Borsa SpazioIf: l’artigianato Made in Sicilia di Irene Ferrara . La recensione
La Borsa SpazioIf è un messaggio dalla Sicilia. Un autentico prodotto della manifattura sicula che ho scoperto grazie a voi e ai vostri immancabili suggerimenti.
È sempre più difficile, anno dopo anno, trovare brand originali che mostrino passione, attenzione e cura per la creazione unica, per la sostenibilità e per quella reinvenzione artigianale che rappresenta un importante valore aggiunto.
Da sola, forse non potrei trovare sempre ciò che cerco.
Ma con il tuo aiuto e la tua preziosa curiosità, riesco sempre ad acquistare borse particolari, arrivando fino agli angoli inesplorati del mercato.
Non tutte le borse che abbiamo visto, però, sono state promosse!
Alcune non ci sono piaciute. Mentre altre si sono rivelate veri e propri gioielli.
Tra pochissimo vedremo insieme la borsa SpazioIf, i suoi dettagli tecnici e tutte le particolarità.
Sei curiosa?
Ti anticipo che è una borsa totalmente fuori dagli schemi!
Ma, prima, devo ricordarti una cosa importante: le mie recensioni non sono pubblicità, cioè nessuno mi paga per parlare di una borsa o dell’altra.
Per cui, ti trovi in uno spazio libero, in cui conta solo una cosa: il racconto delle borse originali, ossia quelle prodotte e vendute tramite il mercato legale.
Questo è ciò che anima e nutre la mia lotta, quella alla contraffazione.
È da molti anni che mi espongo contro le dinamiche del mercato illegale, e lo faccio soprattutto tramite l’informazione.
Perché la contraffazione è il giro d’affari più pericoloso del mondo?
Perché la certificazione della filiera potrà salvare i nostri acquisti e la nostra economia?
All’interno dei miei articoli potrai trovare le risposte che ti servono.
A volte dimentichiamo che nel nostro piccolo possiamo cambiare le cose.
Boicottare le borse contraffatte, tramite l’acquisto consapevole, significherà supportare il ciclo onesto dell’economia. Quello che ti appartiene davvero.
Adesso tuffiamoci nella storia SpazioIf, un intreccio di artigianato e spinta identitaria.
Borsa SpazioIf: la storia di un’artigiana, designer, mamma e imprenditrice…
Irene Ferrara, classe ’81, è la fondatrice e la designer di SpazioIf, il brand che conosceremo oggi.
In un video presentato su Repubblica Tv ha raccontato che il suo progetto è partito da una stanza-laboratorio, senza immaginare che sarebbe arrivata nelle più importanti fiere di settore, tra Milano e Parigi, e nelle vetrine internazionali, fino al Giappone.
Un viaggio che, tuttavia, non ha mai disancorato l’anima dal punto focale del marchio: l’artigianato Made in Sicilia.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, Irene sarà contattata da un noto stilista della città per una collaborazione; tuttavia, quel lavoro durerà cinque anni e le permetterà non solo di fare esperienza nel mondo della creazione, ma di mettere da parte alcuni risparmi.
Grazie a quel piccolo salvadanaio, la giovane designer riesce ad aprire il suo primo laboratorio, piccino ma pieno di energia!
Nella prima fase, la creazione non riguardava prettamente le borse, ma diversi accessori: Irene ha iniziato creando foulard e monili realizzati con cristalli.
Una delle linee di gioielli firmati SpazioIf prende il nome di “Non vale una Lira” e vede come protagoniste le monete del nostro vecchio conio, convertite in singolari gioielli.
Un’altra linea, Chiamata Persa, è stata realizzata con la carta di vecchi elenchi telefonici, tramite l’arte degli origami; ogni pezzo creato prende il nome di una città italiana con il relativo prefisso.
Dopo alcuni anni dedicati ai gioielli e ad altri accessori, arriva il momento borsa.
Irene, designer e artigiana della sua prima ideazione, progettò la sua borsa in base al gusto e alle esigenze personali, senza pensare in quel momento alle regole del mercato e ai compromessi con i trend del pubblico.
Ne venne fuori una borsa molto funzionale e accattivante. Qualcosa che, senz’altro, poteva essere una proposta interessante nel mondo degli accessori.
Nel frattempo, era arrivata Carla a far parte del team SpazioIf, sorella di Irene.
E nel 2010 a Roma sarà aperta un’altra sede di SpazioIf, gestita da Carla e dedicata agli artigiani siciliani.
Irene non ha mai smesso di studiare e viaggiare per far crescere il suo marchio.
Dalle fiere di settore più rinominate, soprattutto a Milano, Parigi e Londra, alle brevi parentesi nella Capitale e nelle altre città del mondo, il suo lavoro l’ha portata ovunque. Soprattutto alla creazione di un’identità forte e consapevole, il punto nevralgico del suo brand Made In Italy.
Al Mipel, il più importante salone di pelletteria italiana dedicato alle borse, Irene Ferrara è stata la prima classificata al contest “Feel your rolling bag”, promosso dalla rivista Rolling Stone Italia; SpazioIf presentò la borsa Tartaruga, progettata totalmente dalla sua fondatrice.
Ma un altro punto di forza del marchio, a mio parere, è il modo che ha scelto per esistere: SpazioIf si affida, da sempre, ai laboratori artigianali di Palermo, selezionando con attenzione i materiali per le sua borse.
Quando mi è arrivata la borsa SpazioIf e ho letto il nome dell’artigiano che l’ha creata, sono rimasta senza parole.
Da sempre, mi batto per l’artigianato e la necessità di raccontarlo al pubblico, in modo da valorizzare la risorsa più importante che abbiamo, la mente umana.
Tutto ciò mi riguarda da vicino, perché anche io sono un’imprenditrice: produco borse di pelle conto terzi, collaborando con alcuni brand della moda internazionale. La mia azienda conta circa 25 dipendenti, e ognuno è un regalo prezioso.
Penso che di fronte la bellezza di una squadra che funziona con amore, si sbriciola quell’idea di lavoro aziendale, freddo e distaccato.
Sul sito ufficiale di SpazioIf ho letto una frase che condivido a pieno:
Un oggetto ci attrae quando scopriamo in lui un’identità e una storia che vorremmo ci appartenesse.
Spesso, mi innamoro delle borse perché mi immergo nelle loro storie.
In fondo, la dimensione umana è ciò che resta oltre ogni acquisto. Ogni oggetto.
Quando si parla di sostenibilità, io penso anche a tutto questo.
E SpazioIf si ritiene un brand molto sostenibile; se non altro perché, secondo la Ferrara, la pelletteria artigianale è sempre stata uno dei comparti più sostenibili della produzione:
“(…) L’artigiano conserva, recupera, riusa, ripara, lo fa da sempre ed è il suo modo consueto di lavorare che usa il tempo a favore del recupero e non crea sprechi.”
E poi: “Cosa c’è di più sostenibile di comprare un oggetto che dura nel tempo (…) ?”
A proposito di eco-compatibilità, puoi leggere il mio articolo dedicato alla pelle e alla sua caratteristica di essere tra i materiali più sostenibili dell’industria della moda.
Quello che emerge chiaramente è che SpazioIf non è il mondo della produzione seriale e del packaging industriale, ma un micro-cosmo di manualità e borse limitate. Nate perché hanno già una meta.
Ma oltre ad essere artigiana e imprenditrice, Irene è anche una mamma.
All’interno del blog del sito SpazioIf, la donna ha dedicato un articolo al tema delicato di essere madre e lavoratrice in un sistema frenetico e complicato.
Ma, soprattutto, in un mondo in cui tutti ti ripetono la stessa cosa: “Vedrai quando avrai figli…”
Tuttavia, le cose per la giovane designer non si sono complicate molto; sarà stata l’ansia da prestazione dovuta a quelle parole che risuonavano nella testa, ma il suo marchio non solo è andato avanti, ma è cresciuto.
Durante le due gravidanze, infatti, Irene ha creato le linee più originali del brand: Pagoda e Segmenta nella prima gestazione; Sfrido, nella seconda.
Forse è vero che la maternità porta molta creatività, al di là dei possibili disagi!
Irene Ferrara è così mamma di tre figli: Chiara, il piccolo Paolo e… SpazioIf.
Attualmente, il brand Made in Sicilia è ampiamente apprezzato e sviluppato in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti, oltre alla forte presenza on-line attraverso i social e l’e-commerce del sito.
Sei pronta, adesso, per scoprire la mia borsa SpazioIf?
Borsa SpazioIf: ecco il modello che ho scelto!
La borsa che ho scelto è uno zaino SpazioIf, modello Pagoda, in pelle, dalla forma decisamente singolare.
Il mio zaino prende le sembianze della pagoda giapponese, quell’edificio che si sviluppa in verticale, come se formato da diverse casette sovrapposte.
Ma la struttura è stata studiata per lasciare la sua tridimensionalità e diventare piatta; uno zaino salva-spazio da portare in valigia o da riporre facilmente in un cassetto.
Mi ha colpito molto il progetto che sta alla base del mio zaino SpazioIf, perché oltre ad essere innovativo, è realmente funzionale, e propone un design fuori dagli schemi.
Sarà l’ossessione per l’ingombro, sarà la mia passione per gli origami, o il semplice vezzo di creare una borsa che diventa ordinatamente piatta, per il gusto architettonico di vedere il movimento ogni volta che si richiude su se stessa, pagoda nasce così: una forma in movimento che magicamente diventa tridimensionale, come una pop-up-bag.
Anche la descrizione del prodotto è pensata e dettagliata, andando oltre le consuete informazioni tecniche.
Questo mi dice molto sul brand, sulla sua fondatrice e sulla volontà di creare relazioni vere con chi sceglie i prodotti. Non si è solo clienti, ma parte di una squadra.
Ho acquistato il mio zaino Pagoda sul sito ufficiale del brand e l’ho pagato 283,00 euro.
Vediamo tutti i dettagli della mia borsa SpazioIf:
- La borsa mi è arrivata in un packaging molto carino: la flanellina che accompagna la borsa è fatta a mano e porta il logo del brand.
- Assieme alla borsa, trovo un biglietto che parla del brand e del progetto di Irene Ferrara.
- In aggiunta, trovo la descrizione della mia borsa e il nome dell’artigiano che l’ha prodotta, Maurizio. Questa scelta l’ho adorata!
- Il mio zaino profuma moltissimo; questo mi dice molto sulla qualità della pelle, la quale mostra sotto mano tutta la sua morbidezza.
- La forma mi ha subito conquistata e la misura è proprio adatta a me!
- Ha una chiusura principale con cerniera in capo alla borsa: non pare molto ampia, quindi non so cosa riuscirò a far entrare nello zaino e se potrò inserire il mio portatile. Ma te lo dirò senz’altro dopo averlo utilizzato, quindi continua a seguirmi!
- La base dello zaino è l’unica parte rigida e farà da sostegno quando lo chiuderò su se stesso.
- Non vi è tintura, la pelle è lasciata al naturale. Anche i manici e gli spallacci dello zaino non presentano tintura, né sul corpo né sui bordi.
- Le cuciture mi piacciono molto: sono più chiare della borsa, a contrasto, diventando quasi decorative.
- All’interno, trovo un’unica tasca utile per riporre oggetti più piccoli, che riporta il logo del marchio.
Il mio zaino SpazioIf è decisamente un modello unico, mai visto prima.
La sua bellezza, inoltre, non è data da accessori estetici: a comandare sono la pelle, il design e l’intuizione della creatrice.
La mia borsa SpazioIf è decisamente promossa!
Mi piace il prodotto, la sua identità irruente, il progetto che ha fatto nascere il brand e la personalità di Irene, per quello che ne ho potuto carpire.
Anche io sono mamma, imprenditrice e lavoratrice. E sono una donna del sud.
Conosco bene il mondo a cui siamo chiamate a rispondere, e senza alcuna retorica, posso dirti che non sono sempre rose e fiori.
Impegno e determinazione dovranno essere esponenziali, per raccogliere risultati “normali”; e sai cosa penso?
Che ne vale la pena! Affinché domani le nostre figlie troveranno qualche porta socchiusa, e qualche sogno più vicino al cuore che al cassetto.
E tu, cosa ne pensi? Ti piace il mio zaino SpazioIf?
Voti (0/5)
Cuciture | 4 1/2 |
Tintura | Assente |
Rifinitura | 5 |
Rapporto qualità/prezzo | 4 1/2 |
Utilità | 4 1/2 |
Guarda il video della mia recensione alla borsa SpazioIf!
Consigliami un’altra borsa: scrivi nei commenti!
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
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Salve Ornella….
Sono una Siciliana di AciTrezza che vive in Veneto lungo la Riviera del Brenta rinomata e conosciuta come Città della Moda qui molti artigiani come te producono e lavorano pellami e cuoio per i Brand più famosi Gucci, Prada, Tom E. Louis Vuitton, Bottega Veneta, etc….etc…
Io da un po di tempo lavoro per una ditta Artigiana che produce intreccio sulla pelle per le Borse e scarpe di Bottega Veneta.
Hai mai pensato di lavorare l’intreccio di pelle sulle tue borse come inserto o una cosa particolare…?? Io vorrei ritornare e trasferirmi giù nuovamente perché la mia terra mi manca! Magari potrei un giorno lavorare presso la tua ditta come intrecciatrice pelle….pensaci! Saluti.
P.S.
La tua borsa Spazioif bella originale complimenti! potresti rintracciarla sarebbe più IN…
M.Grazia Mirabella
Ciao Maria Grazia che bello leggere questo commento 🙂
Io non ho un mio brand e le borse che vedi non le produco ma le acquisto per raccontarle.
Sarebbe bello poter avere un reparto di intreccio.
Chissà un giorno <3
Un abbraccio