Borsa Vittoria Sella: lusso artigianale italiano. Recensione

La Borsa Vittoria Sella è la mia nuova scoperta!

È un prodotto della pelletteria italiana e segue la scia della manifattura artigianale.

Com’è la mia nuova borsa? Mi piace?

Tra pochissimo scopriremo tutti i dettagli!

Ma prima di entrare nell’anima della borsa Vittoria Sella è importante che io vi ricordi dove siamo.

Io sono Ornella Auzino e mi occupo di produzione di borse in pelle conto terzi, ossia produco borse per alcuni marchi di moda.

E lo faccio nel cuore del comparto napoletano.

borsa vittoria sella
Reportage dalla mia azienda

Oltre ad essere “il mio lavoro”, le borse sono una grande passione.

In questo blog potrai trovare oltre trecento recensioni di borse, scoprire la storia dei brand che ci sono dietro e tutti i dettagli della manifattura.

Si tratta di recensioni reali perché non prendo soldi da nessuno per parlare di marchi o borse specifiche.

Per cui, questo è uno spazio libero e indipendente, un canale prezioso che supporta la mia battaglia personale, la lotta alla contraffazione.

Il mercato del falso ha arrecato moltissimi danni alla nostra economia, ma non se ne parla spesso.

E non si tratta soltanto dei colpi bassi ai grandi brand del lusso, ma di tantissime crepe aperte all’interno del flusso economico, partendo dallo sfruttamento della manodopera specializzata, fino all’assenza totale dei controlli circa la qualità dei materiali utilizzati e lo smaltimento dei rifiuti.

In fondo, se lavori nell’illegalità è come se non esistessi.

E se non esisti, nessuno ti controlla.

Per cui, ciò che faccio è mostrare che un’altra scelta è possibile.

Il mondo degli accessori è colmo di marchi interessanti che si fanno spazio in un circuito difficile: brand artigianali (e non) che producono nella legalità e nel rispetto degli standard di qualità. Veri microcosmi da esplorare!

E sono qui per farteli conoscere, per darvi quante più informazioni utili per gli acquisti e per ricordarvi che ogni borsa originale viene da un progetto sano e dal lavoro onesto dei professionisti del settore. 

Quale comunità vogliamo costruire per i nostri figli?

Io sogno un’economia più leale, in cui i furbi non si arricchiscano speculando sui desideri degli altri…

E in cui il lavoro di ognuno di noi abbia la giusta retribuzione, sia in termini economici che emotivi.

Ora che mi conoscete meglio, andiamo a scoprire una nuova borsa e una nuova storia Made in Italy.

Sei pronta?

Borsa Vittoria Sella: come nasce?

Pensavo che la borsa Vittoria Sella non avesse dietro “molta storia”. Fin quando non ho trovato qualcosa di veramente speciale!

Sono una grande esploratrice del web quando si tratta di trovare nuovi brand di borse; così gironzolo sui social alla ricerca di qualcosa che possa attirare la mia attenzione, stuzzicandola fino all’acquisto.

Ed è successo questo con la borsa Vittoria Sella.

Ho scoperto il marchio grazie ad una segnalazione che mi è arrivata su instagram, dopo la quale sono andata a sbirciare le pagine social e il sito web.

Ho visto vetrine molto interessanti e borse che mi facevano venire voglia di “metterle nel carrello”. Così ne ho scelta una.

Ma al momento di entrare in profondità nel marchio e nella sua storia, non ho trovato un granché.

Sarà che io sono un’amante viscerale delle storie.

Sarà che mi piace conoscere tutti gli eventi e le scelte che hanno portato alla nascita di un marchio… ma da consumatrice mi sento in dovere di andare in fondo!

Perché è bello sapere cosa stai sostenendo con il tuo acquisto, non trovi?

Chi è Vittoria Sella? Mi chiedevo…

Fin quando non ho trovato quel legame.

Di cosa parlo?

Vittoria Sella è un marchio di proprietà CrossBiz, un progetto nato nel 2019 che si propone di portare il Made in Italy nel mondo, partendo dagli Usa e dal Canada.

CrossBiz ha cercato i prodotti artigianali più genuini, quelli che non conoscevano ancora la vendita internazionale e il linguaggio del nuovo digital marketing, proponendoli in Paesi in cui il Made in Italy ha un valore indiscusso.

Home Decor, Jewelry e Vittoria Sella sono, attualmente, i progetti che i professionisti di CrossBiz propongono oltreoceano.

Infatti, l’azienda con sede operativa a Vincenza, ha aperto una filiale in Canada.

Si tratta di un’azienda giovane e dinamica, con una dirigenza quasi tutta al femminile, capitanata dalla Ceo Laura Giombetti.

L’intento principale, oltre che “vendere” ovviamente, è quello di trasmettere la preziosità della manifattura italiana, con le sue specificità tecniche e una tradizione fatta di estro e competenze.

Forse sono di parte, poiché io stessa sono un pezzo della produzione Made in Italy, ma ritengo che i progetti come CrossBiz sono fondamentali affinché non si perda la nostra identità manifatturiera, in vista di un recupero della trasmissione di know how e competenze.

Ai nostri giovani deve tornare la voglia di dedicarsi al Made in Italy, chiedendo alle istituzioni e alle aziende storiche percorsi formativi più sostanziosi.

È giunto il momento di vedere da vicino la mia nuova borsa Vittoria Sella, quella che parla di “lusso artigianale”.

Borsa Vittoria Sella: dettagli, test di utilizzo e voti

borsa vittoria sella

Ho scelto la borsa Genina Brown, in pelle bovina con grana dollaro conciata al vegetale, accessori in oro e fodera in tessuto.

L’ho comprata sul sito ufficiale del brand e ho usufruito del 15% di sconto sul primo acquisto: l’ho pagata 305,00 euro anziché 360,00.

“Borse uniche per donne uniche” recita dice il claim del marchio italiano, descrivendo il lavoro artigianale che precede ogni borsa, il design innovativo e la ricerca di materiali pregiati, come la pelle proveniente dalla Toscana.

Parla inoltre di “lusso artigianale” riferendosi all’autenticità delle borse fatte a mano e allo stile ricercato.

Riesce il marchio a trasferire questi valori alla borsa?

Ecco tutti i dettagli:

  • La borsa mi è arrivata in un packaging molto singolare, fatto con la carta che riveste la confezione legata con uno spago. Mi è piaciuto! La dust bag che conserva la mia borsa, inoltre, è logata e di buona qualità.

borsa vittoria sella

  • La prima cosa a cui faccio caso è l’intenso profumo di pelle che arriva dalla mia borsa: non c’è che dire, si tratta di pelle di qualità! Ed è estremamente piacevole aprire l’armadio e sentire l’odore della vera pelle scelta.
  • La borsa è stata pensata con un contrasto interessante: il corpo della borsa è in pelle bottalata, quel tipo di pellame morbido, in grana dollaro, che migliorerà con il passar del tempo; mentre gli inserti che tracciano le linee su cui appoggiano manico e tracolla sono in pelle liscia.

borsa vittoria sella

  • La tintura si presenta come un’elegante copertura più che come elemento di volume: è leggera, asciutta e ben fatta. Anche i manici e la tracolla sono ben tinti e “non grattano” sotto mano.
  • La tracolla è rimovibile ma l’ho trovata già agganciata alla borsa, probabilmente per una resa estetica “più completa”, anche se non mi sarebbe dispiaciuto trovarla a parte, con un packaging dedicato.
  • Le cuciture sono pulite e lineari, abbastanza curate.
  • Gli accessori presentano una galvanica in oro; tra questi, mi ha colpito molto il finalino della lampo principale, il cui design mostra un’attenzione particolare ai dettagli e allo studio del prodotto.
  • Sulla facciata della borsa trovo una targhetta con il nome del brand cucito sulla borsa.

borsa vittoria sella

  • All’interno trovo una fodera in tessuto, fatta per il 20% in cotone e per l’80% in poliestere. Non mi dispiace affatto questo tipo di materiale, poiché al tatto risulta morbida e gentile.

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  • Ancora all’interno, trovo una tasca con mascherina sul lato posteriore e due taschini utili sul lato anteriore della borsa. È inserito, inoltre, un cartellino descrittivo che mi informa sui materiali e le caratteristiche della borsa.

borsa vittoria sella

In sostanza, la borsa Vittoria Sella è fedele alla filosofia di cui parla: percepisco la qualità dei materiali e l’attenzione per un design originale; noto la cura per i dettagli e le tracce di quel lavoro manuale che è un caposaldo della tradizione Made in Italy.

Forse avrei gradito qualche “attenzione” in più verso chi acquista, come ad esempio la presenza di più materiale informativo, oppure un confezionamento ad hoc per la tracolla…

Ma si tratta di dettagli che non influiscono sulla qualità finale del prodotto, che si presenta durevole e molto curato.

Inoltre, la Genina Brown un modello molto versatile, che può essere indossato sia per una serata fuori casa, sia per la giornata in ufficio.

Vuoi sapere come ho utilizzato la mia borsa?

Ecco il voto della First Impression e poi il Test di Utilizzo!

Voto (0/5)

First Impression  4 –

Test di Utilizzo

Visto le dimensioni generose ho potuto usare la mia borsa Vittoria Sella fin dal mattino, portandola con me in ufficio.

Quest’aspetto rappresenta, a mio avviso, un valore aggiunto poiché non è sempre facile per noi donne trovare una borsa da lavoro che sia funzionale e anche figa!

Inoltre, la  struttura ha risposto bene alla capienza: la borsa non ha perso la sua forma nonostante il peso, grazie soprattutto al fondo, il quale risulta essere ben studiato.

borsa vittoria sella

Cosa ci ho messo dentro?

Portatile

Portafogli

Pochette

Porta trucco

Altra pochette

Smartphone

Chiavi di casa

Auricolari

Libro

VOTI (0/5)

Cuciture 4 1/2
Tintura 4 172
Rifiniture 4
Rapporto qualità/prezzo 5
Utilità 5

La mia borsa Vittoria Sella è senza dubbio promossa!

Guarda subito il video della mia recensione alla borsa!

Hai un’altra borsa da consigliarmi?

Scrivi qui sotto!

Vuoi scoprire tutto quello che ci nascondono sulla contraffazione?

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Grazie per il tempo che mi hai dedicato.  

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