manufatti di pelle dall’animo artistico; disegni a mano, cuciture estrose, accessori che richiamano le strade della metropoli e molto altro, riecheggiano nei lavori dei nostri artigiani, da sempre parte della città.

Un esempio di artista della pelletteria è Luca Talarico, con la sua bottega a San Biagio dei Librai.

La pelletteria artistica dovrebbe diventare una tappa dei turisti che arrivano in città: si tratta di una manifattura esclusiva e super-originale. E, senz’altro, più durevole di una sfogliatella o un cuoppo di pesce fritto.

8. PELLETTERIA COMMERCIALE/NEGOZIO

Ancora in quei vicoli di Napoli, esistono moltissimi negozi di pelletteria che offrono borse, ombrelli, guanti e portafogli nati dal lavoro artigianale.

Sebbene le persone che gestiscono queste attività siano esperte di pelletteria, spesso non sono gli esecutori dei lavori, ma si affidano ad artigiani del settore.

Anche questi negozi rappresentano per la nostra città veri e propri Luoghi della pelle, in cui si incontrano esperti ed appassionati, storie di famiglia e storia di strada.

9. PRODUZIONE DEL PARALLELO ILLEGALE

Ecco che sorpassiamo il confine della legalità, per entrare in una produzione che non segue le regole: senza dubbio la produzione parallela è un tipo di attività che possiamo trovare nelle migliori polis della vendita, da Dubai fino a Città del Messico, passando per i sobborghi di Parigi.

Pertanto, ti illustro qualcosa di universale che, tuttavia, ha trovato a Napoli una fama esclusiva, anche grazie alla bravura dei nostri artigiani sottratti alle aziende oneste.

La produzione parallela parte da quella legale. Ti spiego.

In passato, quando la supervisione era scadente e non c’erano tutti i controlli di oggi, poteva succedere che un produttore elaborasse più modelli rispetto al numero richiesto dal marchio. Questi prodotti così creati, erano come fantasmi. Cioè ufficialmente non esistevano.

Per cui, venivano sottratti al mercato legale e venduti in quello illegale. Tuttavia, erano venduti come “originali” perché provenienti dalle stesse fabbriche dei prodotti immessi sul mercato dal marchio di riferimento.

Con il passar del tempo, queste dinamiche hanno avuto le loro evoluzioni. L’attenzione maggiore da parte dei brand e la crescita di produttori onesti e leali hanno minato le basi del mercato parallelo, obbligandolo a ricorrere al falso, quindi alla contraffazione.

10. PRODUZIONE DEL FALSO/CONTRAFFAZIONE

La produzione del falso, cioè il mercato della contraffazione, è un’attività antichissima di cui già ho parlato molte volte.

Se mi conosci, sai che la mia attività sul web è nata proprio per ostacolare la contraffazione e tutto il “consenso” che ha avuto negli anni, soprattutto da parte dei consumatori.

Recentemente abbiamo visto come il mercato della contraffazione è uno dei traffici più pericolosi del mondo, perché gestito dalla criminalità organizzata che usa questo tipo di business per finanziarne altri, legati per lo più al traffico di armi e di stupefacenti.

Si tratta di una delle piaghe più cruente del nostro sistema economico, ed è giunto il momento di combatterla davvero!

La produzione del falso si basa sulla riproduzione seriale di prodotti famosi, etichettati illegalmente con i nomi della moda a cui fanno riferimento.

La contraffazione riguarda per lo più il segmento di lusso: Dior, Gucci, Louis Vuitton, Prada e molti altri nomi della fascia alto del mercato. Non è difficile, ancora oggi, vedere le migliori copie sui peggiori marciapiedi del mondo.

Questo tipo di produzione tende ad accaparrarsi la manodopera specializzata dei nostri comparti produttivi, offrendo magari opportunità grosse di guadagno, che invece si rivelano misere opere di sfruttamento.

In passato, infatti, abbiamo visto come il progetto VeriGood, messo in piedi da Francesco Visone, offre agli artigiani del falso la possibilità di ricominciare.

In un cammino a ritroso, quindi, VeriGood converte il lavoro dei nostri artigiani, collocandoli nella Filiera Legale.

PELLETTERIA

La pelletteria napoletana ha un urgente bisogno di rinascere sotto nuove luce e nuovi racconti.

I suoi produttori sono stanchi di combattere, ancora, contro le ombre che hanno inquinato il nostro passato.

Attraverso le mie Recensioni alle Borse che compro cerco di portarti nelle bellissime realtà che esistono nella produzione. Sia a Napoli, che nel resto del mondo.

Questo è il mio modo di contribuire alla lotta alla contraffazione.

Informarti sulla Filiera Legale, sulla qualità delle borse, sui design esclusivi e sulle alternative oneste ai marchi di lusso…significa portarti, poco a poco, verso un acquisto consapevole. Qualora tu faccia parte del pubblico.

Se, al contrario, sei un addetto ai lavori, proprio come me, allora il mio messaggio per te è differente: lavoriamo assieme per la nostra pelletteria!

Raccontiamola, sopportiamola, investiamo sul nuovo e su una nuova comunicazione.

Adesso abbiamo bisogno di nuove energie per far conoscere la nostra Eccellenza!

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PELLETTERIA

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