ITALIC, BORSE DI LUSSO A BASSO COSTO: PERCHÈ NON PUOI FIDARTI?
Italic è un sito che propone borse identiche a quelle dei marchi di lusso, ma a prezzi stracciati.
Italic è un marchio; e offre al suo pubblico un “Lusso Democratico” , in cui il prezzo è accessibile grazie al passaggio diretto dal produttore al consumatore.
MA SOPRATUTTO, ITALIC TI DICE CHE LA MANIFATTURA DELLE SUE BORSE È LA STESSA DI QUELLA DEI MARCHI DI LUSSO, CIOÈ GLI STESSI ARTIGIANI CHE LAVORANO PER PRADA LAVORANO ANCHE PER ITALIC.
Non ti sembra assurdo?
Prima di addentrarci nell’attività di Italic e in tutti i suoi punti oscuri, è importante soffermarci qualche secondo sulle borse inspiration, cioè sui modelli che richiamano le borse famose. Ossia, le borse proposte da Italic.
Una borsa inspiration è una borsa che “si ispira” ad un modello già esistente, prendendone il design e lo stile. In pratica, è una rivisitazione molto “accurata” di una borsa già famosa.
Dietro la borsa inspiration, in sostanza, esiste un marchio che sceglie di investire i soldi sulla manodopera e sul materiale, ma non sulla creazione. Cioè sul design e il tono stilistico.
In un certo senso, è una produzione che “si appropria” del lavoro di qualcun altro; qualcuno che ha speso tempo e soldi per creare un modello innovativo e funzionale.
In sostanza, non viene rispettata la proprietà intellettuale del marchio in questione.
Tuttavia, le borse inspiration sono tante e molto vendute. Si tratta di un’attività legale che finora non ha trovato ostacoli nel fashion system.
Se domani decidessero di bloccare la produzione delle borse inspiration (ma anche di tutti gli altri prodotti della moda), dovrebbero chiudere bottega moltissimi brand che conosciamo.
Ebbene, Italic vende borse “uguali” a quelle proposte nelle vetrine del lusso, ma a prezzi molto inferiori.
Inoltre, il portale sottolinea costantemente, con le didascalie al prodotto, che quella borsa è stata fatta dagli stessi produttori che lavorano per la filiera del lusso.
E questo, cara amica, è qualcosa di improbabile.
Io sono una produttrice di Borse Made in Italy e lavoro per alcuni marchi del lusso, radicandomi nella scuola artigianale che da sempre distingue il nostro settore.
E LA VERITÀ È CHE non potrei produrre le stesse borse per un brand che mi chiede di copiare. E Le ragioni sono abbastanza intuitive.
Innanzitutto un marchio di lusso non potrebbe accettare tale convivenza produttiva, perché significherebbe legittimare una concorrenza sleale che, in aggiunta, “copia” i suoi modelli.
Inoltre, l’artigiano in questione, nel turbine di questo sdoppiamento, farebbe concorrenza a se stesso.
I prezzi proposti dal sito Italic sono decisamente convenienti.
UNA BORSA ITALIC ISPIRATA AL MODELLO SAINT LAUREN (1.080 DOLLARI) COSTA 180 DOLLARI.
La comparazione tra i prezzi non l’ho fatta io, ma viene riportata direttamente sul sito Italic.
L’ottimo lavoro di comunicazione è proprio questo: il sito Italic ti propone la borsa “copiata” al lusso, riportando tre prezzi differenti.
- Il prezzo del marchio di lusso
- Il prezzo di un altro portale di vendita
- Il prezzo Italic, cioè il più conveniente
Inoltre ti informa che il prezzo Italic è il “prezzo di costo”.
Pertanto, mi chiedo, quale sarebbe il guadagno del sito, dal momento che mette in vendita la borsa al prezzo di fabbrica (?!).
ITALIC: VERSO LA LEGALIZZAZIONE DEL FALSO
Sono ormai diversi anni che cerco, tramite i miei canali, di combattere la Contraffazione. Come lo faccio?
- Tramite le Mie Recensioni alle borse: sul mio canale youtube e su questo blog puoi trovare le mie opinioni circa le borse che compro. NESSUNO MI PAGA PER RECENSIRE UN MARCHIO O UN ALTRO, ma scelgo le borse da acquistare grazie ai tuoi suggerimenti oppure alle mie “scoperte” in rete. Questo significa RACCONTARE tutto ciò che da vita alla borsa, dalla storia del brand fino a quella delle persone che ci sono dietro: si tratta di accendere una luce sui marchi onesti della nostra filiera produttiva, proponendo alternative valide agli acquisti falsi o comunque di cui non conosci la provenienza.
- Tramite i miei articoli dedicati, i quali cercano di portarti nei retroscena della produzione, raccontandoti Verità di cui si parla poco e che possono supportare i tuoi acquisti. Sempre più consapevoli, e in linea con i tuoi valori.
- Tramite la mia attività sul web e sulle pagine social, che punta alla creazione di una Rete: persone appassionate – addetti ai lavori – consumatori coscienti – produttori della pelletteria – figure istituzionali – associazioni di settore CHE UNITI POSSONO SALVARE LA COMUNITÀ DALLE ATTIVITÀ CRIMINALI CHE SPECULANO SUL MERCATO DELLA CONTRAFFAZIONE, CON GRAVISSIME RIPERCUSSIONI SULLA NOSTRA ECONOMIA.
Ebbene, un portale come Italic mi ha scosso profondamente.
Permettere di pubblicizzare borse “copiate”, a basso costo è oltremodo pericoloso.
Dando per scontato che la produzione Italic sia legale e che avvenga all’interno di siti produttivi a norma e controllati, esiste un PERICOLO INCOMBENTE dietro queste dinamiche piuttosto ambigue.
PERCHÈ?
HAI MAI SENTITO PARLARE DEL “MERCATO PARALLELO?”
Circa un trentennio fa, quando nella produzione tessile e pellettiera vigeva confusione e poca supervisione, succedeva che alcune fabbriche si davano ai giochi di magia con i numeri.
Magari, il terzista di turno (cioè il produttore che lavora per i brand) poteva creare un numero superiore di borse rispetto alla quantità richiesta dal marchio, usando i materiali che avanzavano dalla produzione.
Le borse così realizzate venivano vendute in un mercato detto “parallelo” , perché adiacente a quello originale. La borsa era la stessa. I materiali pure. Ma non era una borsa legale, perché il marchio ignorava l’esistenza.
Queste borse venivano così vendute nel mercato illegale, non come copie fatte bene. Ma come borsa originale sottratta al suo destino. Una grande opportunità per il pubblico, che avrebbe pagato molto meno.
Tuttavia, nel frattempo, il marchio onesto stava perdendo “clienti”; e stava perdendo, quindi, le risorse che permettevano di mantenere in piedi l’azienda. Per azienda, intendo le Persone che ne facevano parte.
A volte dimentichiamo che dietro la filiera produttiva, esistono famiglie, artigiani, lavoratori, i nostri stessi fratelli.
TALE MERCATO PARALLELO NON SEMBRA FORSE IL LAVORO DI ITALIC?
O almeno, non è quello che ci sta dicendo Italic, quando parla della “stessa manifattura di Celine“?
Ci sono molti punti di contatto in queste due storie.
Pertanto sarebbe come “legalizzare” qualcosa di mostruoso: una produzione collaterale a quella originale, ma priva di autenticità poiché copia perfetta.
ED È QUESTO CHE VORRESTI INDOSSARE?
Io no.
Io cerco l’autenticità. Una borsa che parli di me e dei colori che ho dentro. Una borsa che diventi un tutt’uno con i miei oufit preferiti.
Come per esempio, una borsa fatta dall’artigianato dei vicoli di Napoli. Esatto, un artigiano nella sua antica bottega.
Quella è una borsa originale!
Il concetto di “originale” ci è sfuggito di mano.
Per molto tempo ci hanno fatto credere che Originale sia una borsa griffata. Cioè una borsa di un marchio di lusso. O comunque di un brand super-famoso e acclamato sulle passerelle delle Città della moda.
Mentre non è così.
Abbiamo subìto la comunicazione del fashion system, senza riflettere.
Una borsa originale è una borsa che viene dalla Filiera Legale, che viene prodotta in un’azienda onesta, grazie alla manodopera specializzata. Una borsa autentica è una borsa uguale solo a se stessa.
Personalmente, preferisco una borsa artigianale che profuma di concia vegetale anziché un prodotto seriale di cui non conosco la provenienza, e che simula un modello iconico di lusso, come la Birkin di Hermes, una delle borse più riprodotte al mondo.
COSA NE PENSI?
A mio parere, Italic è una grande manovra di marketing che si è rivelata geniale.
- Il nome del portale, Italic, rievoca l’eccellenza italiana: la pelletteria, l’alta sartoria, la manifattura delle calzature, i poli conciari sono punti fermi della nostra arte nel mondo. L’intero globo pensa all’Italia quando si tratta di moda e produzione.
- Tutte le espressioni che vengono adoperate sul sito riportano all’occasione di avere una borsa di lusso al “prezzo di costo”, premendo sull’idea diffusa che è le borse griffate le paghi molto solo per l’importanza del “nome”.
- La comparazione dei prezzi è uno strumento molto efficace nel marketing attuale: basta immaginare il successo di Facile.it o di Trivago, dovuto proprio alla ricerca del prezzo più basso.
- Il sito è progettato in modo esemplare: è semplice ed intuitivo; funziona bene e conduce il pubblico direttamente all’acquisto rapido.
- Sebbene la manodopera non sia la stessa dei brand del lusso, chissà, tale riferimento è prezioso per la vendita, poiché l’utente tende a pensare “Se non fosse vero, non potrebbero metterlo per iscritto!”.
In sostanza, la presenza in rete di portali di questo tipo danneggia la consapevolezza del pubblico.
Se continua a persistere l’idea che i soldi spesi per un brand del lusso sono soldi “ingiusti” e che esistono paladini della giustizia (come Italic) pronti ad equilibrare questi capricci di mercato, allora anche la mia attività non ha più senso: né quella di produttore del vero Made in Italy, né quella rivolta all’informazione.
La produzione Made in Italy richiede tempi, metodi e costi specifici. Piuttosto lontani dal lavoro seriale e standardizzato. Soprattutto se mettiamo in conto che un sito produttivo italiano si fa carico di tutte le spese e la burocrazia che il nostro paese richiede.
La mia continua comunicazione sul web, diretta ad INFORMARTI e a sensibilizzarti circa gli acquisti originali, lo studio del prodotto, la sua provenienza legale e certificata…è un lavoro che si perde di fronte il concetto che Italic vuole sottolineare: “I marchi della moda vogliono truffarti!”.
In conclusione, credo che siamo in un territorio molto pericoloso, al confine della legalità e dell’etica professionale. Un territorio che potrà permettere molte ambiguità e molti colpi bassi se i brand della moda non faranno nulla per evitarlo.
Continua a seguirmi e a scoprire le verità della produzione!
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