Bijoux dell’Anno: la storia di Carmen e i suoi consigli a chi vuole creare un brand

Qualcuno ha detto che niente è più necessario del superfluo.

E io sono d’accordo. Soprattutto, quando si tratta di accessori.

Un solo accessorio può vestirti di unicità, qualunque sia il suo prezzo.

Da molti anni parliamo di borse, di marchi di tendenza, di manifattura e di artigianato.

I nostri viaggi continui ci hanno fatto scoprire tantissime particolarità della produzione e della pelletteria, il mondo di cui io stessa faccio parte.

Ma, oggi, faremo qualche passo più in là. Scopriremo un altro micro-cosmo: la bigiotteria.

Carmen dell’Anno ci racconterà il suo marchio di gioielli, nato a Napoli 13 anni fa e, attualmente, presente negli shop di tutto lo Stivale.

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Bijoux dell’Anno

Se mi conosci, sai quanto io ami mostrarti le storie che incontro sul mio cammino. Ancor di più, quando le protagoniste sono le donne del sud, tenaci e combattive, come in questo caso.

Del resto, parlarti di tutto ciò che esiste dietro i brand è il modo che ho scelto per supportare i tuoi acquisti, e renderli sempre più consapevoli.

Conoscere la provenienza, la manifattura e la vita di un prodotto significa sapere Cosa stai comprando, e amando.

Non sei d’accordo?

La mia lotta inizia proprio da qui.

Ed è quella che si oppone al mercato del falso.

La contraffazione è una macchia di cui, prima o poi, ci libereremo. Ne sono certa! E non ho paura di urlare, dentro e fuori al web, che è tra le attività più disastrose del sistema criminale.

Informarci sui prodotti e sulla filiera che li ha generati è come spingere i marchi a farsi avanti, a raccontarsi e ad offrire tutta la qualità possibile.

Senza dubbio, non basta questo per demolire il mercato del falso, che si nutre di molte risorse; dalla cecità delle istituzioni, fino al “desiderio” dei consumatori, spinti a comprare la borsa fake perché una Fendi, anche se tarocca, ti fa sentire sempre molto figa!

Ebbene, questa visione sta cambiando, poco a poco.

Noto, con mio immenso piacere, che ci stiamo riavvicinando al prodotto, e ai valori che si porta dietro: località, artigianato, sostenibilità e molti altri aspetti, tra qualche anno, saranno gli interessi dei nuovi consumatori. I nostri figli, Il nostro “prodotto” migliore.

Adesso, andiamo a vedere chi è Carmen dell’Anno, come è nato il suo brand  e cosa consiglia a chi sogna di crearne uno.

Bijoux dell’Anno, un’impresa di amazzoni

bijoux dell'anno
bijoux dell’anno

Un team tutto al femminile per la bigiotteria dell’Anno, creata da una donna che non ha temuto nessun ostacolo, neanche le sue stesse perplessità.

Bijoux dell’Anno è il brand di accessori che porta il nome della creatrice, Carmen dell’Anno, appassionata di bellezza e stile.

Carmen lavora nel campo della moda da circa venti anni, iniziando proprio dall’abbigliamento e dalla vendita di bigiotteria.

Era un’ottima scopritrice di “talenti”; i suoi gusti personali e il fiuto per la qualità erano i punti di forza della strada che le si stava aprendo davanti.

Quella che l’ha condotta alla sua azienda personale.

Carmen, nel 2007, ha deciso di dare vita al suo progetto imprenditoriale e artistico, senza temere nulla. Neanche il suo ruolo di neo-mamma e tutto ciò che i nuovi impegni avrebbero comportato.

Adesso, di figlie ne ha due e Federica, la prima, non è più una bambina; è una donna importante all’interno dell’azienda di gioielli, grazie all’estro e alla freschezza giovanile che ha saputo portare.

È lei che si occupa dei nuovi canali di comunicazione, i social.

Seguo molto l’account instagram del brand perché, oltre a presentare i modelli in vetrina, mi da ottimi spunti per i miei abbinamenti quotidiani, suggerendomi come accostare gli accessori che ho nel guardaroba ai miei outfit.

Se mi conosci, sai che io non faccio pubblicità.

Non prendo soldi da nessuno per parlarti dei marchi e delle borse che scopro ogni giorno: al contrario, sostengo la nostra filiera produttiva, comprando ogni prodotto.

Il mio lavoro reale è un altro e riguarda le borse: mi occupo di produzione di borse in pelle Made in Italy, lavorando con diversi marchi di moda.

Ed è proprio dall’amore per la produzione che nasce la mia attività sul web.

Raccontare storie autentiche e di valore, è il mio contributo all’economia sana che si fa spazio nel mondo.

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La mia azienda

Carmen ha lavorato sodo negli anni per arrivare al brand di oggi, un’autorevole etichetta del Made in Italy, originale e fuori dagli schemi della moda.

Coralli, perle, swarovsky, catene, corde, cornicelli e molti altri elementi si intrecciano nelle creazioni artigianali del marchio napoletano, grazie alla serigrafia fatta con il laser di precisione; mantenendo sempre fede a tre punti importanti:

  • Selezione accurata dei materiali
  • Lavoro artigianale specializzato
  • Massima attenzione all’usabilità del prodotto

Carmen mi spiega come la ricerca dei materiali è il punto di partenza di ogni linea, ed è lei stessa ad occuparsene.

Gli accessori che mi ha mostrato, appartenenti all’ultima collezione, sono stati fatti con tamburelli artigianali che richiamano la tradizione della nostra musica popolare.

Per queste creazioni, sono stati consultati gli artigiani di settore, e sono state individuate le materie prime adatte all’originalità del prodotto.

Ciò che è nato è spettacolare: collane e orecchini, adornati con i tamburelli fatti in legno pregiato e pelle di capretta in superficie, dipinti a mano da una disegnatrice chiamata ad esprimersi in tutta la sua arte.

Nessun accessorio sarà uguale ad un altro.

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Tuttavia, accanto allo stile e alla bellezza, esiste un’altra dimensione super importante: la portabilità dell’accessorio.

Carmen vuole che i suoi gioielli siano comodi e sempre indossabili, senza diventare ostacoli in alcun modo. Per questo motivo sono:

  • Senza nichel
  • Anallergici
  • Levigati minuziosamente in ogni superficie

Il lavoro del marchio è molto impegnativo, dal momento che si prevedono due collezioni l’anno, le quali comportano un’assidua ricerca di colori, materiali, tendenze e mood della moda.

La collezione primavera/estate che ci aspetterà in questo 2021, prevede colori molto accesi, come l’arancio, il fucsia e il rosso.

Quelli che incarneranno la forza necessaria per uscire dal momento grigio in cui stiamo vivendo.

L’attenzione ai trend di stagione è molto alta, così come la ricerca di stile.

Ma il brand desidera altro: divenire perfetto in ogni tempo, per ogni donna.

Oggi, Bijoux dell’Anno è presente in diversi negozi del Paese, da nord a sud, oltre che nello shop on-line sul sito ufficiale del marchio.

Se fino a poco tempo fa, erano i negozi di accessori, abbigliamento e boutique a scegliere di vendere i Bijoux dell’Anno, adesso anche molte gioiellerie sono interessate al brand, per il suo messaggio di arte e unicità.

I consigli di Carmen dell’Anno a chi vuole creare un marchio proprio.

Le fondamenta di un brand di successo sono senza dubbio amore e tenacia, come afferma Carmen.

La passione giusta può portarti in qualunque posto, se accompagnata dalla forza di volontà; perché i dubbi e i timori vivono in qualsiasi tipo di persona, ma se credi fino in fondo al tuo progetto, allora esso sopravvivrà anche alle tue debolezze.

In secondo luogo, la formazione.

Esistono, mi dice l’imprenditrice napoletana, molte scuole di design che offrono una formazione a tutto tondo, circa i materiali, lo stile e la tecnica.

Conoscere i materiali e le differenze che li caratterizzano è importantissimo per conferire valore agli accessori.

Imparare, ad esempio, che la lavorazione della resina è più complessa rispetto a quella della plastica, significa essere consapevoli del prezzo più alto, e di molti altri aspetti della creazione.

Bijoux dell’Anno: gli effetti della crisi

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Le nostre amazzoni hanno lavorato anche durante il lockdown.

E l’hanno fatto a casa, rispettando tutte le regole dettate dalla prima ondata che ci ha travolti al principio della pandemia causata dal covid-19.

Come per molti altri settori, non è stato semplice vivere e sopravvivere durante l’ultimo anno, fatto di incertezze, ombre e pochi occhi rivolti al futuro.

Ma è stato necessario guardarsi in faccia e promettersi di andare avanti.

Carmen dell’Anno mi spiega che ogni collaboratrice del brand si è portata a casa il lavoro, durante la chiusura, dopo aver recuperato i materiali in laboratorio.

Questa mossa è stata audace.

Perché, al momento della riapertura, il marchio ha potuto affrontare le richieste estive nel migliore dei modi.

L’estate scorsa aleggiava nell’aria una smisurata voglia di rinascere e prendere colore; le donne erano molto invogliate a comprare vestiti ed accessori, e a mostrarsi nuovamente energiche e brillanti.

Per cui, quel periodo ha potuto, in minima parte, risollevare gli umori dei produttori; o almeno di chi ha avuto la possibilità di continuare a lavorare.

Esistono molti settori che sono stati ancor più colpiti dai sacrifici che siamo stati chiamati a fare; esistono molte attività che non hanno potuto riaprire.

La mia speranza più grande è quella di vedere sostegno tra le parti, e soccorso attivo, sia da parte dei consumatori che dalle istituzioni, chiamate a decidere le sorti delle nostre imprese.

I laboratori creativi, come quello di Bijoux dell’Anno, mi danno molta forza.

Perché mi ricordano che possediamo menti geniali e artigiani esperti che attendono solo di poter mettere in campo tutta la loro grinta, e le competenze che servono alla collettività.

Da queste macerie, uscirà molta polvere. Ma si alzeranno, sopra di essa, nuovi giganti:

progetti innovativi ed evoluti che, inevitabilmente, riaccenderanno animi ed equilibri.

Sei d’accordo?

Ti saluto cara amica e ti aspetto per la prossima storia!

Scrivi qui sotto e dimmi cosa ne pensi dei gioielli Bijoux dell’Anno!

Guarda subito il video dell’intervista a Carmen dell’Anno!

Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

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