Borsa Le Ruts: la storia di Serena e la forza delle radici. La recensione
Oggi ti parlerò della borsa Le Ruts, un accessorio radicato nel Made in Italy e nella passione di una giovane donna che ha avuto l’audacia di cambiare la sua vita senza guardarsi più indietro.
Come sai, le storie mi piacciono molto.
Ancor di più se raccontano di donne e di scelte coraggiose. Perché tutte noi abbiamo dei sogni, ma non sempre si trasformano in altro.
Quante volte hai pensato di mollare tutto e di dedicarti al tuo progetto personale?
Forse anche Serena ha fatto più volte questo pensiero, senza mai metterlo in pratica. Almeno fino al giorno in cui è nato Le Ruts, il brand di borse artigianali che parla della sua arte.
Serena Trapanese, 31 anni, vive e lavora a Cava de’ Tirreni, una splendida cittadina che apre le porte della costiera amalfitana.
Il richiamo alle “radici” darà il nome al suo marchio, Le Ruts.
Ed è a Cava che nasce il suo laboratorio di borse; borse dal taglio gipsy glamour che si ispirano alle note vintage, ma anche allo stile rock.
Borse ad edizione limitata perché create con pelle e tessuti provenienti, per lo più, da quegli angoli della moda pieni di esuberi e campionari invenduti.
Secondo Serena la moda del futuro avrà altre priorità, oltre alla matrice estetica; come, ad esempio, la volontà di essere sostenibile e meno protagonista dello spreco.
Ma Chi era Serena prima di dare alla luce il suo preziosissimo brand?
Ecco una storia che amerai!
Borsa Le Ruts: una giovane mamma che cambia strada!
Ho incrociato il brand Le Ruts grazie a Martina Esposito, un’imprenditrice napoletana che rifornisce alcuni marchi della moda, per quanto riguarda la pelle.
Dopo l’intervista su questo blog e sul mio canale youtube, Martina è diventata un’amica. Ed è sempre pronta a suggerirmi nuove borse da provare!
È un’addetta ai lavori, per cui so che dietro i suoi consigli, c’è sempre una pelletteria di qualità.
Quando mi ha parlato di Le Ruts, sono andata subito a sbirciare sui social.
E ho visto il volto di Serena, un volto familiare.
In effetti, l’avevo già conosciuta. Molti anni fa, quando era appena uscita dalla Scuola di Alta Pelletteria di Scandicci, in Toscana.
Ma la storia professionale di Serena nasce molto prima.
Laureata in Fashion Design, sceglie di seguire un master in Texile Design; ma, lavorando in alcune aziende del settore, tra la Campania e la Toscana, si accorge che quel lavoro a computer le stava stretto.
Fino a quel momento aveva studiato e lavorato per diventare stilista, ma forse non era ciò che le “si cuciva addosso” perfettamente.
Così, si iscrive alla Scuola di Alta Pelletteria in Toscana, dove ha imparato l’arte della pelletteria del Made in Italy. Quella che profuma di tempo e di artigianato.
Terminato il percorso formativo, trova lavoro in una grande azienda nella periferia nord di Napoli. Circa 70 chilometri da casa sua.
La spola non è semplice da affrontare tutti i giorni. Ma quando si è giovani e motivati, non diventa un ostacolo insormontabile.
E così è stato per Serena, fino al 2020.
L’anno in cui l’intero globo ha incontrato il dramma della pandemia è stato anche quello in cui Serena ha scoperto di aspettare una bambina.
L’inizio della gravidanza, l’avvento del lockdown e la distanza tra casa e lavoro, spingono la giovane artigiana a lasciare l’azienda.
Così nasce l’idea di dedicarsi al suo progetto personale.
Quello che aveva in mente da sempre e che prenderà il nome di Le Ruts.
Non è semplice lasciare un lavoro per affrontare un cammino solitario, a livello professionale.
Ma quando si tratta dei propri sogni, allora l’energia si mette in moto senza badare alle riserve.
Da imprenditrice, designer e artigiana del proprio brand, Serena inizia a confezionare le prime borse con la pelle rimasta invenduta, o pezzi di campionari che non venivano usati per la produzione. Rigorosamente, pelle di qualità.
Come mi ha raccontato, inoltre, la Città di Cava de’Tirreni, una piccola perla della provincia di Salerno, ha messo in piedi un progetto molto carino: una sorta di galleria commerciale, all’interno di un palazzo storico, composta da 12 botteghe artigianali.
Ed è proprio quello di cui ha bisogno la nostra comunità.
Anche io lavoro nella pelle: la mia azienda produce borse di pelle Made in italy per alcuni marchi della moda; conosco il prestigio dei nostri comparti produttivi, nati dalle radici di un’eccellenza indiscutibile, ma conosco anche i loro limiti.
Chi fa parte di questo scenario, sa che bisogna combattere molto per mantenerlo vivo.
Ed io combatto.
Una delle mie armi è proprio questo blog, tramite il quale ti parlo delle borse originali, ossia create e prodotte dalla filiera legale.
E ti parlo di tutto quello che c’è dietro.
Affinché ogni tuo acquisto sia sempre più consapevole e motivato.
Non prendo soldi per presentarti i marchi delle mie recensioni.
Il mio guadagno è un altro. E riguarda la mia lotta alla contraffazione, il mercato più speculativo e dannoso del sistema criminale.
Tuttavia, un mercato florido, ahimè.
Ogni persona in più che arriva a conoscere i danni della contraffazione grazie ai miei articoli o ai miei video, rappresenta il mio “guadagno”.
Non quantificabile dal punto di vista economico.
Adesso, pensiamo alle cose belle.
Andiamo a vedere tutti i dettagli della mia nuova borsa. Sarà promossa?
Borsa Le Ruts: ecco il modello che ho scelto!
La mia borsa Le Ruts è una Maxi Clutch Macaron, in nappa semi-lucida, tessuto interno in poly-cotone, accessori color nickel e color verde bosco con stampa in pitone.
Ho pagato 168,00 euro e mi è arrivata in qualche giorno.
Essendo borse artigianali e non prodotte in serie, bisogna aspettare qualche giorno in più per la consegna. Ma va bene così!
La mia borsa ricorda lo stile retrò-chic e porta una tracolla con spalline in pelle; in questo modo posso portarla a mano o con tracolla. In realtà, credo sia la mia prima clutch ad averne una.
Questo dettaglio mi piace molto!
VEDIAMO I PARTICOLARI:
- Il colore della mia borsa mi ha subito conquistato! Di solito indosso il nero, il blu o colori abbastanza neutri. Ma quando ho visto questo tipo di verde, non ho esitato…
- La mia borsa appare molto leggera; e appena la apro trovo un bigliettino di ringraziamento scritto da Serena: una bella coccola!
- Il volume della borsa non passa inosservato, così come le morbide pieghe che scendono, simmetricamente, sui due lati.
- La borsa è rimboccata, quindi non presenta tintura. Tranne che sulle spalline in pelle in prossimità della tracolla: qui la tintura è ben fatta e non “gratta” sotto mano.
- All’interno la borsa è completamente vuota: il fatto che non ha taschini potrebbe essere un problema, dal momento che tenderò a spargere le cose un po’ ovunque. Ma la parte interna sembra più spaziosa di quanto pensassi!
- Mi piacciono molto gli accessori, che sono una componente molto importante della borsa, per cui credo che non dovrò preoccuparmi di come reagiranno al tempo. Cioè spero che non si faranno scuri!
Borsa Le Ruts: è promossa?
Quando acquisti un prodotto di un piccolo brand, aiuti quel progetto a crescere. E chi c’è dietro, a sognare.
In questo caso, sono molto contenta di aver partecipato attivamente allo sviluppo del marchio di Serena. Soprattutto perché si tratta di artigianato Made in Italy.
Non mi stancherò mai di ripetere quanto sia importante scegliere prodotti di qualità.
Non solo per “fare bella figura con le amiche”, ma per salvaguardare la produzione legale e il ciclo economico:
- una borsa onesta avrà rispettato le norme ambientali
- avrà pagato i lavoratori onesti nel modo adeguato
- non andrà a finire nei rifiuti in poco tempo, evitando di aumentare i problemi di riciclo e smaltimento.
E poi, in questo caso, si tratta di una donna che si è messa in discussione. E lo ha fatto con le proprie mani, letteralmente!
Per cui, ti consiglio di dare un’occhiata alle borse di Serena Trapanese, perché la mia borsa Le Ruts è promossa!
Voti (0/5)
Cuciture | 4 |
Tintura | 4 |
Rifiniture | 4 |
Rapporto qualità/prezzo | 4 |
Utilità | 3 1/2 |
Cosa ne pensi?
Guarda il video della mia recensione alla borsa Le Ruts!
Scrivi qui sotto per consigliarmi un’altra borsa da raccontare!
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
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