Borsa Vbell Studio: handmade e sostenibilità. La recensione

La borsa Vbell Studio è il mio nuovo acquisto Made in Italy!

E oggi scopriremo tutti i dettagli…andando a sbirciare un po’ dietro le quinte.

La fondatrice del brand è Valentina Bellotti e lo stile che prevale nelle collezioni è il Boho.

Ti piace la corrente Boho?

Miscele di colori, fantasie floreali, mood gitano e tanti tessuti mixati con estro.

Boho deriva da bohémien, il termine che definiva lo stile degli artisti e i letterati francesi impoveriti dalla società del diciannovesimo secolo, in contrasto con il pensiero e l’estetica dominante della borghesia in ascesa.

La traccia è arrivata fino agli anni ’60 e ’70 con le correnti hippie e lo stile stravagante.

Oggi, quelle radici concettuali sono state rivisitate: accanto alle fantasie estrose e alla morbidezza delle gonne gitane è nata un raffinata attenzione per i dettagli e per le texture, fino alla creazione di un disegno più complesso, come una sorta di trasandato “studiato”.

Le borse di Valentina richiamano questo stile non-convenzionale per parlare alla donna libera, danzatrice su quelle righe imposte dall’esterno.

Oggi vedremo insieme il suo concetto di pelletteria e di design, grazie alla mia nuova recensione.

Ma, prima, vorrei ricordarti due aspetti a cui tengo molto.

Il primo riguarda le mie recensioni alle borse: nessuno mi paga per farle.

Questo non è uno spazio pubblicitario, in cui il brand di turno “acquista” il mio pollice in sù!

Compro di tasca mia ogni borsa che troverai sul mio blog.

Perché lo faccio?

Per rispondere, arrivo direttamente al secondo aspetto su cui voglio soffermarmi: ogni mio acquisto è un sostegno concreto ai brand del nostro mercato, quello legale.

Un sostegno a chi progetta, produce e vende borse originali.

E tutto questo fa parte della mia lotta, la mia personale battaglia alla contraffazione.

il mercato del falso è una delle ferite più profonde inflitte alla nostra comunità, ma pare che questo importi a pochi. Forse perché attorno al traffico criminale del fake ci sono fin troppi interessi…non solo economici.

Per cui, ho scelto anni fa di andare avanti da sola.

E farlo attraverso i miei canali digitali: informare, divulgare, sostenere.

Queste sono le mie armi.

Ma adesso non sono più sola. Ci sei tu, siamo tanti. In una rete energica e positiva.

Quando sento che mi sostieni e fai il tifo per le borse originali, a volte mi commuovo… pensando a quanta onestà esiste e a come viene messa in ombra dai furbi e dagli speculatori.

Io sono Ornella Auzino, imprenditrice, mamma e difenditrice del mercato legale, linfa vitale delle nostre famiglie.

Vivo a Napoli e mi occupo di produzione di borse conto terzi, lavorando con i marchi della moda italiana.

Pertanto, le borse non sono solo una passione, ma anche il mio lavoro quotidiano.

borsa vbell studio
la mia azienda

Sei pronta per entrare nel mondo Vbell?

Ecco a te l’avventura Made in Italy di Valentina!

Borsa Vbell Studio: tra il fatto a mano e il digitale…

Uno degli aspetti più interessanti della giovane pelletteria, gestita della nuova generazione di artigiani, è quello di unire i pezzi della storia italiana alle risorse innovative.

Valentina Bellotti, classe 1983, ha costruito il suo brand su due assiomi importanti: da un lato, c’è la manifattura e il know how artigianale, dall’altro il disegno digitale e la strumentazione tecnologica.

Questa è l’evoluzione della pelletteria e la trasformazione delle sue botteghe, adesso divenute ampi laboratori creativi.

Come nasce Vbell Studio?

Dalla voglia di sviluppare un progetto personale, un’idea da coltivare e far crescere.

Valentina ha fondato il brand nel 2015, con la sua prima creazione, la borsa Hellen.

Prima di dare vita al marchio ha lavorato per molti anni negli uffici stile di maison piuttosto affermate, come Dolce&Gabbana, Costume National e Beatrice Fontana.

Ricca di esperienza, conoscenze e dimestichezza con il mondo fashion, la giovane designer decide così di iniziare un cammino personale.

Un percorso che si propone non solo di dare espressione alla sua creatività, ma di concentrarsi sul cliente finale, attraverso un’interazione che nasce fin dal primo acquisto.

Ho conosciuto il marchio Vbell Studio grazie ad instagram, iniziando a confrontarmi con Valentina circa il mondo della pelletteria e la sua visione personale.

Mi è sembrata subito una donna appassionata, con le idee chiare su cosa volesse realizzare.

” Il fulcro della connessione è il prodotto che si può descrivere con quattro parole :

Unconventional , Sustainable, Handmade e Unique Piece”.

(Dal sito Vbellstudio.com)

Il fatto a mano conduce direttamente all’unicità della borsa, sottolineata dalla possibilità di personalizzare ogni modello.

Tra poco vedremo come ho personalizzato la mia borsa Vbell Studio!

Altro focus importante del progetto è il tema della sostenibilità, che si concretizza sopratutto nell’attuazione dell’ upcycling, ossia il ri-utilizzo creativo di materiali di scarto o prodotti che non vengono più usati.

Si tratta di un brand che cerca di affacciarsi completamente sull’epoca in cui viviamo, fatta di nuove esigenze e di molta ricerca stilistica.

Ci riesce?

Scopriamolo nella recensione tecnica della mia borsa!

Borsa Vbell Studio: dettagli, test di utilizzo e voti

borsa vbell studio

Ho comprato la mia borsa Vbell Studio direttamente sul sito del brand e ho pagato 165,00 euro.

Ho scelto il modello Nadine, misura large, in pelle bottalata bianca, con manico trasformabile, fodera interna in tessuto e due nappe esterne che creano il gioco di frange.

Quando ho fatto il mio ordine, mi è arrivata una mail che mi ha permesso di personalizzare la mia borsa, scegliendo così il tipo di manico, il colore e l’interno.

La borsa mi è arrivata in un packaging davvero particolare: la scatola esterna è molto carina e tutt’altro che anonima, un dettaglio molto importante; oltre al logo del brand, infatti, è stampata la frase “Dentro, solo cose belle!”.

Fa piacere, di tanto in tanto, ricevere ventate di positività, non credi?

In più, assieme alla borsa ho ricevuto un bigliettino scritto a mano da Valentina che mi ringrazia per l’acquisto.

Vbell Studio fa molta attenzione ai dettagli, curando anche i più piccoli: ho pensato questo non appena ricevuto il pacco, poiché alcune premure partono dal principio…

Ecco tutti i dettagli della borsa:

  • La borsa profuma di pelle e il lavoro handmade si sente fin dal primo tocco.
  • Vengo subito colpita dai laterali della borsa, un intreccio di pelle che chiude completamente il disegno, come una macro-cucitura creativa.

borsa vbell studio

  • Le cuciture, nel complesso, sono ben fatte e particolarmente sottolineate, come a divenire un accessorio. Hanno la stessa resa di quelle che appaiono sui vestiti sartoriali.
  • La tintura è completamente assente, per cui anche i bordi della borsa saranno lasciati nudi.
  • Il manico-tracolla che ho scelto è davvero molto singolare: può essere usato come tracolla lunga (metà catena, metà pelle), oppure come due manici separati, in cui troveremo la catena da un lato e la pelle dall’altro.
  • Non esiste una lampo o una chiusura che chiude completamente la borsa, ma soltanto un regolo in pelle che stringe un nastro attorno al collo della borsa.

 

borsa vbell studio

  • All’esterno trovo le due piccole nappe che danno animosità alla borsa: questi accessori vengono ricavati dalla pelle in esubero, per cui rispondono perfettamente alla richiesta di sostenibilità e riciclo creativo.

borsa vbell studio

  • All’interno, c’è una fodera scura, in tessuto; la borsa è lasciata completamente vuota, al di fuori di una piccola tasca bianca cucita su uno dei lati.

borsa vbell studio

La borsa Vbell è un prodotto Made in Italy che arricchisce il suo disegno con materiali di qualità; inoltre, la costruzione del manico/tracolla evidenzia uno studio approfondito nel design e nella ricerca.

Per la prima volta nelle mie recensioni, intendo dare un voto alla mia prima impressione alla borsa, per poi valutarla nell’interezza dopo il test di utilizzo.

La mia borsa Vbell inaugurerà dunque la mia votazione alla First Impression:

Voto (0/5)

First Impression 5

Come mi sono trovata con la mia borsa Vbell Studio?

Test di utilizzo e voti

Ho utilizzato la mia borsa per alcuni giorni e devo ammettere che è molto figa, anche se normalmente ho bisogno di più “spazio” per la mia quotidianità, tra lavoro, bambini e impegni giornalieri.

Mi piace molto la targhetta sulla facciata, tono su tono.

L’aspetto che non gradisco è la mancanza di una chiusura principale:  preferisco di poter chiudere le mie borse e tenere al sicuro il contenuto. Mentre in questo caso, la mia borsa resta aperta.

Cosa ci ho messo dentro?

Il mio portafoglio Muth. Ricordi la recensione? Dai un’occhiata!

Lo smartphone

Le chiavi di casa

La pochette porta trucco

Le cuffie

La mia borsa è un prodotto Made in Italy pensato, ben rifinito e realizzato con chiare competenze di settore.

Il suo prezzo è perfettamente equilibrato alla qualità dei materiali e al lavoro artigianale.

Pertanto, la mia borsa Vbell Studio è decisamente promossa!

Voti (0/5)

Cuciture 4 1/2
Tintura assente
Rifiniture 4 1/2
Rapporto qualità/prezzo 4 1/2
Utilità 4

Guarda subito il video della mia recensione alla borsa Vbell Studio!

Hai qualche borse da suggerirmi? Scrivi qui sotto!

Vuoi sapere cosa c’è dietro la contraffazione e cosa ci nascondono? 

Leggi il mio nuovo libro!

#fakenograzie

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Grazie per il tempo che mi hai dedicato

borsa vbell studio

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