Colibrì Bag, il mio zaino Made in Milano. La recensione
Colibrì bag è il nuovo zaino che si è aggiunto alla mia collezione di borse!
Sei pronta a scoprire il mio nuovo acquisto Made in Italy?
Tra pochissimo andremo a vedere tutti i dettagli e la manifattura della mia nuova borsa, con la recensione al prodotto e il test di utilizzo per scoprirne le funzionalità.
La storia che conosceremo oggi è Made in Milano, un distretto manifatturiero che per molti anni è stato vivace e fecondo. Non che ora non lo sia, ma i cambiamenti che sono avvenuti in Italia, dopo l’arrivo delle fabbriche asiatiche e la fuga dei nostri verso i paesi esteri, hanno toccato anche l’interland milanese, riducendone i numeri.
Ma le crisi arrivano per essere superate. E per costruire qualcosa di nuovo.
Come hanno fatto le imprenditrici di Colibrì bag; e come fanno tutti i marchi che esploriamo su questo blog, tra recensioni alle borse e racconti umani.
Se già mi conosci, sai che faccio recensioni alle borse per raccontare tutto quello che c’è dietro al prodotto, dai materiali alle persone che l’hanno ideato.
Lo faccio perché, in fondo, la parte che non si vede è quella che ha più valore.
Sono nata e cresciuta in una fabbrica di pelletteria, e conosco bene la mole di lavoro che precede una borsa di qualità. Quella concepita secondo gli standard del Made in Italy.
Così, tramite questo blog e gli altri canali digitali, ho scelto di raccontarlo.
In fabbrica ci vivo ancora, producendo borse di pelle conto terzi per alcuni brand di moda.
Per cui mi definisco una pellettiera digitale.
La mia battaglia principale è quella contro la contraffazione, ossia la produzione e la vendita di borse e prodotti falsi.
Non mi stancherò di ripeterti quanto sia dannoso e criminale il mercato del falso, che distrugge le fondamenta della nostra comunità: le aziende oneste.
Per questo motivo recensisco borse originali e lo faccio in modo libero e indipendente: nessuno mi paga per parlare di borse, né accetto regali da alcun marchio.
Sostengo le aziende del Made in Italy comprando di tasca mia ogni borsa che trovi sul mio blog. Del resto, è sempre stato così: il sostegno concreto è l’acquisto.
Per cui, benvenuta sul mio blog, uno spazio libero e pieno d’amore…per le borse, per la pelletteria e per le competenze artigianali, sangue della nostra manifattura.
Adesso, tuffiamoci in una nuova storia. Quella di Jessica e Daniela.
Colibrì Bag: la pelle del marchio Made in Milano
Siamo quelle che credono nel futuro, quelle con la risata contagiosa, quelle che preferiscono una tenda sotto le stelle a un hotel stellato.
Siamo quelle che cantano a squarciagola in macchina, quelle sempre pronte a partire, quelle che ogni giorno è un’avventura (…).
Loro sono Jessica Gregorio e Daniela Comi, le due donne che hanno dato vita a Colibrì Bag, il brand che ho scoperto grazie al mio nuovo libro.
In che modo?
Jessica e Daniela, qualche tempo fa, mi hanno contattata per acquistare il mio libro “Fake no grazie!”, che tratta il problema della contraffazione e del mercato delle borse false.
Di natura, sono molto curiosa. E quando si tratta di borse e nuovi marchi di accessori, la mia curiosità si moltiplica esponenzialmente.
Così, quando le due donne mi hanno parlato dell’esistenza del marchio e del progetto che avevano realizzato, non ho potuto fare a meno di andare a curiosare sulle pagine social.
Quello che ho visto mi è piaciuto molto: borse e zaini dal design semplice e minimale, valorizzati dalla loro stessa sostanza, la pelle.
Il materiale, in questo caso, diventava protagonista assoluto.
Questa è stata la mia prima impressione.
Daniela e Jessica sono professioniste della vendita, esperte del visual merchandising e dello store management.
Sono persone intraprendenti, capaci di comunicare il loro entusiasmo e il loro lavoro. E questo si può capire facilmente dai social, dalle storie che raccontano e dal modo in cui si raccontano tramite gli account del brand.
Ogni prodotto si carica di identità, grazie al modo di venderlo e di farlo sentire “personale”, intimo.
Apprezzo molto quando dietro ai marchi ci sono persone che “ci mettono la faccia” e che si palesano al proprio pubblico.
Non è solo per una questione legata all’identità e la provenienza del prodotto (due aspetti che ho molto a cuore), ma per una fatto di responsabilità, questa temibile sconosciuta.
Inoltre, comprare un prodotto di cui conosci ogni aspetto, dai materiali fino all’imprenditore e alle emozioni che l’hanno generato, significa fare un acquisto consapevole.
Significa aver scavalcato l’illusione di essere libera, per poterlo essere realmente. Scegliendo il tuo acquisto grazie alle informazioni che possiedi.
Un altro elemento, oltre alla pelle e al design, che mi ha colpita molto è…le piume!
Io sono un’appassionata di piume, legate principalmente a significati mistici e alla cultura tribale dei nativi americani.
Le piume le ho anche tatuate sul braccio sinistro!
Quindi, ho apprezzato moltissimo il fatto che la piuma fosse il simbolo del marchio (in questo caso legate al Colibrì).
Nello shop del sito, infatti, c’è un reparto dedicato interamente alle piume, le quali sono anche personalizzabili, grazie all’incisione del nome sulla pelle.
Al prodotto scelto, borsa o zaino, si possono aggiungere più piume, dal colore e la rifinitura che si preferisce: piuma bronze crown, silver arrow, blush, purple orchid, ametista, military green, cotton blue, puppy-doo e molte altre.
Quante piume avrò scelto per il mio zaino?
Scoprilo subito nella recensione a Colibrì Bag!
E, mi raccomando, non perderti il test di utilizzo!
Colibrì Bag: tutti i dettagli del mio zaino e test di utilizzo
Ho scelto il modello Cenote, categoria “squadrati”, in vera pelle con lavorazione martellata, verde intenso, con pochette annessa.
Ho aspettato pochi giorni per la consegna e l’ho pagato 199,00 euro.
Devo ammettere che negli ultimi tempi trovo gli zaini molto comodi, soprattutto se abbinati ad una pochette o una borsa.
Il modello “squadrato” mi piace molto e anche il colore che ho scelto; se mi segui, sai che compro spesso accessori con il blu o l’azzurro, i toni che mi parlano della mia città, Napoli; ma adoro anche il verde, sopratutto quando è così energico.
Inoltre, è un colore che posso abbinare facilmente ai miei oufit quotidiani, che sono in prevalenza con il nero.
Vediamo i dettagli:
- Lo zaino mi è arrivato nella sua dust bag (flanellina, in gergo) dai colori a contrasto, che riporta il logo del brand.
- Sulla parte anteriore, trovo la patta dello zaino che si chiude con due bottoni a scatto con calamita; trovo in basso una tasca utile, abbastanza spaziosa, che si chiude con zip.
- Lo zaino, inoltre, ha una doppia chiusura: oltre i bottoni della patta, trovo una lampo. Questo mi darà molta più sicurezza, quando sono in giro per la città o sui mezzi pubblici.
- Sulla parte posteriore, c’è una tasca con apertura laterale, così da essere usata anche mentre si indossa lo zaino.
- I tira-lampo sono tutti in pelle.
- Gli spallacci dello zaino non sono rimovibili, ma fissati sul prodotto. Normalmente, preferisco questo tipo di costruzione poiché risulta più comoda.
- La struttura della borsa, inoltre, è studiata per rinforzare gli spallacci: la costruzione della parte anteriore dello zaino parte dal “retro”, così da rendere più spesso e solido l’attacco degli spallacci. E poter riempire maggiormente lo zaino.
- Il manico dello zaino appare ben fatto, dalla forma leggermente bombata per facilitarne la presa.
- All’interno, trovo una fodera chiara, in tessuto: il colore della fodera è molto funzionale, perché permette di “vedere” bene il contenuto dello zaino, anche di sera. Una fodera chiara da più luce.
- All’interno, trovo due taschini sulla parte anteriore e una tasca con zip su quella posteriore.
- Inoltre, trovo un bigliettino del marchio, che invita il cliente a “parlare” di Colibrì Bag con amici e parenti. Questo tipo di approccio è sicuramente simpatico.
- La pochette: fatta con la stessa pelle dello zaino, può diventare una piccola borsa grazie alla tracolla da agganciare; i ganci sono molto particolari, diversi dai comuni ganci da borsa; all’interno è sfoderata, proponendo lo stesso colore della parte esterna.
- La tintura, sia sulla pochette che sullo zaino, è ben fatta e molto compatta.
- Anche le cuciture sono ben rifinite.
E le piume?
Ho scelto di unire al mio zaino due piume: una che riporta lo stesso colore dello zaino, l’altra a contrasto.
Attraverso il materiale, gli accessori e i dettagli più piccoli, si possono notare la ricercatezza del brand e lo studio che precede il prodotto: questi ultimi definiscono il valore dell’intero progetto. A mio parere, Colibrì Bag è un marchio che ha tutte le carte in regola per avere successo e spiccare il volo.
Test di utilizzo
Ho utilizzato il mio zaino anche a lavoro, ma non come borsa da lavoro. Piuttosto, come accessorio abbinato.
Profuma di pelle ed è molto capiente; l’ho indossato con un solo spallaccio e ha una buona portabilità anche in questo modo.
Cosa ci ho messo dentro?
Portafogli
Pochette
Porta trucco
Ulteriore pochette porta accessori
Nella tasca sul retro: chiavi di casa e occhiali da sole
Nella tasca esterna: penne, fogli di lavoro, biglietti da visita
Nella pochette Colibrì Bag: smartphone
Cosa non mi piace?
Il finalino lampo.
Senza dubbio è ben lavorato, presentando cuciture molto accurate e precise; ma preferisco un altro tipo di design, sopratutto da quando ho conosciuto quello della borsa Idbag, un accessorio che mi ha colpito molto.
Tuttavia, nulla da dire sulla manifattura del finalino Colibrì Bag: si tratta, piuttosto, di una preferenza dettata dal gusto personale.
In sostanza, la mia borsa Colibrì Bag è stra-promossa!
È un brand Made in Italy che mette in risalto la qualità della pelle, proponendo borse fashion e ben lavorate; i dettagli sono molto curati, e riescono a dare spessore al prodotto nella sua interezza.
Il progetto di Jessica e Daniela mi piace moltissimo!
Sono certa che avranno un futuro pieno di colorate soddisfazioni!
Voti (0/5)
Cuciture | 4 1/2 |
Tintura | 4 1/2 |
Rifiniture | 5 |
Rapporto qualità/prezzo | 5 |
Utilità | 5 |
Guarda subito il video della recensione a Colibrì Bag!
Consigliami un’altra borsa da raccontare >> Scrivi qui sotto!
… E non perderti il mio nuovo libro, l’occasione per scoprire tutto quello che non ti dicono sulla contraffazione!
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
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