COM’È FATTA LA TUA BORSA? LE INFO UTILI SUI MATERIALI

Com’è fatta una borsa?

E perchè è importante saperlo?

Molto spesso mi capita di rispondere a messaggi privati in cui mi chiedono, nello specifico, alcune caratteristiche che riguardano l’accessorio borsa, circa i materiali, le infustiture e via dicendo…

Io da molti anni mi occupo di produzione a Napoli per conto terzi, dedicandomi alla creazione di borse Made in Italy, secondo la tradizione della pelletteria napoletana.

E credo fermamente che sia importante che anche tu sappia com’è fatta una borsa, a quali standard risponde e quali materiali possiamo incontrare oggi sul mercato.

Conoscere il prodotto che compri significa “imparare” ad acquistare in modo consapevole, distinguendo la qualità reale da quella comunicata dagli slogan pubblicitari.

Chi compra ha un grande potere ed è quello di decidere Chi premiare: il portafogli è uno degli strumenti più democratici del mondo, ma spesso sottovalutato da questo punto di vista.

Per questo motivo, da alcuni anni mi dedico alla Recensioni di borse, raccontando sul mio canale youtube la storia che c’è dietro ogni borsa e la sua qualità: in questo modo posso aiutarti negli acquisti quotidiani e posso comunicare la bellezza del Made in Italy.

Oggi inizieremo a guardare un elemento importante della tua borsa: i materiali che la compongono.

QUAL È IL MATERIALE DELLA TUA BORSA?

Se qualcuno ti chiede di “che cosa è fatta la tua borsa” riesci a rispondere subito?

Non è affatto semplice  riconoscere subito il materiale della tua borse perché, attualmente, le proposte sul mercato sono molte e, spesso, si genera molta confusione sull’argomento. Pelle, ecopelle, similpelle, vegan leather…. le vie sono infinite!

Ed io ti aiuterò a capire, cara amica.

Iniziamo da una distinzione importante che riguarda la Pelle.

La pelle della tua borsa può dividersi in due macro-aree principali: Cruelty free e No Cruelty Free. Cosa significa?

  •  Cruelty free significa letteralmente “libera dalla crudeltà” ed si riferisce ai prodotti che sono stati fabbricati “senza danneggiare gli animali”. Per cui, un tipo di pelle cruelty free è quello che proviene esclusivamente dallo scarto alimentare, cioè dalla macellazione degli animali che nutrono le persone: la pelle bovina, di bufala o di maiale, ad esempio, sono pelli che vengono dall’industria culinaria… per cui non si tratta di “animali uccisi” per creare una borsa. Mi rendo conto che il discorso può urtare la sensibilità di alcune persone, e mi scuso per questo. Ma finché la catena alimentare prevede l’uso di carne a tavola, la pelle che ne deriva sarà considerato materiale di scarto e quindi tra i più sostenibili.

 

  • No cruelty free indica, invece, quel tipo di pelle presa da animali destinati a questo: il coccodrillo, il pitone o l’armadillo, per esempio, vengono “uccisi” solo per la loro pelle, usata nella fabbricazione di abbigliamento o accessori.

Personalmente, non amo lavorare con la pelle No cruelty free, sebbene in passato mi è capitato. Ma preferisco nettamente la pelle di scarto alimentare perché, a mio parere, nessun animale dovrebbe morire per diventare un “oggetto”.

In sostanza, la maggior parte della pelle che compriamo è pelle cruelty free, dal momento che anche i grandi brand del lusso stanno “cambiando posizione” sull’argomento: meno pellicce, meno pelli pregiate. La direzione è sempre più quella della sostenibilità.

Infatti, esistono persone che non acquistano affatto prodotti di pelle, anche se si tratta di pelle cruelty free, perché preferiscono fare acquisti Vegan.

  • Quella conosciuta come Vegan Leather (pelle vegana) non è altro che materiale sintetico, che riproduce otticamente l’effetto della pelle vera e propria. Di solito si tratta di poliuretano, di bullonato, lavorazioni di resina o di pvc. Questo tipo di materiali costituiscono anche la Similpelle (o Finta Pelle).

E l’Ecopelle?

L’ecopelle, spesso confusa con la similpelle (o finta pelle) non è un materiale sintetico ma è Vera Pelle animale. Proviene dai pellami di scarto dell’industria alimentare e viene lavorata con particolari conce (come quella vegetale) e con diverse attenzioni ecologiche (quantità d’acqua inferiore, per esempio); l’ecopelle quindi sarà una pelle più sostenibile.

Per approfondire la differenza tra ecopelle, similpelle e vegan leather ed eliminare i tuoi dubbi, puoi leggere il mio articolo dedicato.

I MATERIALI DELLA BORSA

Accanto ai materiali più tradizionali, esistono nuovi modi di produrre accessori aumentando il livello di sostenibilità, come ad esempio l’uso degli scarti della frutta, oppure il riciclo dei materiali industriali.

Ancora. Esistono molte creazioni fatte con i tessuti naturali, come il cotone o la lana biologici. Mi viene in mente, a questo proposito, una borsa che ho recensito ed è Amarla Handmade.

Anche nell’ambito dei materiali sostenibili, la varietà è molta: l’esplorazione è sempre più affascinante. Per cui, segui le mie Recensioni per scoprire assieme il mondo delle borse.

Se vuoi conoscere tutti i materiali che uso per produrre le mie borse Made in Italy, puoi consultare il mio sito alla pagina – materiali e rifiniture.

Troverai sia i materiali di pelletteria, che quelli di origine non animale.

QUALI SONO I MATERIALI ALL’INTERNO DELLA TUA BORSA?

Puoi trovare diversi tipi di “interni” per quanto riguarda le borse.

Spesso troverai la parte interna della borsa rivestita dalla fodera; altre volte, il tessuto interno sarà completamente sfoderato.

Questo dipende dalle scelte stilistiche di un brand, ma anche da un “modo” per abbassare i costi di produzione, riducendo i materiali. E si tratterà, ugualmente, di una borsa di qualità.

Anche per quanto riguarda le fodere, esistono diversi tipi di materiali che possono comporre la tua borsa:

  • poliestere
  • cotone
  • nylon
  • seta

Questi sono i più comuni, ma ce ne sono molti altri.

Per molte di noi è importante che una borsa sia foderata all’interno, per diversi motivi:

  1.  La fodera si presta meglio alla pulizia interna della borsa.
  2. La parete foderata della borsa risulta molto più piacevole sotto mano rispetto ad una borsa non foderata.
  3. Una fodera dal colore chiaro potrà facilitare la ricerca degli oggetti nelle borse grandi, dal momento che il fondo sarà più luminoso.

In molti casi, infatti, avrai una fodera doppiata, cioè di un colore differente da quello della borsa. Un esempio che abbiamo visto assieme è la borsa Rebb, una borsa Made in Italy.

BORSA REBB

Ma per molte persone  la fodera non è molto rilevante ai fini dell’acquisto. Per cui avremo borse completamente sfoderate. Tra queste, alcune molto fashion e richieste.

A questo proposito, sto pensando alla borsa Alviero Rodriguez, fatta tutta in pelle senza alcuna fodera. È un brand che non ho amato molto: ti spiego il perché nella Mia Recensione alla borsa.

Come sai, cara amica, l’universo borsa è immenso e in continua evoluzione… la moda cambia assieme al nostro sistema di valori e al modo che abbiamo di guardare il mondo.

In quest’ottica, la borsa è molto più di un accessorio. È una fedele compagna di viaggio. Quel viaggio quotidiano che dice al mondo Chi sei.

Per oggi, può bastare!

Ti ho dato le informazioni principali per iniziare a capire com’è fatta una borsa e di quali materiali (principali) è composta.

Nel prossimo articolo andremo a vedere un lato della borsa che io amo particolarmente: gli accessori. E non solo.

Ti spiegherò di quali materiali possono essere gli accessori, che cos’è la struttura della borsa e quali tipi esistono.

SEGUIMI E NON SMETTERE MAI DI INFORMARTI!

GUARDA IL MIO VIDEO SU COM’È FATTA UNA BORSA….

BORSA

 

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