Pitti Uomo: cos’è, come nasce e chi può partecipare
Pitti Uomo: come è nata la famosa fiera italiana e a chi è rivolta?
Il Pitti Immagine Uomo è uno degli appuntamenti più attesi per quel che riguarda la moda e il pret-à-porter maschile in Italia.
Non solo i brand di moda, ma designer eclettici, appassionati del settore e buyers di tutto il mondo aspettano due volte all’anno di partecipare al Pitti event della Fortezza da Basso, a Firenze.
Sì perché le quattro giornate della moda maschile vengono organizzate nei mesi di Gennaio e Giugno, precedendo ogni anno la settimana della moda maschile di Milano.
Qual è la storia di Pitti Uomo e come è organizzato l’evento?
Tra pochissimo entreremo nei dettagli che ti servono.
Prima, voglio darti il benvenuto sul mio blog!
Io sono Ornella Auzino e mi occupo di pelletteria Made in Italy, producendo borse conto terzi per alcuni brand della moda.
Lavoro nel comparto napoletano, uno dei distretti italiani più famosi per ciò che riguarda la manifattura pellettiera.
Se ti stai chiedendo “perché un’imprenditrice ha deciso di aprire un blog?”,
avrai subito la tua risposta: ho scelto di scrivere sul mondo pelletteria, della moda e della produzione perché c’è molta disinformazione nel sistema mediatico. Ed è pericolosa.
Da molti anni combatto contro i fenomeni che stanno mettendo al tappeto aziende come la mia, senza che nessuno le protegga.
Uno più di tutti: la contraffazione.
Il mercato del falso è uno dei traffici più dannosi al mondo, ma sembra che questo non interessi molto.
È come se si trattasse di una “caratteristica” del nostro mercato, più che di un’attività illegale. Ed è spaventoso.
Ho approfondito sul mio blog tutti i danni della contraffazione e le sue conseguenze sulla collettività: puoi leggere gli articoli cliccando qui.
Informare sui retroscena della produzione, sull’anima del Made in Italy e sugli eventi che parlano della nostra manifattura significa portare un po’ di consapevolezza sulle nostre competenze e sulle eccellenze che “produciamo”.
Ecco qual è lo scopo della mia attività sul web.
Mi definisco una pellettiera digitale e sui miei canali puoi trovare tutto quello che ti serve sapere sulla pelletteria, la produzione e le eccellenze territoriali.
L’unico modo di far vivere la produzione legale e le aziende oneste del Made in Italy è boicottare l’industria del falso e tutto il marcio che si porta dietro.
Adesso, andiamo a vedere come nasce il Pitti Uomo e quali sono le caratteristiche di un evento così famoso.
Pitti Uomo: storia e curiosità
Risale al settembre del 1972 la prima edizione del Pitti Uomo a Firenze, come rassegna di abbigliamento e accessori maschili.
Ma la sua storia ha inizio molto tempo prima.
Bisogna andare indietro di qualche anno, fino al 1951, per individuare le radici del Pitti Uomo; il 12 febbraio di quell’anno a Villa Torrigiani, casa di Giovanni Battista Giorgini, viene organizzata una sfilata di moda femminile per compratori e giornalisti americani.
Fu un gran successo.
Erano gli anni in cui la moda e i materiali italiani si stavano imponendo sulla scena europea, grazie al design raffinato e all’incantevole manifattura sartoriale: il dominio francese era stato messo in discussione.
Ebbene, dal 1952 fino al 1982 la Sala Bianca del Palazzo Pitti divenne il singolare scenario di memorabili sfilate, rendendo la struttura famosa in tutto il mondo come simbolo di moda e cultura contemporanea.
Il Pitti Uomo fa parte di una rassegna di eventi organizzati da Pitti Immagine, un’azienda che promuove il design e la moda italiani, oltre che profumi e cultura eno-gastronomica.
Pitti Immagine prende il nome dal Palazzo che per moltissimi anni ha ospitato gli eventi della moda, attualmente localizzati in altre cornici della Città, come la Fortezza da Basso e altre location fiorentine.
Pitti Immagine fa capo al Centro di Firenze per la Moda Italiana, istituito nel 1954 e promotore di tutte le sfilate organizzate negli anni di Giorgini ed oltre.
Nel 1965 Giorgini lascerà il ruolo di presidente del Centro, con la successione di Franco Tancredi, il quale firmerà un accordo con la Camera Nazionale della Moda: le sfilate di Alta Moda saranno spostate a Roma negli atelier, mentre le collezioni di boutique e maglieria resteranno a Firenze, comparto in cui saranno anche realizzate.
Dopo la nascita di Pitti Uomo nel ’72, e il successo dell’evento, nel 1974 nascerà Pitti Bimbo, nel 1977 Pitti Filati e nel 1978 Pitti Casa.
Una delle tappe più importanti circa l’espansione dell’evento è stato l’arrivo di Marco Rivetti nell’azienda, nel 1987. Da lì è iniziata l’internazionalizzazione di Pitti Uomo.
Nel corso dei decenni, fino ad oggi, Pitti Immagine ha subito numerose trasformazioni, camminando sempre di più verso l’innovazione digitale e la presenza di figure chiave nella moda internazionale ed italiana.
Non solo abbigliamento, ma installazioni artistiche, mostre, workshop, seminari e molto altro.
Il Pitti Uomo, nello specifico, ha visto nel corso degli anni la presenza di artisti importanti ed ingombranti, assumendo una dimensione internazionale e diversificata: dire che è soltanto una fiera sarebbe piuttosto riduttivo.
Ci sono numerosi eventi collaterali e testimonianze importanti da tutto il mondo.
Già a metà degli anni ’90 alcuni nomi della moda erano nell’archivio dell’evento, come Armani, Dolce & Gabbana, Ferrè.
Nel 1995 il Pitti Uomo ha avuto il merito di aver ospitato il debutto italiano di Dries Van Noten: l’avanguardia di Anversa a Piazza Michelangelo, street casting per i modelli e più di duemila spettatori.
Un altro debutto importante fu la prima collezione maschile di Viktor & Rolf nel 2003, alla Stazione Leopolda, uno spazio creato nel 2001 sulle tracce dell’ex-stazione ferroviaria e, attualmente, uno dei centri sperimentali più contemporanei di Firenze.
Nel 2005 arriverà Raf Simons, festeggiando i dieci anni di lavoro al Giardino Boboli: i toni artistici del designer belga, tra musica, fotografia e performance, saranno ben allineati con un altro progetto Pitti, la Fondazione Pitti Discovery, nata nel 2003 per dare spazio alle spinte culturali e artistiche dietro e vicine ai nuovi progetti di moda.
In sostanza, fino ad oggi, il Pitti Uomo ha conosciuto volti e nomi che dominano gli scenari non solo della moda, ma del lifestyle e della cultura mondiale.
Lo spazio espositivo è di oltre 60.000 metri quadri, per circa 1.231 marchi.
Ma oltre all’esposizione e alle sfilate di moda, un interno micro universo gira attorno all’evento Pitti, tra serate di gala, concerti e iniziative di moda che si diramano per la città.
Pitti Uomo: chi può partecipare?
Per partecipare alla fiera della moda maschile firmata Pitti Immagine è necessario andare sul sito ufficiale per acquistare il biglietto digitale.
Per l’edizione Pitti Uomo 2022, i giorni previsti per l’evento sono 14-15-16 e 17 giugno.
Tuttavia non è una manifestazione aperta a tutti, ma solo ai professionisti del settore e agli addetti ai lavori.
Ecco le categorie ammesse:
- Boutiques, negozi al dettaglio, catene di negozi, multibrand online stores
- Import/export e distributori
- Buying offices
- Rappresentanti del settore abbigliamento
- Fornitori (filature, lanifici, tessiture, etichettifici, ecc.- non saranno ammesse aziende con attività di programmazione siti web, web ranking, analisti di mercato, spedizionieri, agenzie di modelle, settori finanziari, brand developer, agenzie di viaggio, ecc…)
Categorie non ammesse:
- Produttori di abbigliamento e maglifici
- Terzisti
- Designer e uffici stile
- Dipendenti e rappresentanti delle suddette categorie
- Appassionati di moda e consumatori finali
Quest’anno, inoltre, per il Pitti Uomo 2022, non sono ammesse visite scolastiche o di istituti professionali, né bambini sotto ai 12 anni, per garantire l’attuazione delle norme anti-covid.
Lo scorso appuntamento del Pitti Uomo, a gennaio 2022, ha visto la partecipazione di 548 brand, di cui 164 esteri.
In sostanza, si tratta di un evento a carattere mondiale traghettato dalla storia e la scuola italiana.
Una rassegna importantissima per l’industria di abbigliamento italiano e i suoi designer.
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