Borsa Cannella: da Napoli, alle scene internazionali. La recensione

Oggi vedremo da vicino la borsa Cannella, il mio nuovo acquisto Made in Italy.

Cannella è un marchio che conosco da sempre.

Perché napoletano. E perché presente sul territorio con numerosi monomarca, nelle strade più centrali e nei centri commerciali più grandi.

Ma non avevo mai comprato, prima d’ora, una borsa Cannella.

E sono contentissima di scoprirla insieme a te!

Il primo aspetto importante del marchio napoletano è il suo ritorno in Italia, e precisamente in Campania, dal punto di vista della produzione della pelletteria.

Sono molti i brand che stanno cercando di riportare la manifattura nel nostro paese, pronti a ricongiungersi al Made in Italy e ai valori che l’hanno reso un’eccellenza mondiale.

Ma non è sempre facile.

Per molto tempo, la produzione offshore è stato un vero e proprio trend. Sempre più imprese hanno scelto di trasferire fuori porta intere fabbriche, alla ricerca di un costo di manodopera minore e una pressione fiscale più accettabile.

Tuttavia, tali scelte imprenditoriali si sono riversate sulla nostra economia, sempre più lacunosa. E sulla mancanza di lavoro, soprattutto nell’ambito manifatturiero, che un tempo ha dettato la storia dell’artigianato mondiale.

Per questo, sono sempre molto entusiasta di sapere che una nostra azienda è tornata a casa.

Soprattutto perché io stessa faccio parte dell’immensa e complicata famiglia del Made in Italy: produco borse di pelle conto terzi per alcuni marchi famosi della moda. La mia azienda è stata costruita dai miei genitori sulle fondamenta della pelletteria napoletana.

Ed io, con amore e sacrificio, porto avanti il nostro sogno. Giorno dopo giorno.

 

borsa cannella
la mia azienda

Il Made in Italy sa essere molto ostinato. Ma sa regalarti molte gioie, soprattutto quelle legate ai profumi della qualità.

E Cannella è un’azienda che ce l’ha fatta.

È riuscita a tornare a casa, grazie alla grande professionalità e all’impegno manageriale che, negli anni, hanno contraddistinto il marchio napoletano, ormai consolidato sulle scene internazionali e in quelle virtuali, con la svolta digitale delle vendite.

Del resto, è quasi impensabile oggi, non essere presente in rete e non arrivare al pubblico del click.

Prima di andare avanti con la storia del brand e la recensione alla borsa, è importantissimo per me ricordarti che NESSUNO MI PAGA PER PARLARE DI BORSE.

Le mie recensioni non sono attività pubblicitarie. Ma attività libere.

Lo faccio perché credo che la migliore arma contro il nemico comune sia proprio l’informazione. Consapevole e sincera.

Qual è il nemico comune, dici?

Il mercato del falso.

La contraffazione è uno dei traffici più deleteri della comunità, dal momento che toglie miliardi di euro all’anno ai comparti della produzione, all’economia nazionale e al lavoro onesto.

Comprare una borsa falsa significa mettere i tuoi soldi in mano alle organizzazioni criminali. È questo che vuoi davvero?

Sono sicura di no.

Ciò che meriti, invece, da consumatrice e cittadina, è l’autenticità e il rispetto del lavoro legale.

Adesso, vediamo chi è Cannella e come è nato il marchio di moda.

Borsa Cannella: il disegno dei Destino, fratelli e creatori del brand…

La storia di Cannella è una di quelle cresciute poco a poco sotto agli occhi di un’intera famiglia. Quella dei Destino.

Non è difficile trovare nelle aziende italiane la gestione familiare. Forse perché in passato era l’unica ad esistere.

Adesso, i tempi sono diversi. Ma le radici più solide, sono ancora ampiamente visibili.

Il piccolo negozio che ha dato vita a tutto il resto era situato a Piazza Mercato, una delle zone più popolari e centrali di Napoli.

Era il 1983 e la famiglia Destino iniziò a lavorare nell’ingrosso dell’abbigliamento.

Un’attività che si rivelò molto proficua; fino al punto di portare la piccola azienda alla creazione di un marchio proprio.

Nel 1993 nasce, così, Cannella.

La registrazione del brand apre le porte alla creazione di linee di abbigliamento personali, create su uno stile preciso: gli abiti Cannella delineano, da sempre, la donna elegante e sofisticata che sceglie un mood sobrio e in perfetta armonia cromatica.

Il pubblico di riferimento è quello della donna tra i 35 e i 55 anni, che sceglie un taglio ricercato, sia a lavoro che in strada.

Cannella inizia così la sua ascesa, investendo nei negozi monomarca sparsi per il paese e nella distribuzione tramite gli shop multi-brand.

Una svolta importante, tuttavia, arriva nel 2008, con la nascita dello showroom al Centergross di Bologna, grazie soprattutto all’intuizione di Nello Destino, come racconta Francesca Amoruso, responsabile dello showroom, in un’intervista a Il Resto del Carlino:

“Nello è scomparso nel 2014 e ci manca molto; era lungimirante e con una grande volontà”.

Quegli anni sono stati decisivi per Cannella, soprattutto per l’evoluzione delle sue linee di abbigliamento: le caratteristiche tipiche del sud, come l’abbondanza di ricami, colori e abiti da cerimonia, sono state ridisegnate per una donna più internazionale e casual.

Contemporaneamente, infatti, è avvenuta l’espansione all’estero, con punti vendita aperti in Giappone, Grecia, Tunisia, Libano, Portogallo, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca, Irlanda, Malta, Canada e altri.

Oltre alla vendita nei retail, il marchio napoletano che fa capo all’Organizzazione Grimaldi Spa, ha scelto di partecipare a numerosi eventi della moda internazionale, valorizzando la sua posizione sul mercato. Come:

  • International Curvy Fashion Fair di Berlino
  • Baltic Fashion&Textile in Lettonia
  • Supreme di Dusselforf e Supreme di Monaco, in Germania
  • la CPM di Mosca
  • Who’s Next a Parigi
  • la Central Asia Fashion di Almaty in Kazakistan
  • Italian Fashion di Bucarest in Romania.

Il claim del marchio, cioè la frase che ricorre assieme al nome, è da sempre “Italiana come me”; in effetti, soprattutto il mercato orientale è oltremodo affascinato dalla moda italiana e dal suo significato nella storia.

Per cui, deduco che proprio questa sia la mission del brand partenopeo: viaggiare nel mondo insieme allo stile italiano. Del resto, essere italiani è più che una garanzia nella moda.

Anche i volti scelti per le campagne pubblicitarie hanno, spesso, sottolineato l’accento mediterraneo dello stile Cannella, come l’attrice Bianca Guaccero, testimonial del brand e della bellezza italiana.

Il fatturato annuale di Canella, adesso, supera i 40 milioni di euro; esplorando le notizie che ho trovato, in rete, sull’azienda, ho letto che la Grimaldi s.p.a. offre anche la possibilità di aprire franchising Cannella, a chi fosse interessato.

Ovviamente esistono delle specifiche condizioni di apertura per accedere ad un punto vendita Cannella, ma l’idea del retail così distribuito non è affatto male.

Ma è arrivato il momento di andare a vedere da vicino la mia borsa Cannella.

Mi piace? È quello che mi aspettavo?

Borsa Cannella: ecco il modello che ho scelto!

borsa cannella

Ho comprato la mia borsa Cannella direttamente sul sito, approfittando dei saldi ancora presenti.

Ho scelto la Borsa in Pelle, con manici a spalla, colore nero.

Il prezzo iniziale era di 149,00 euro, ma con gli sconti l’ho pagata 44,70 + 4,90 euro di spedizione. Ho fatto un vero affare!

In realtà, avrei scelto il color tabacco con manici neri, ma purtroppo non era disponibile.

Per cui, ancora una volta ho comprato una borsa nera. Ma non mi dispiace affatto!

È un modello che si presta molto all’uso giornaliero, soprattutto in ufficio; e il nero è un colore che torna utile a questo proposito, perché potrò abbinarla su gran parte dei miei outfit.

Vediamo tutti i dettagli della mia borsa:

  • La borsa mi è arrivata in un packaging molto carino: una scatola logata e una busta abbinata. Questo tipo di pack mi fa decisamente vivere l’esperienza da negozio, per cui l’ho trovato piacevole!
  • La pelle della mia borsa mi piace molto: ha un buon odore ed è morbida al tatto; inoltre la borsa è molto leggera, ideale per “riempirla” di oggetti necessari e non (so che mi capisci!)
  • È una borsa a spalla, per cui i manici sono stati progettati per andare in spalla: mi piace molto la forma, dal momento che si presentano larghi alla base per poi restringersi un po’ verso il centro. Ma forse sono un po’ troppo “corti”, e mi chiedo se la borsa potrà calzare bene anche quando indosserò un cappotto più voluminoso.
  • I bordi della borsa non sono tinti, perché è completamente rimboccata; mentre i tira-lampo sì. La tintura non è presente ovunque, ma posso dire che non è male.

borsa cannella

  • La borsa non ha una chiusura completa, perché è provvista di un solo bottone a pressione che, tuttavia, lascia la borsa in parte aperta.
  • All’interno, trovo la fodera nera e una tasca grande con zip, con la mascherina su cui è stampato il logo del brand. Per il resto, è lasciata vuota, quindi sarò libera di riempirla anche con il mio portatile.

borsa cannella

La mia borsa, in sostanza, si presenta abbastanza bene, sia nelle lavorazioni che nell’aspetto funzionale, dal momento che è molto capiente.

Il design è asciutto e semplice, così come la struttura; e non ci sono particolari accessori di abbellimento: questo permette al brand di mantenere un costo accessibile, nonostante si tratti di un prodotto di qualità.

Infatti, il materiale principale, la pelle, ne dimostra il valore.

La mia borsa è promossa!

E ti consiglio un accessorio Cannella se cerchi una borsa stilosa, ma allo stesso tempo asciutta e sobria; oppure, se sei una donna che non ricerca tanto la tendenza, quanto la classe.

Hai mai comprato un prodotto Canella, accessorio o abbigliamento?

Fammelo sapere nei commenti, e dimmi come ti sei trovata!

Voti (0/5)

Tintura 3 1/2
Cuciture 4
Rifiniture 4
Rapporto qualità/prezzo 5
Utilità 5

Guarda il mio video alla recensione della borsa Cannella!

Scrivi qui sotto per consigliarmi un’altra borsa da raccontare!

Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

borsa cannella

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