ZAINO VELASCA, UN MARCHIO CHE SA RACCONTARSI. LA MIA RECENSIONE
Velasca non è solo un marchio, e non è solo una storia coraggiosa. Velasca è un progetto strutturato e vincente che ha trovato un tesoro: il modo giusto di raccontarsi.
Ho comprato uno Zaino Velasca per uomo, in tessuto, e ho scoperto una realtà impressionante, che mi ha completamente rapita. E tra poco capirai il Perché!
Ma, prima, è importante che tu sappia che questo articolo, come tutti quelli presenti sul mio blog ( e come i video del mio canale YouTube) NON È SPONSORIZZATO da nessuno: non prendo soldi per parlare delle borse che scelgo di recensire. Nè accetto “regali” da alcun marchio.
Per cui, non ti trovi in uno Spazio in cui si fa pubblicità.
Al contrario, sei in un Luogo di libertà e di scambio, in cui le storie e le persone rappresentano l’anima della mia lotta.
Di quale lotta parlo?
Di quella che si nutre dei tuoi acquisti consapevoli e coscienti, lontani dalla mercificazione del falso.
Da molto tempo, mi batto contro la contraffazione e a favore della Filiera legale: le mie armi sono i marchi che ogni giorno esploriamo insieme, e che nascono da scelte coraggiose, sacrifici, tentativi e artigiani onesti.
La storia di oggi, quella di Velasca, è una miscela sorprendente di intenzioni, azioni e nuove energie. Una storia che nasce a Milano e scorre fino alle Marche, come un torrente fresco e vivace.
Enrico Casati e Jacopo Sebastio sono i giovani fondatori di Velasca, il marchio che oggi conosceremo da vicino.
Come molti giovani laureati, avevano un lavoro in azienda. Uno di quelli che ti dicono di “tenerti stretto”.
Ma i sognatori, si sa, non sono bravi ad ascoltare i consigli. Sono, per lo più, portati ad infrangere i confini delle parole, per dar loro una nuova vita.
È questo che ho percepito quando ho letto la storia di Velasca e dei suoi creatori. Entusiasti in un mondo che, a volte, cerca di scoraggiarti.
Ed è così che si cercano altri mondi, governati da altri ritmi e altri punti di vista.
Enrico e Iacopo, intenzionati a creare qualcosa di nuovo, si dirigono verso terre passate, in cui il tempo ha rallentato.
Non tutti sanno che uno dei distretti italiani più esperti nell’artigianato delle calzature si trova nelle Marche. Nello specifico, Velasca ha trovato la sua dimensione in un paese che si chiama Montegranaro, tra il mare e le montagne.
Qui, i due giovani milanesi hanno incontrato intere famiglie di artigiani, che da decenni, si tramandano le regole della manualità. Quella che migliora negli anni, assieme alle esigenze del mondo produttivo e alla scoperta di nuovi modi di trattare i materiali.
Pertanto, la storia inizia proprio qui. Dal sogno di Velasca e dagli artigiani di Montegranaro.
I due fondatori del brand hanno avuto un’intuizione importantissima per l’animo del progetto: eliminare ogni filtro tra l’artigiano e il pubblico.
Nessun intermediario, nessuna tappa sul tragitto. Le scarpe create dagli artisti delle Marche arrivano direttamente a Chi le sceglie, ad un prezzo accessibile a tutti.
Il canale diretto, infatti, permette al brand di ammortizzare i costi e a non farli lievitare per mezzo di “passaggi di mano” evitabili.
Si tratta di un nuovo modo di vendere (e comunicare), che si allontana dalla vecchia Filiera produttiva, per atterrare sulle nuove piattaforme digitali, piuttosto potenti nel meccanismo commerciale.
Ma il successo di Velasca, a mio parere, non è dovuto esclusivamente al prezzo contenuto, quanto al modo che il marchio ha scelto per Parlare alle persone.
Sulle pagine social del brand e sul sito ufficiale sono le parole degli stessi artigiani a raccontarti i prodotti, i materiali, i tempi di lavorazione e le loro storie: Genesio, Luciano, Mariella e molti altri fanno parte delle nove famiglie di lavoratori che si narrano in modo genuino e verace; parlano di se stessi e delle loro scarpe, delle tagliatelle di Campofilone fatte a mano, e della pelle di vitello francese che da vita alle loro calzature.
Questo per me è sorprendente!
I volti degli artigiani, i loro nomi e le fotografie dei loro laboratori rappresentano il valore aggiunto a quella qualità che non è solo da cartellino, ma reale. Creata e progettata da persone in carne ed ossa.
Purtroppo, gli artigiani del nostro Paese non sempre riescono a trovare un equilibrio nelle nuove regole della produzione, veloci ed sfuggenti. Spesso, si chiude bottega, mettendo da parte le tradizioni secolari che stentano a respirare di fronte al progresso.
Ebbene, Velasca come altri marchi che abbiamo conosciuto insieme, ha trovato il modo giusto per far convivere la storia artigianale e i nuovi script delle abitudini d’acquisto.
Il design delle calzature Velasca, prettamente maschili, è tipicamente italiano; il Made in Italy non è solo il cuore della lavorazione, ma l’intero mood del progetto. I modelli classici della scarpa da uomo rappresentano, in un certo modo, quei valori intramontabili che sopravvivono a tutte le mode. L’evergreen che non muore mai.
Forse, negli ultimi tempi si abusa di alcune parole, come accade con “contaminazione”, ma in questo caso è l’unica che può incarnare ciò che Velasca ha creato: Il classico che vive attraverso nuovi linguaggi e nuovi strumenti; il mocassino artigianale che cavalca i canali digitali e arriva nelle case delle persone in pochissime ore.
Non posso che essere stupita da tutto questo poiché va a toccare proprio ciò di cui abbiamo bisogno adesso: una Filiera Certificata; ossia sapere da dove vengono i prodotti che compriamo. Possedere garanzie reali.
Conoscere il posto in cui è fatta la tua borsa, i suoi materiali e i modi di lavorazione…conoscere i nomi degli artigiani che l’hanno messa al mondo, la struttura della logistica e delle spedizioni….fa tutto parte di un nuovo modo di concepire la produzione, più vicina e più autentica.
Non sempre mi è possibile raccontare le storie dietro le borse che compro, perché a volte non trovo nulla.
Non trovo le informazioni sulla provenienza, come non trovo chiarezza sui materiali e la loro natura. Non trovo ciò che voglio sapere perché, probabilmente, non possono dirmelo. Probabilmente non è una bella storia.
Attualmente, Velasca possiede anche delle Botteghe fisiche, in cui ci si incontra e si vedono da vicino i prodotti. In cui puoi misurare le calzature e, magari, comprarle on line in secondo momento.
Le botteghe sono presenti a Roma, Milano, Firenze, Bologna, Torino, Parigi e Londra.
Tutte volutamente lontane dalle vie famose dello shopping.
VELASCA: ECCO LO ZAINO CHE HO SCELTO
Ho comprato il mio zaino direttamente sul sito e l’ho ricevuto in un paio di giorni.
È stato uno di voi a consigliarmi questo marchio e, dopo aver esplorato il brand, ho scelto di acquistare lo zaino. Magari per regalarlo a mio marito!
Infatti sarà lui a testarlo per farmi sapere come si presenta nell’utilizzo; ma non ti nascondo, che anche io lo utilizzerò perché lo zaino mi piace molto. L’ho pagato 155 euro.
Una delle cose carine che ho trovato sul sito del marchio, molto rapido e intuitivo, è la descrizione di ogni singola parte della calzatura, come del mio zaino. Ogni materiale e ogni dettaglio è illustrato in modo preciso e soddisfacente: anche i più meticolosi saranno accontentati!
Vediamo i DETTAGLI del mio zaino:
- La scatola in cui è arrivato il mio zaino è logata e la flanellina, molto figa, è fatta con un cotone di qualità: molta attenzione anche per il packaging!
- Lo zaino ha due bottoni che chiudono la patta principale al corpo dello zaino e un laccio che stringe la bocca dello zaino.
- Lo zaino è abbastanza grande: all’interno è molto semplice e spazioso, con una tasca grande nella parte posteriore. Un posto utile anche per riporre il portatile.
- Un’altra tasca utile si trova all’esterno, proprio sulla patta dello zaino: comoda per riporre gli oggetti da avere a portata di mano!
- Gli spallacci dello zaino sono regolabili e imbottiti, così da indossarlo senza fastidio.
- Le tira-lampo sono di pelle e gli accessori hanno il colore dell’ottone anticato.
- Alcuni punti dello zaino possiedono le cuciture a vista, che diventano quasi accessori del design, soprattutto nella parte inferiore.
- Il logo Velasca lo ritrovo un po’ dappertutto, ma con discrezione. La stampa a fuoco del logo è semplice e poco vistosa.
- Anche il manico superiore dello zaino ha un’imbottitura interna, per agevolare la presa.
VELASCA: IL MIO ZAINO È PROMOSSO?
Come avrai intuito dalle parole che ho usato per descrivere il brand milanese, lo zaino Velasca è pienamente promosso.
La scelta di NON FARE PUBBLICITÀ ai marchi mi permette di poterne parlare bene senza timori o limiti di alcun genere, proprio perché sono completamente libera. Questo non ha prezzo!
Si tratta di un prodotto Made in Italy, creato con tutta la cura e l’attenzione della nostra manodopera artigianale; i materiali sono selezionati e i disegni sono semplici ma eleganti. Il rapporto qualità / prezzo è senza dubbio vantaggioso, mettendo “in conto” tutta la storia che c’è dietro allo zaino e alla sua creazione.
Raccontare il proprio lavoro è un dovere verso chi ti sceglie: personalmente, lo faccio ogni giorno, e lo faccio principalmente per aprire una finestra sulla Pelletteria napoletana.
Mi occupo di produzione conto terzi di borse Made in Italy, nel cuore di Napoli, e collaboro con alcuni marchi del lusso. Raccontare il mio lavoro significa (anche) far sapere che i nostri comparti produttivi Esistono e rappresentano una parte importante della Filiera legale della moda italiana.
Sono fiera del mio lavoro, delle mie borse e della nostra pelletteria.
Scegli sempre Borse Originali e il lavoro delle aziende oneste! Scegli la Verità, prima di tutte le cose.
VOTI
CUCITURE | 4 1/2 |
TINTURA | 4 |
RIFINITURE | 5 |
RAPPORTO QUALITÀ/ PREZZO | 5 |
UTILITÀ | 5 |
GUARDA IL VIDEO DELLA MIA RECENSIONE ALLO ZAINO VELASCA!
SCRIVI QUI SOTTO PER DARMI LA TUA OPINIONE, OPPURE PER SUGGERIRMI ALTRE BORSE DA RECENSIRE!
GRAZIE PER IL TEMPO CHE MI HAI DEDICATO.
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