Borsa Paul Hide: borsa in pelle personalizzabile Made in Veneto. La recensione
Il mio nuovo acquisto è una borsa professionale Paul Hide, in pelle, color peonia, una tonalità vicina al fucsia.
Sono spesso alla ricerca di borse professionali che siano adatte alle mie esigenze lavorative ma che, allo stesso tempo, siano anche stilose; sì perché è piuttosto difficile trovare borse da lavoro dal taglio femminile e fashion. Per lo più, mi sono imbattuta in accessori professionali abbastanza classici e dallo stile unisex. Può sembrare anomalo nel 21esimo secolo, ma è proprio così!
Hai avuto anche tu questo problema?
Se sì, scrivimi qui sotto e fammi sentire meno sola!
La borsa Paul Hide, però, sembra proprio aver trovato questo magico equilibrio tra necessità e tendenza.
Mi piace?
È una borsa di qualità?
Prima di entrare a pieno nel nostro viaggio targato Paul Hide, è importante informarti che questo articolo, come tutti i miei video presenti sul mio canale youtube, NON È SPONSORIZZATO.
Non prendo soldi dai marchi per parlare delle borse che scelgo, né accetto prodotti in regalo.
Acquistare di tasca mia ogni singola borsa è il mio strumento personale per sostenere i brand e i loro progetti creativi.
Raccontarti le borse, i loro materiali, gli accessori e le loro storie è l’anima della mia lotta personale contro il mercato criminale. Ossia, il mercato della contraffazione.
Esistono innumerevoli borse originali che ti offrono grinta, stile e alta qualità: mostrartele su questo blog significa offrirti la possibilità di scegliere. E soprattutto di non-scegliere l’acquisto illegale, cioè quello falso.
La contraffazione è uno dei mercati più spietati del sistema criminale, ma non è una verità di cui si parla molto.
Per questo, ho scelto di raccontarti i brand del nostro Made in Italy (e non solo), con le splendide creazioni che ci propongono.
La pelletteria è uno dei settori che ha scritto la storia del nostro paese; e nonostante la Toscana, più di ogni altra regione, è famosa per i prodotti di pelle, ti assicuro che i comparti produttivi della pelletteria sono attivi e preziosi in moltissime località d’Italia.
Dal distretto campano, che si nutre anche dell’eccellenza delle aziende conciarie, fino al nord-ovest del Veneto, un comparto fertile nel campo dell’abbigliamento e dell’arredo.
Ed è proprio il Veneto il cuore vigoroso di Paul Hide, il marchio che conosceremo oggi.
Paul Hide è un brand che si occupa di produzione di borse di pelle, fornendosi direttamente dalla filiera italiana; ma uno degli aspetti più interessanti del marchio è quello della personalizzazione.
Scegliendo tra decine di pelli e colori, di stili e di accessori, puoi creare la borsa che hai in testa. Intima e particolare.
Proprio come ho fatto io!
Il marchio nasce nel 2014, da una piccola rivoluzione familiare.
Emanuel e Giulia decidono di cambiare volto al negozio di famiglia, da oltre trent’anni specializzato nella vendita di accessori di pelle, in provincia di Venezia.
Così i due ragazzi, spinti da nuove correnti ideative, cambiano stile al negozio e, nel frattempo, lanciano la vendita anche sulla piattaforma e-commerce. È arrivata per la famiglia una nuova era, quella che unirà la tradizione pellettiera veneta alla dimensione digitale, fatta di click e nuovi sogni.
Il valore aggiunto di un progetto così concepito è la consapevolezza, da parte del cliente, di acquistare un prodotto realmente Made in Italy, cioè realizzato completamente in Italia, dai materiali fino alle trasformazioni finali.
Una sorta di borsa a km zero che non dispiace affatto al pubblico finale, soprattutto in un momento storico delicato come il nostro.
Le limitazioni economiche che stiamo affrontando a causa della pandemia in atto, sta spingendo le persone a fare acquisti più misurati, ma anche più direzionati. Supportare le attività locali è una strada scelta da molti. Iniziando dal bar sotto casa, fino alla borsa di pelle create artigianalmente.
Il team di Paul Hide è fatto proprio da artigiani della pelletteria italiana, quelli che hanno imparato l’arte dai propri nonni e continuano a tramandarla ai giovani apprendisti; accanto a questi, ci sono due figure professionali che si dedicano alla progettazione dei modelli e allo studio della moda e delle tendenze.
La squadra così formata si dedicherà a tutto il lavoro attorno alla borsa, il quale è molto attento (leggo sul sito) alla sostenibilità ambientale.
La scelta di usare la concia metal free, quindi di conciare la pelle senza i minerali classici, e il recupero degli scarti aziendali, inviati ad altre industrie (automobilistiche e edilizie), segnalano l’attenzione verso l’ambiente e verso i diritti dei lavoratori.
Pare proprio che io stia scrivendo un articolo pubblicitario per il marchio Paul Hide ma, come ti ho detto, non è così.
La verità è che non è facile mettere in piedi un progetto così strutturato, fino ai dettagli. L’ho notato da cliente. Ma lo noto ancor di più da imprenditrice.
Anche io mi occupo di pelletteria: produco borse conto terzi, nel distretto di Napoli; cioè produco borse per “altri”, e non per il mio marchio personale.
Collaboro, per lo più, con i brand del lusso, dedicandomi alla realizzazione di quel Made in Italy così richiesto nel mondo.
Da entrambi i puti di vista, quello di cliente e quello di addetta ai lavori, penso che Paul Hide sia un progetto molto figo!
“I briganti ti chiedono la borsa o la vita; le donne le vogliono tutt’e due” (Dal sito Paul Hide).
Borsa Paul Hide: ecco tutti i dettagli della mia nuova borsa!
Ho comprato la mia borsa sul sito ufficiale del marchio; ho scelto il modello Zaira, perché come ti ho anticipato, sono molto attratta dalle borse professionali che siano anche fashion. L’ho pagata 213,00 euro.
L’unico segno negativo della mia esperienza d’acquisto è stato il tempo di attesa, decisamente lungo.
Tuttavia, mi rendo conto che questo dipende dal fatto che si tratta di una borsa personalizzata, quindi di un prodotto fatto su misura.
Per cui, se scegli di ordinare la borsa “che hai in testa”, calcola che i tempi di arrivo saranno piuttosto lunghi.
La mia borsa Paul Hide è in pelle tene, cioè in pieno fiore di vitello morbido, semi lucido e venato; si può portare a mano, a tracolla oppure a bandoliera, grazie alla tracolla lunga. Ecco da cosa è composta:
All’interno della personalizzazione si può scegliere il tipo di pelle e il colore, così come il colore dei manici, della tracolla e degli accessori della borsa, in oro o in silver.
Assieme alla borsa, in aggiunta, mi è arrivata una cartella colori che mi mostra tutti i possibili toni de poter applicare alle borse; inoltre, ho trovato un simpatico biglietto di ringraziamento: anche questo personalizzato, come la borsa.
Questi piccoli dettagli verso il cliente, mi piacciono molto. Rappresentano quel passo in più verso la cura delle relazioni, che diventano umane, oltre che commerciali.
Vediamo i dettagli:
- Mi piace moltissimo il colore della mia borsa, il peonia, che in effetti è una sorta di fucsia. È leggero, ma allo stesso tempo elegante; in realtà, il mood della borsa è, nel complesso, elegante; e quest’aspetto non mi dispiace affatto, dal momento che spesso, per lavoro, mi trovo a viaggiare e a frequentare contesti, per così dire, “impegnativi”.
- La tracolla della borsa è regolabile e rimovibile: questo particolare è molto utile, dal momento che questo tipo di borsa è usabile in ufficio, ma anche fuori a cena. Per cui, posso decidere in che modo indossarla nei rispettivi momenti della giornata. Inoltre, i bordi della tracolla non “grattano” per cui la tintura è ben fatta.
- La borsa si regge benissimo, mantenendo la forma originaria: questo evidenzia una struttura solida e ben progettata.
- All’interno, troviamo ancora il color peonia, quindi un tono su tono: da un lato, ci sono due taschini, mentre sul lato opposto una tasca più grande con zip.
- I volumi della borsa sono ben studiati: non sono molto grandi e perfetti per il tipo di lavorazione.
- Mi è saltato agli occhi un particolare: sui due lati della borsa, vi è un “taglio” della pelle, come se uno strato rivestisse l’altro. Davvero molto singolare!
Borsa Paul Hide: la mia borsa è promossa?
Non è difficile intuire che la mia borsa Paul Hide è promossa.
Non ho nascosto il mio apprezzamento per il progetto e per lo studio che ha alla base; i dettagli sono molto curati, così come la lavorazione delle borse. Inoltre, l’appartenenza ad una filiera interamente Made in Italy colloca il marchio in uno scenario speciale, quello che resta in Italia a tutti i costi, per la ricerca autentica della qualità.
L’unico neo, come abbiamo visto, è stato il tempo di attesa; ma è un ago in un pagliaio in questo caso, visto il lavoro di personalizzazione che gira attorno alle borse Paul Hide.
L’esperienza, nel complesso, è stata piacevole ed esaustiva, fin dai primi passi nello shop; anche la disponibilità da parte dei patròn del brand e di tutto lo staff è stata appagante.
Per cui, ecco per te i voti che ho messo alla mia nuova borsa!
E continua a seguirmi per le nuove storie Made in Italy.
VOTI (0/5)
CUCITURE | 4 |
TINTURA | 4 |
RIFINITURE | 4 1/2 |
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO | 4 1/2 |
Guarda il video alla mia recensione alla borsa Paul Hide!
SCRIVI QUI SOTTO PER SUGGERIRMI UN’ALTRA BORSA DA COMPRARE E UN’ALTRA STORIA DA RACCONTARE!
Grazie per il tempo che mi hai dedicato.
LEGGI ANCHE:
Borsa Chiara Ferragni Collection: la mia recensione alla eyelike big
Borsa Pollini, un evergreen Made in Italy. La mia recensione