BORSA A PICAGETTA, NATA DAGLI STROFINACCI DELLA NONNA. LA RECENSIONE
La Borsa A Picagetta è ispirata agli stracci di stoffa della nonna, la regina del focolare di un tempo, quando in cucina si passavano intere giornate, e i panni bagnati venivano messi ad asciugare sulla stufa.
Questi sono alcuni ricordi di Silvia, la giovane ligure che ha creato il brand; il mood è piuttosto vintage e non tralascia la cultura, né la lingua del suo territorio.
Molto carini, infatti, alcuni contenuti della pagina instagram, che riportano assieme agli articoli creati dal marchio, alcune frasi del dialetto ligure, una lingua che è stata un po’ trascurata dalla nuove generazioni.
“No gh’è rêuza sensa spinne-e”
“Sciusciâ e sciorbî no se peu”
“I gôtti no son mai tròppi”
L’amore che provo per la mia città, Napoli e per il territorio che mi ha nutrita, nel bene e nel male, mi fa sentire molto vicina all’animo di A Picagetta; è un tipo di creatività che parte dalle radici per dare vita al nuovo, come i rami freschi e robusti che rendono la natura immortale.
Il Made in Italy è anche questo, ed io ho scelto di raccontarlo in questo blog.
Spesso ascolto, in giro, frasi piuttosto comuni sul fatto che gli articoli nei negozi sono tutti uguali, che il mercato non offre mai niente di realmente “originale”, e che la stessa borsa (o camicia che sia) la trovi ripetuta da vari marchi, seppur in salse diverse.
Ebbene, esistono alternative.
Esistono prodotti davvero autentici e particolari, creati spesso da piccoli brand, i quali si mettono in gioco investendo tempo e soldi in progetti innovativi.
Ho scelto di sostenere queste realtà comprando i loro prodotti, le creazioni vivaci del nostro Made in Italy, un mercato che per molti anni è stato abbandonato e arginato in uno spazio caotico.
LE MIE RECENSIONI ALLE BORSE NON SONO SPONSORIZZATE DA NESSUNO, CIOÈ NON PRENDO SOLDI DAI MARCHI CHE SCELGO DI ACQUISTARE.
Questo è un “dettaglio” importante della mia attività sul web.
Voglio che Il mio blog, il mio canale youtube e le mie pagine social siano un punto di riferimento per i tuoi acquisti: raccontare le storie dei brand, lo studio dei prodotti e la provenienza significa supportarti verso un acquisto più consapevole, e più appassionato.
Inoltre, sostenere i marchi della filiera legale vuol dire premiare la nostra produzione onesta, a discapito di quella che ci danneggia, la produzione del falso.
La lotta alla contraffazione, da sempre, è un punto fermo della mia attività on line. E della mia vita.
Si tratta di uno dei mercati più pericolosi del mondo, che accresce le casse dei clan mafiosi e impoverisce la nostra comunità.
Lotto da libera cittadina. Da madre. E da imprenditrice.
La mia azienda nasce in una delle zone di Napoli più prospere circa la produzione e la pelletteria; produco borse di pelle conto terzi, collaborando con un famoso marchio della fascia di lusso.
Non tutti sanno che a Napoli risiede una grandissima fetta del mercato di lusso, grazie alla lunga storia artigianale che ci portiamo dietro.
Ebbene, io lavoro in questo scenario produttivo e lo faccio, a volte, con il cuore a pezzi.
La pelletteria napoletana ha subito lunghi periodi di drammi ed oscurità; adesso è il momento di riprendercela. Proprio come per il Made in Italy.
Per tutte queste ragioni, ho scelto di parlare di borse, pelletteria e produzione a 360°. Senza riserve. Solo per la volontà di “fare qualcosa” per la terra che amo.
E come ho detto prima, anche il brand che ti presento oggi ha una particolare attenzione per il locale, che si contrappone al globale. E lo fa con molta creatività.
“Mani bagnate, merende e qualche scapaccione: quel canovaccio e’ profumo di sugo e sapone, e’ storie di bimbi e tradizioni. Un ricordo da custodire e portare….non solo nel cuore.”
Il canovaccio è il tipico straccio da cucina che ancora oggi usiamo in casa, ma che un tempo raccontava storie differenti.
Le storie che custodisce Silvia, e che in fondo riposano nel cuore di ognuno di noi.
Quegli stracci odorano ancora di ragù e delle risate di mia nonna. Anche io li conservo nei miei ricordi.
Silvia ha deciso di partire proprio da quella stoffa per dare vita alle sue borse, che prenderanno colori caldi e fantasie ortofrutticole, decisamente di altri tempi.
La ragazza savonese aveva ereditato dalla nonna alcuni pezzi di corredo, ricamati a mano. E come un colpo di fulmine, arriva l’idea di dar loro una nuova vita. Nel presente, proiettata al futuro.
Così nascono le prime borse A Picagetta, il cui nome viene proprio dal dialetto ligure e significa “straccio da cucina”; la picagia, invece, rappresenta l’occhiello di fettuccina per appenderlo.
Le borse create da Silvia sono prodotti artigianali che vedono l’accostamento della stoffa con alcune parti in pelle, come ad esempio i manici delle borse; i modelli sono per lo più a secchiello, multi -colorati e dal design molto genuino.
Ho conosciuto il marchio ligure grazie alle mie incessanti esplorazioni sul web.
Potrei passare ore intere a visitare le pagine e i siti web dei marchi che mi saltano agli occhi, andando a leggere le storie che hanno dietro, le curiosità su ogni prodotto, la scelta dei materiali e via dicendo.
Il mio lavoro, in fondo, si basa sulla mia più grande passione. E ringrazio la vita ogni giorno per questo.
Sono rimasta affascinata quasi subito dalla pagina instagram di A Picagetta e dalle foto alle borse; sono così andata alla ricerca di un e-commerce sui cui poter comprare una borsa.
Non ho trovato un sito commerciale del marchio; ma ho trovato qualcosa di super-figo: una piattaforma che si chiama Naviganti e Sognatori. Una definizione in cui mi rivedo moltissimo!
In pratica, è una sorta di boutique on-line che fa da vetrina ai piccoli marchi del Made in Italy: prodotti artigianali, marchi di nicchia, giovani artigiani, professionisti della creazione e molto altro.
Tutto centrato sulla filiera italiana e la nostra eccellenza.
Figo, no?
Più che una boutique, in verità, mi è sembrata una grande bottega virtuale, in cui la narrazione dei brand accompagna i loro prodotti. Proprio come se entrassi in uno dei tanti negozietti dei nostri centri storici.
Ed è su questo sito che ho potuto comprare la mia nuova borsa: è arrivato il momento di andarla a vedere da vicino!
BORSA A PICAGETTA: ECCO IL MODELLO CHE HO SCELTO!
La mia borsa è un secchiello A Picagetta, a strisce colorate, con manico in vacchetta naturale e fodera in stoffa a quadretti.
L’ho pagata 85,00 euro e mi è arrivata in poco più di un giorno.
Appena ricevo la borsa, trovo il packaging molto curato, il quale è corredato da un biglietto che riassume l’essenza del marchio.
Spesso i piccoli brand, o quelli di nicchia, riescono ad avere una cura maggiore per il prodotto e per i dettagli; dalla presentazione, fino il più piccolo punto di cucitura.
Senza dubbio, questo deriva dal fatto che devono “differenziarsi” in un mercato vasto e complicato. Ma credo che in fondo sia anche dovuto alla grande passione che c’è dietro ai progetti.
Facendo recensioni alle borse e interessandomi ai diversi aspetti dei marchi, ho avuto modo di conoscere le persone che ci sono dietro e le loro “ragioni”. Ho trovato molta professionalità, molto impegno e molta cura.
Più di quanta ce ne sia, a volte, nei marchi consolidati e autorevoli.
VEDIAMO I DETTAGLI DELLA MIA BORSA A PICAGETTA:
- La carta che riveste il packaging della mia borsa è logata; e la mia borsa ha un raro profumo di cannella.
- Il manico, in pelle di vacchetta, è naturale quindi non presenta tintura;
- Le cuciture in vista non sono molte, ma quelle che riesco a vedere non sono affatto male.
- All’interno, c’è ancora tessuto, ma in una fantasia diversa rispetto alla borsa. Una trama a quadretti. Molto carina!
- La borsa A Picagetta è una borsa a mano, dalle dimensioni abbastanza piccole; per cui, posso scegliere di portarla a mano, oppure di applicare una tracolla; o ancora, usarla a mo’ di pochette all’interno di una borsa più grande. Io adoro le borse extra-large perché mi permettono di avere tutto ciò che mi serve durante la giornata. E spesso ci metto dentro le borse piccine, per riporre gli oggetti più piccoli.
BORSA A PICAGETTA: È PROMOSSA?
La mia borsa è “costruita” su un progetto valido, che mette assieme innovazione, ideazione e cura per la manifattura. Soprattutto per i dettagli.
A Picagetta è una promessa del Made in Italy e mi sento di promuoverla a pieni voti!
Sono certa che Silvia, con il suo giovane marchio, è destinata a crescere.
È fondamentale per chi acquista, scegliere di sostenere le realtà feconde del Made in Italy, garantendo alle nostre eccellenze e ai nostri talenti un futuro possibile. Nelle nostre città.
Se sei dalla mia parte, condividi quest’articolo e mostra ai tuoi amici la bellezza del nostro territorio!
Continua a seguirmi per entrare nei retroscena della produzione e nelle storie delle borse che amiamo!
VOTI (0/5)
CUCITURE | 4 |
TINTURA | ASSENTE |
RIFINITURE | 4 |
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO | 4 |
UTILITÀ | 3 |
GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLA BORSA A PICAGETTA!
SCRIVI QUI SOTTO PER SUGGERIRMI UNA NUOVA BORSA E UN’ALTRA STORIA DA RACCONTARE!
GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.
LEGGI ANCHE:
BORSA MANIFATTURAEFFE: “PER PRINCIPESSE CONTEMPORANEE”. LA RECENSIONE
EMOZIONI IN LIBERTÀ: LA BORSA CHE PROFUMA DI SALENTO. LA MIA RECENSIONE